Io Parlo

Album d'esordio "Io Parlo" contiene 11 brani inediti. Canzoni come "La mia città", "Latitanti", "Conta", "Leccà" e "A furia di girare" sono sfoghi musicali in cui con toni più o meno irriverenti e dissacranti vengono descritti tutti quegli atteggiamenti di arroganza, di omertà, di furbizia e di ingiustizia che quotidianamente producono degrado sociale e culturale. Sono canzoni di sdegno, ma nello stesso tempo d’impegno perché solo attraverso il primo si può generare il secondo. 
Il brano Gianni e Annalise,  dedicato a Gianni Aricò e Annalise Borth, giovani ragazzi reggini morti durante la rivolta di Reggio Calabria negli anni '70 si connota come una canzone d’amore, un ’amore immortale che non conosce tempo e spazio. 

"L’ideale", è un vero esperimento, un gioco linguistico che trasforma in musica una serie di parole omografe. 
La canzone "La mia generazione" vuole essere una "parodia" in chiave funky, dell’urlo di una generazione, quella degli anni '80/90 sempre più incompresa e abbandonata al proprio destino.
Infine, con "Io Parlo", "Michele" e "Il sangue degli illusi", si apre uno squarcio sul dolore e la rabbia di chi ha vissuto sulla propria pelle la violenza della ‘ndrangheta, dell’usura, della criminalità. Testi che nascono dalle esperienze, che raccontano storie, che ricordano nomi. Anche in questo caso alla rabbia e al dolore si uniscono però messaggi di speranza, di impegno, di forza di chi non si è piegato e non si piega e di chi lotta ogni giorno.