Francesco Camattini Ormeggi 2003 - Cantautoriale, Pop

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Con estremo piacere ho ascoltato e 'letto' questo progetto che è più di un semplice cd musicale; costituisce, infatti, un'opera completa, essendo improntata sul tema epico - che riunisce musica, letteratura, teatro, poesia e storia - e concretizzandosi in un lavoro impegnato ed impegnativo, ma svariatamente fruibile.

Il disco è accompagnato da un libro contenente: una raccolta di saggi (a cura di Simona Micali) che ricostruiscono i miti cantati, estratti di opere famose ispirate al mito, il testo dello spettacolo teatrale "Ormeggi", da cui nasce il progetto, nonché i testi delle canzoni. La copertina è inoltre impreziosita da colorate illustrazioni (di Rossana Capasso) associate ad ogni brano di cui ne effigiano il contenuto.

L'oggettiva e storica analisi della mitologia è lasciata ai saggi, mentre le canzoni ri-presentano i miti intrecciandoli con la narrazione del sé, cercando di ri-attualizzarli come 'chiave di lettura degli odierni rapporti interpersonali, sociali e politici', in una rivisitazione soggettiva che lascia all'ascoltatore libertà di rilettura ed interpretazione. L'argomento trattato è estremamente interessante, nonché originale, ed è sorprendente l'attualizzabilità di storie appartenenti ad un passato lontanissimo, frutto di una saggezza superiore, utile strumento per affrontare esperienze future. Per chi ancora non conoscesse la mitologia greca non v'è niente di meglio dell'opera in questione, poiché agevola il contatto con l'argomento servendosi di liriche e melodie appassionanti.

Le canzoni, interpretate con teatrale trasporto ed estremo coinvolgimento, sono accompagnate da strumenti per lo più prelevati dalla musica classica, e suonati preminentemente con tale impostazione, tanto che se isolati dal cantato potrebbero costituire un'autonoma sezione da camera; associati alla voce, però, ne seguono i dettami, ricreando simultaneamente, e nel modo più appropriato, l'immagine descritta. La base musicale, di stampo fortemente classico, è filtrata attraverso espressioni musicali contemporanee; il risultato è una combinazione di molteplici, intense, emozioni scaturite da pezzi leggeri e solari ("A' la belle Hélène", caratterizzata da sonorità fortemente francesizzanti), altri più malinconici e notturni (vedi "Il canto di Antigone", con un delicato pianoforte che rievoca atmosfere alla Chopin), ritmi jazz ("Il segreto di Anna"), ed evoluzioni tra il classico e l'avanguardistico (nell'avvincente "Nostos - Il ritorno di Ulisse"); ipnotizzante il sax soprano in "Cassandra".

Il pezzo musicalmente più dilettevole è "Il naufragio dell'Umanità", caratterizzato da un incalzante gioco di strumenti, con un virtuoso pianoforte in primo piano che detta il tema ripreso nel finale dal sax, mentre molto persuasiva ed angustiante è la descrizione del volo di Icaro. Conclude l'opera una languida suite per violoncello.

Passato, presente e futuro vengono quindi raccolti in circa 40 intensi minuti, con il vantaggio di poterli rivivere all'infinito.

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La recensione Ormeggi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-06-19 00:00:00

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