MAGICOMAGGIO Cartoline dall'esilio - Vol. III 2023 - Cantautoriale, Rock d'autore

Cartoline dall'esilio - Vol. III precedente precedente

Tutto il peggio della guerra senza filtro, senza giornalismo, senza retorica e senza filosofia. Si sente il profumo della polvere da sparo e della morte in giro per le città.

Cartoline dall'esilio - vol. III è l'ultimo lavoro di MAGICOMAGGIO, artista lombardo di cui non ci è dato si sapere altro dalla sua bio sul nostro portale.

Si tratta di una raccolta di nove brani in stile pop rock cantautoriale, un concept album contro la guerra.

Si parte con il sound spigolo e nudo de IL MODO MIGLIORE (si vis pacem para bellum). Batteria essenziale e groovosa con un basso che ne doppia la gran cassa, chitarra ritmica distorta e poche tracce di sviluppo arrangiativo.

INFERNO ha un sound più acustico con chitarre acustiche molto fitte, ottime a sottolineare un testo molto ricco. Il sound si alleggerisce in un ritornello molto melodico che fa da contrasto con dei versi sempre più crudi e diretti.

BANDIERA torna a lambire lidi elettrici con due chitarre distorte in bella vista che vengono imprigionate in una "versione bellica" di "Che sarà" dei Ricchi e Poveri. Ancora un testo diretto che spinge sull'acceleratore e ancora una volta va in aperto contrasto con una melodia nazionalpopolarissima. Un gioco retorico che si rivela ben funzionante ma che può rischiare di scoppiare tra mani non tanto avvezze all'ironia.

NEBBIA OSCURA ha un bell'intro di pianoforte e archi su cui si poggia un canto di accusa e disincanto. L'arrangiamento prosegue per somma di strumenti che completano l'ambient con gusto e rispettando stavolta su tutti i livelli l'atmosfera triste e dimessa.

FIGLIO parte su un arpeggio minore di chitarra acustica da cui si alza un canto lacerato dal dolore, una canzone che mette i brividi per la profondità dell'interpretazione vocale e per il testo, ancora una volta puntuale e ficcante.

STATO DI SHOCK segna un'accelerazione, un cambio di passo dopo un momento topico. Si torna alle sonorità del primo brano, un'intenzione rock nella descrizione, nella rappresentazione di mille elementi di guerra, di un esercito che entra in una città e distrugge la bolla sicura di una popolazione civile.

TRINCEA gioca con un intro di pianoforte che resta in bilico armonicamente tra il maggiore ed il minore in cui la voce si arrampica con qualche difficoltà. Una cartolina dalla sabbia di una trincea, l'insicurezza di tutto, tranne del giorno del ritorno dalla propria amata, della fine della guerra festeggiata per strada.

TRENO GENTILE dall'andamento country, il sentore della guerra che arriva nel fischio di un aereo, il botto e il buio. Poi seminterrati in cui nascondersi, ferite gravi, pane che finisce...un altro racconto crudo, totalmente spogliato di retorica, affilato come uno stiletto che buca e rigira dentro il cuore.

NINNA NANNA DELLA GUERRA chiude il disco con la famigerata omonima composizione poetica di Trilussa, nuda, sincera, lucida, emozionata.

In conclusione Cartoline dall'esilio - vol III è il racconto puntuale di una guerra, fuor da ogni logica di genere musicale, fuor da ogni linea giornalistica. Racconta con dovizia di particolari l'orrore, prendendosi il lusso anche di essere ironico e sarcastico, togliendoci di dosso ogni maschera di ipocrisia e costringendoci a guardare dentro l'illogicità di questa aberrazione del pensiero umano: la guerra.

Un disco il cui ascolto è avvincente e convince canzone dopo canzone anche grazie a dei testi di incredibile qualità, capaci contemporaneamente di farci sospendere ogni giudizio e, interiormente di renderci sicuri che non si può essere complici di nessuna guerra.
Un piccolo capolavoro autoprodotto che merita tutta l'attenzione possibile e che va maneggiato con prudenza ma senza paura.

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La recensione Cartoline dall'esilio - Vol. III di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-10-13 16:36:15

COMMENTI (6)

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  • rockitadmin 7 mesi fa Rispondi

    @rockitadmin @magicomaggio con un po' di anticipo* (dannato autocorrettore)

  • vanninifrancesco 7 mesi fa Rispondi

    @MAGICOMAGGIO Non ho mai affermato nulla del genere, ci mancherebbe altro! Io ho solo risposto ad una lecita curiosità. Anche a me farebbe piacere ricevere una copia del suo lavoro, le mando l'indirizzo in privato :-)

  • MAGICOMAGGIO 7 mesi fa Rispondi

    Grazie Francesco, anche per la risposta a quella che, come scritto, era una curiosità. Guardando tutti i fine settimana il bollettino - e ogni tanto dando un ascolto a quanto proposto - mi domandavo come venisse redatto. Mi permetto però di correggere una Sua affermazione: pur scrivendo e registrando canzonette per diletto, che poi regalo ad amici e parenti, come tutti gli "artisti" sono interessatissimo alle opinioni altrui! Soprattutto di persone per cui la musica è qualcosa di più di un confuso sottofondo alla propria vita. E' per avere giudizi che carico i miei lavori su Rockit. E non ha idea di che botta di autostima abbia rappresentato per me la Sua puntuale recensione :) :) :). Ho già girato il link a 30 conoscenti!
    Quindi ancora grazie. Se mi comunica per mail un indirizzo "fisico", le invio per posta il cd. A me farebbe veramente piacere. Buon lavoro!

  • rockitadmin 7 mesi fa Rispondi

    @MAGICOMAGGIO Ciao! Per il bollettino devi segnalarci in redazione le tue prossime uscite con un po' di autore, sennò purtroppo non riusciamo a tenere traccia di tutto quanto. In compenso il buon @vanninifrancesco ha scritto delle bellissime cose :)

  • vanninifrancesco 7 mesi fa Rispondi

    @MAGICOMAGGIO RingraziandoLa per aver disinteressatamente gradito la mia recensione, le rispondo con semplicità: le due cose non sono necessariamente legate tra loro. Il mio ruolo di recensore mi consente di scrivere la recensione della sua opera, non di includerla nel bollettino del venerdì che è la somma di tutto il materiale che arriva al portale, non soltanto delle recensioni prodotte e che dipende dalla redazione.
    Cordiali saluti.

  • MAGICOMAGGIO 7 mesi fa Rispondi

    Ringrazio moltissimo per il tempo dedicatomi e per la recensione. Curiosità: se il lavoro è così interessante come mai non è citato nel bollettino del venerdì? Cordiali saluti.