Viaggi Andromeda Inventario 2023 - Cantautoriale, Psichedelia, Pop

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L'esordio di Viaggi Andromeda è una raccolta di canzoni rotocalco, un disco ammiccante e ipnotico, sporcato da una giusta dose di psichedelia

Se ti chiami Talento, scherzi sul termine, non te la meni, anzi, fai sempre sottile ironia sul fare schifo, ma poi dalla tua etichetta esce davvero gente con grande talento, allora la storia si fa più interessante del previsto. La realtà creata dal cervello - e dal corpo - sempre in moto di Auroro Borealo continua a dare i suoi frutti. Dopo l'essenza sexy e sinuosa di Danielle, ecco un altro frutto del piacere, Viaggi Andromeda, con un disco se possibile ancora più accattivante del già citato collega, un viaggio ammiccante e ipnotico ma mai davvero psichedelico, un gioco sfuggente alla citazione.

Si chiama Inventario, ma l'inventario lo dobbiamo fare noi, mentre ascoltiamo queste otto tracce, per una mezz'ora scarsa di musica - guarda mamma, quasi come negli anni '70 -, per orientarci nella miriade di influenze ben digerite, ben omaggiate, ben infilate una sull'altra. Viaggi Andromeda ha acceso un cero al Santo Ivan Graziani prima della composizione di Inventario, e il genio di Teramo lo ha protetto, gli ha infuso la sua energia melliflua, l'amore per la rivisitazione del rock, l'ironia nella voce ma una sorta di serietà romantica e mondana nelle parole.

Ma se la base poggia tra la fine degli anni '70 e tutta la vasca degli '80, grandi influenze arrivano da alcuni cantautori dell'oggi, uno su tutti Colombre, ma in parte anche Re Giorgio Poi. Il tutto è preso e masticato, reso materiale da usare per canzoni rotocalco, ricche di immagini e di storie inventate con la spudoratezza di chi vuole far vedere che sono davvero inventate, da capo a piedi. Sono storie strappate dai giornaletti e dalla musica ascoltata, che si adagia sui ritmi danzabilissimi di un'arte ibrida, eseguita con una tale naturalezza che ce la fa sembrare famigliare anche al primo ascolto.

Nonostante sia pregno di questa aura lieve e fragile Inventario è un disco solido, perchè poggia su un sound creato ad hoc, con dovizia e studio, e che trova nel suo atto conclusivo l'apice compositivo. Pat la ragazza del baseball è la quintessenza dell'"ivangrazianismo" da una parte, mentre dall'altro è un tenero inno per una squadra delle elementari. Non a caso compare la parola "talento", ed infatti diventa immediato immaginarsi la crew dell'etichetta con pettorine rosse e bianche, berretto in testa, a fare il tifo per il nuovo pupillo, Viaggi Andromeda, un astro ancora difficilmente inquadrabile, ma delizioso da ascoltare.

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La recensione Inventario di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-10-06 12:00:33

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