Slow is

Slow is

Dardust

2017 - Strumentale, Acustico

Descrizione

“Slow is” è tante cose. Difficile definirle, e forse nemmeno indispensabile. Tecnicamente è uno spin-off dei primi due album, ma spin-off è solo un termine in voga per definire un legame fra un'opera principale e le sue derivazioni e ogni lavoro, in fondo, mai come oggi è destinato a una vita propria. Metaforicamente è un disco per quintetto d’archi e pianoforte persi nello spazio.

“Slow is the new loud” è una delle mie tracce preferite di “Birth”, il secondo Album della trilogia, scritto e prodotto in Islanda. Nell’era delle playlist, dei social, dello streaming e dello “scroll” veloce e disimpegnato sui nostri smartphone, siamo bombardati da stimoli visivi ed acustici, ogni secondo.

La conseguenza più comune, l'effetto collaterale di tutta questa musica immediatamente disponibile, è il rischio di perdersi quelle sfumature, quei ventuno e più grammi dell'anima di quelle opere che hanno ancora bisogno di un’attenzione particolare. O di quella che chiamo 'pazienza appassionata', il saper aspettare, lasciando sedimentare la musica ascolto dopo ascolto, accettando che nulla sia necessariamente casuale, a cominciare dalla tracklist. Proprio come si faceva un tempo quando si correva al negozio di dischi per poi tornare a casa, scartare il vinile, mettere il disco sul piatto e trovare il tempo, con la curiosità un po' maniacale della passione, di sfogliare il booklet, leggendo i testi, scorrendo i credits: quel rituale che dava un valore diverso e diventava una cornice speciale all’ascolto. Dardust è un po’ un ritorno all’approccio di ascolto magico e incantato della mia infanzia e adolescenza. Non avrei mai immaginato una trilogia con un concept particolare per ogni disco e videoclip senza contemplare un approccio del genere. Che non è obbligatorio, ovviamente. Ma è l'educazione sentimentale con cui sono arrivato a fare i miei dischi dopo averne toccati, ascoltati, amati, fraintesi e analizzati tanti.

Ogni brano di Dardust nasce sempre al pianoforte e la sfida è sempre quella di trovare al piano una nuova dimensione, tra soundscapes elettronici, arpeggiatori, sintetizzatori e rumori dei luoghi dove ho composto ogni brano, il tutto per dare un nuovo equilibrio 'figura-sfondo' che renda più magica la scrittura.
“Slow is - ballads for piano and string quintet lost in space” è un po' la mia sfida a trovare una nuova dimensione ai brani dei primi due album. Di ripartire dall’idea iniziale che ne ha guidato la scrittura e attribuire loro una nuova dimensione magica, un nuovo “spazio”.

Credits

Music by Dario Faini
All tracks produced by Dario Faini
All tracks arranged by Dario Faini and Carmelo Emanuele Patti
except “Lost and Found” and “Gravity” arranged by Davide Rossi,
and “Naeturflüg” arranged by Dario Fani and Giuseppe Lori
Piano Recorded at NuFabric Basement Studio, Fermo
Strings Recorded at Archisonanze Studio Milan,
except “Lost and Found” and “Gravity” strings played and recorded by Davide Rossi
at Hot Records Studios, Los Angeles.
Sound recording Engineer - Stefano Luciani
Assistant Sound Engineer - Francesco Sciortino
Mix - Nacor Fischetti at Sunset Studio, Milan
Mastering - Francesco Guadalupe Om Studio Mastering Room
String Quintet
Violin I - Carmelo Emanuele Patti
Violin II - Valentino Alessandrini
Viola - Jiapei Huang
Cello - Valentina Sgarbossa
Double Bass - Luigi Correnti
Artwork - Fabio Rizzo
Photos - Alessio Panichi
Management- Pietro Camonchia, PAOLO CERESOLI, Metatron www.metatrongroup.com
LABEL MANAGER - CRISTIANA GIZZARELLI / SOCIAL MEDIA - SARA BERETTA
BOOKING - BPM CONCERTI WWW.BPMCONCERTI.COM
All Tracks published by Universal Music Publishing Ricordi, Metatron Group.

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