The HellcatWish i Wasn't a Monkey2025 - Rock, Indie, Alternativo

Wish i Wasn't a Monkeyprecedente

Un lotto ristretto di canzoni che espande le prospettive e i margini d'evoluzione di questo progetto accompagnato da paragoni ingombranti e gatti neri. Ce n'è abbastanza per fare un disco, che attenderemo con pazienza

Un paragone ingombrante e l'importanza di imparare a conviverci fanno da sfondo a "Wish I Wasn't a Monkey", extended play che segna il passo zero di The Hellcat, band su licenza Mosho Dischi per la distribuzione Artist First.

Quattro canzoni, l'urgenza espressiva di buttare fuori quanto rappresenta il frutto della stagione creativa più recente, florida e peculiare al punto che queste tracce non hanno bisogno di cosmesi da post-produzione ma vengono condivise in una versione in purezza, senza troppi giri di parole o riflessioni ulteriori. Se ne produce un'esperienza d'ascolto trasparente, vera e orientata a innescare un dialogo sincero tra il fruitore e le menti creative che si sono prodigate in questo slancio compositivo. La spinta argomentativa si muove su binari di brit-rock morbido e sinuoso, lontano da ritmi ossessivi ma comunque nipote del post-punk più ortodosso: una combinazione molto personale e originale, lontano dagli equivoci che probabilmente portano questi ragazzi di Massafra a essere messi a confronto con delle scimmie di origine britannica.

Nonostante le considerazioni che ogni ascoltatore può proporre, quando plasmi una forma d'arte devi, spesso, tirare dritto per la tua strada; The Hellcat fanno affidamento sul pentagramma e su quella sala prove invasa da gatti neri, che di certo sono una buonissima compagnia anche in vista delle prossime evoluzioni e della musica che arriverà.

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La recensione Wish i Wasn't a Monkey di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-06-24 12:28:32

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