RAGNATELE

RAGNATELE

Daniela Savoldi

2019 - Strumentale

Descrizione

E’ il secondo lavoro discografico di Daniela Savoldi.
Un lavoro di improvvisazione e temi melodici, con violoncello classico ed effettato che intrecciandosi formano ragnatele sonore, spazi evocativi e tributi alla memoria collettiva. Il disco si apre con Ragnatele, brano che dà il nome al disco, una prima traccia di ambientazioni tremanti da cui emerge una voce di sirena, voce lontana. Improvviso è il galoppo del tempo, inesorabile, in cui dense e distorte si aprono vite e relazioni, le stesse alle quali è dedicato Storia di un attentato, racconto della crudele vicenda della scorta di Paolo Borsellino: è un brano senza loop, un violoncello che si muove solo e fa appello alla memoria storica, stringendosi caldo e pungente all’amarezza dell’evento. L’album ci avvolge con ipnotiche danze, distanze, viaggi sospesi nel brano Space e poi ecco Dada con tempo lento scandito da colpi d’arco pizzicati e un canto, nel tipico linguaggio dell’autrice, che precipita nell’ostinazione di un loop come se volesse scoppiare. Il lavoro si chiude con Modulatori, ancora un violoncello solo con effetti di riverbero che racconta la semplicità dei giorni e disegna curiosi pensieri rivolti al futuro.

Credits

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