Un disco alternative rock "bipolare" che ci ricorda che a volte è ok non essere ok
Ansia, apatia, confusione e relazioni che diventano un rifugio dai mali del mondo, il tutto condito da uno sguardo nostalgico verso la musica alternativa di inizio anni 2000. C'è tutto questo dentro Felt Cool, Might Delete Later, il disco d'esordio dei Talkin' Chaos.
Anticipato dal singolo Blink, l'opera prima del quintetto nato ai bordi di Vicenza sfodera infatti una decina di tracce dominate da un tiro di batteria pulito e aggressivo, su cui si adagiano stratificazioni di chitarre cariche di distorsioni e quintali di chorus, in bilico su una corda sottile tesa tra sporcizia ed etericità.
Nei trentasei minuti attraverso i quali l'album si snoda, i Talkin' Chaos flirtano infatti con una notevole pletora di generi modellati proprio su questi due capisaldi sonori: dal pop-punk più introspettivo (Blink) agli eterei riverberi dello shoegaze (Sit in Silence e So Bad), passando per tracce che sembrano uscire dritte dalla colonna sonora di una commedia adolescenziale di metà anni 2000 (Let Me Sleep e SWSAF) fino all’avvolgente malinconia dell’emocore à la Fine Before You Came (Tomato e Mud).
Strumentali dalla doppia anima, equamente divise tra violenza e dolcezza, su cui Tommaso Moretto e Giacomo Moserle, le due voci del gruppo, cantano con melodico rammarico le piccole, grandi paranoie che ci assalgono durante i nostri momenti di spaesamento, nei quali ci ritroviamo fermi a osservare quel rebus indecifrabile che risponde al nome di "vita". Giorni in cui le nostre fragilità si attaccano come melassa alla nostra pelle. Melassa che può però essere lavata via da piccoli e apparentemente banali attimi di luce: un messaggio da parte di una persona che ci vuole bene o una canzone ascoltata in loop capace di cullare il nostro disagio interiore come una ninna nanna.
Nonostante una pronuncia inglese buona ma non perfetta, Felt Cool, Might Delete Later è un disco solidissimo, coerente nella sua amara dolcezza fino all’abiura di sé. Un album con cui i Talkin' Chaos ci danno una grossa pacca sulla spalla, rincuorandoci del fatto che, nonostante il mondo ci voglia sempre al 100%, "non c'è nulla di male nel sentirsi di merda ogni tanto".
---
La recensione Felt Cool, Might Delete Later di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-10-08 00:39:50
COMMENTI (1)
@luca.barenghi grazie mille della recensione Luca! Ci fa molto piacere sentire che il disco è stato apprezzato e inoltre viene considerato solido e coerente.