Populous Queue For Love 2005 - Hip-Hop, Elettronica

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Populous fu uno di quei titoli che segnarono la generazione videogiocatrice dei primi '90. Essere Dio in persona ed avere in mano il destino di una popolazione intera. Quante partite, ragazzi.

Il progetto di Andrea Mangia lascia le manie di grandezza di stampo semidivino ai toni galvanizzanti di Faithless, Juno Reactor e se proprio vogliamo ai DuMonde, trovando piuttosto il modo di far convivere pacificamente due forze opposte: un impasto armonico tendente agli spazi ed una ritmica ancorata alla madre terra. Musica dedicata a chi "crede nei piedi e nelle mani", ma che allo stesso tempo "lancia la sua sfida, con un grande salto".

Le citazioni di artisti nostrani terminano qui: il progetto si accosta infatti più alle sperimentazioni abstract hip hop del warpiano Prefuse 73 che alla nostra Irene Grandi, fornendo ampi spunti di interesse e riflessione proprio per l'orientamento etereo dell'impasto sonico. Sarà per questo che "Queue for love" è stato pubblicato dalla tedesca Morr. La tradizione cantautorale del Bel Paese mal si sposa con la ricerca di nuovi lessici espressivi, specialmente quando quest ultima viene focalizzata su stili ed arrangiamenti che non le appartengono. E' giusto così.

Ciò che il nostro mercato interno ha perso è un'opera largamente esportabile, composta da 12 tracce godibili nel senso migliore del termine e caratterizzate da una mai eccessiva sperimentalità. Un disco che riporta la mente a quando, per sfiorare il paradiso, bastava poco: un giro sui tappeti elastici del luna park o una partita con l'Amiga 500.

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La recensione Queue For Love di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-11-11 00:00:00

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