Attraverso la musica, lasciare libera la creatività e far cadere più muri possibili
Il Complesso del Brodo gioca con tutto. Con le parole, le lingue, la metrica, i suoni, i generi, le note. Le sette tracce del Mirepoix EP ne sono la dimostrazione e il manifesto, a partire dal singolo Saudadisìo. È il brano d'apertura che attraversa linguaggi differenti, funk, assoli di chitarra elettrica, cambi di ritmo e rapsodie, per mettere immediatamente i puntini sulle i.
ConBoogie di Mebèn ("del 23.05.2021", VS gli Atomi Lucidi) l'atmosfera cambia già notevolmente: è boogie-woogie, è rock, è progressive, è cantautorato dadaista, è spoken music, è un po' rap, è onomatopea, anzi è "onomatopoeic".
"Ci sarà un'esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie". Sono alcune parole tratte dalla "catastrofe inaudita" che 102 anni fa concludeva il romanzo "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo e che ora qui introduce The Informer, una ballata di sette minuti potenti con un'ambientazione da apocalisse noir e con raffiche di immagini poetiche, fino al recitativo sonoro che richiama e omaggia Il Teatro degli Orrori e Pierpaolo Capovilla.
Subito dopo arriva la versione dal vivo di Maramao più rock, energica e folle che sia mai stata realizzata. Il disco si conclude con uno "schianto" acustico live, visto che Crash X Lina paragona l'irruzione dell'amore e della passione a una serie violenta di incidenti stradali.
Se gli arrangiamenti risultano ricchi, intensi e variegati, i testi della band possono essere ironici, profondi e forbiti allo stesso tempo: in alcuni casi, come ad esempio Sogno di una otaku (Lo scoppio della Terza Globale), sono "vestiti" di un'aura di racconto e sono il frutto di una collaborazione con altri collettivi artistici.
Ma è la voce, bella e virtuosa, a rappresentare una delle caratteristiche che rendono più inconfondibile e identitaria la cifra artistica del gruppo, vincitore del Premio Città di Milano 2024 nel contest RockTargatoItalia. D'altra parte, la creatività e l'originalità sono alla base del progetto e lo rendono imprevedibile, oltre che non incasellabile in un'etichetta precisa.
Se la definizione "musica alternativa" ha mai avuto un senso, qui forse questa accezione fumosa trova una sua collocazione più precisa, all'insegna della sana pazzia positiva e costruttrice di mondi nuovi.
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La recensione MIREPOIX EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-07-14 16:46:08
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