Un brano ipnotico e minimalista, capace di fondere atmosfere da clubbing e riflessioni sulle nostre tantissime fobie
Eosofobia, menofobia, onirofobia, abulia, tanatofobia e tanti altri timori patologici che finiscono in "-ia" sono i protagonisti di Hypochondria, il nuovo singolo dei Dream Made Before, duo elettronico fiorentino nato dall'incontro tra Alessio "Inhumind" Turco e Giulio "J_ulio" Chiaccio.
A una manciata di mesi di distanza dal suo secondo disco in studio, Mechanical Dreams, il progetto musicale toscano torna con un brano digitale e minimalista immerso nelle oniriche pulsazioni della house. Una traccia in grado di strizzare l'occhio all'ipnotica catchiness dell'electroclash di inizio anni 2000 simile a pezzoni come You Gonna Want Me di Tiga.
Suoni squadrati, che pattinando sulla linea della acid, formano un ideale tappeto per un testo dal forte carattere surrealista, frutto dell'unione tra cripticismo lirico ed enfatica ripetitività. Strofe capaci di creare un interessante gioco di contrasti tra un intimo desiderio di fusione o perdita di sé nell’altro ("Abbracciami così/Per sempre sognerai/L'ereditarietà/È un anatema") e un asfissiante catalogo di fobie, ripetuto nel brano come un mantra ("L'emofobia, l'edonofobia, l'ecofobia, la bipolarità").
Grazie al suo ipnotismo quasi matematico, Hypocondria è un esperimento elettronico davvero sorprendente, in cui parole e musica si fondono in un flusso sonoro estremamente coeso. Un pezzo che unisce sotto un'unica bandiera atmosfere da clubbing e una laconica riflessione sulle angosce, fobie e disturbi che, mai come oggi, ci proibiscono di vivere pienamente la nostra vita.
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La recensione Hypochondria di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-10-01 00:30:50
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