Verde

Verde

Wasabi

2023 - Rock, Punk, Elettronica

Descrizione

Disponibile dal 26 gennaio su tutte le piattaforme digitali Verde, EP d’esordio del trio romano tutto al femminile Wasabi. Cinque brani in cui si alternano attitudine punk-rock a fumose esplosioni elettroniche che convergono in un consapevole alternarsi di mood positivo e atmosfere cupe.
“L’EP ‘Verde’ nasce dalla voglia di far vibrare le persone, generando oscillazioni positive e negative. Entrambi i poli, infatti, sono importanti nella nostra musica. Abbiamo optato per un sound orecchiabile e ballabile (il polo positivo) ma associato a testi cupi, che mettono in luce le parti più scure e quasi disperate della personalità (il polo negativo). L’obiettivo è liberare, attraverso le note e le parole, le parti inespresse, non concesse, censurate di chi ascolta, affinché si abbandoni, anche solo per qualche minuto, a un caos catartico dalle sembianze di un buco nero interiore, che strappa via il tossico del nostro universo personale, per trasformarlo in nuove stelle” – Wasabi.

TRACK BY TRACK

VERDE: rompe l’illusione della speranza come cura e la dicotomica necessità di aggrapparcisi ed essere salvati. Verde è prendere una medicina sapendo che sarà un placebo eppure ingoiare lo stesso.
CENERE: è un urlo silenzioso, parole che con fatica arrivano alla bocca e finalmente esplodono, ma l’urlo, invece che dirigersi all’esterno, rimane dentro e brucia tutto. Ora rimane solo cenere. Cos’è la cenere? Vita, morte, furore, disperazione.
FORZE CONTRAPPOSTE: sarebbe più facile vivere in un posto senza gravità, dove non ci sono forze che ci attraggono e confondono, grazie alla fantasia, l’arte, la musica, l’alterazione della propria coscienza. La controindicazione è che una volta giunti lì, si fa tanta fatica a tornare.
MIA: una parafrasi della Bulimia. Mia, una persona, un’ossessione, una possessione, forse un Dio che consuma divorando chi divora, rigettandolo nelle fauci di una natura che abbandona e che tanto si brama. Mia vuol dire auto-fagocitarsi senza rendersene conto.
ID: rappresenta l’incapacità di riconoscersi, la stanchezza nel non ritrovarsi nella staticità del quotidiano e di sentirsi labili, inconsistenti, vacui. Il tutto contrastato da una lotta verso una nuova identificazione, una vera e propria rivolta verso gli altri e verso se stessi per Essere.

Credits

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