Descrizione

Ricominciare dalle parole, il nuovo album del cantautore Giovanni Battaglino, pubblicato da AlfaMusic e distribuito da Believe e Egea Music.

Dopo svariate collaborazioni con Ennio Morricone, Giovanni Allevi, Renato Zero, Laura Pariani, un’intesa attività in ambito lirico sinfonico in Italia e all’estero, Giovanni Battaglino torna con un nuovo lavoro che mette al centro “la parola”. Il titolo è infatti Ricominciare dalle parole perché da queste nascono storie, incontri, progetti; la parola stimola ad uscire da sé stessi per esprimere sentimenti ed idee. Ed è proprio dalle parole che nasce questo lavoro che si compone di 10 canzoni che, prima di trovare posto su delle basi musicali, hanno preso vita in un Taccuino che ha accompagnato Giovanni Battaglino in questo viaggio fatto di incontri con musicisti, autori e collaboratori. Il taccuino viene ripreso anche nell’artwork dell’album infatti lo si ritrova, con i testi originali manoscritti da Giovanni, all’interno del cd.

“Il peso delle cose”, apre la tracklist dell’album, è una canzone leggera che racconta di un individuo che ha bisogno di liberarsi dal peso delle cose che lo opprimono, che lo fanno sentire “appeso” come un masso di Magritte, sospeso, pesante e in uno stato di confusione. Il malessere lo spinge ad uscire e ad andare a trovare la sua amante per distogliere l’attenzione dal resto. Ma, arrivato a destinazione, capisce che le cose non vanno meglio e se in un primo momento spera di non trovarla a casa poco dopo mette da parte i rimorsi e vive con lei un momento di passione che gli regala un attimo di tregua dai suoi pensieri estenuanti che ritornano, con tutta la loro forza, appena sale in macchina per tornare a casa. La traccia numero due è “Mancato amore”, brano prediletto da Battaglino. Tutti gli elementi della canzone li troviamo nella prima strofa, il resto è mero sviluppo. Per questa ragione, in fase compositiva, scritta la prima strofa Battaglino è stato fermo mesi, non sapeva come andare avanti. Il brano racconta di un amore non vissuto se non attraverso un’idea o un ricordo. Un amore mentale nel quale molti si ritrovano. La tracklist prosegue con “Ricominci”, canzone che vede Battaglino duettare con il cantautore e amico Marco Priotti. Il brano racconta di una donna che decide di ricominciare daccapo perché, nonostante non si sia fatta aiutare dalle persone a lei vicine, ha ancora fiducia nelle sue capacità e vuole smettere di lamentarsi. “Non ho occhi” è la traccia numero quattro e primo singolo che ha anticipato la pubblicazione dell’album. Il brano affronta il delicato tema degli ipovedenti, argomento che sta a cuore a Battaglino e Carlo Pestelli, autori del testo della canzone, che descrivono la condizione dei non vedenti come “diversità” e non come handicap. Il videoclip del brano è realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti sezione di Torino. Arriva poi “Strada per dove vorrai” che vede la partecipazione di Angelo Adamo all’armonica. Un valzer che guarda al futuro con speranza ed ottimismo. Una sorta di augurio perché ogni individuo possa diventare la luce del proprio cammino. “Dire”, traccia numero sei dell’album scritta insieme a Luca Scarpa, può considerarsi la continuazione di “Ricominci”. Il brano vuole far riflettere sull’importanza del dire le cose, per non avere rimpianti, anche se spesso ci vuole coraggio. Aspettare, d’altro canto, significa farle morire con le nostre paure. Un altro brano tutto al femminile è “Isola pedonale” una bossa-nova con inserti di Liliana Marino, voce negli incisi. Anche in questo caso il ruolo fondamentale spetta alle parole. Una donna sta attraversando un momento di sconforto e disperazione; gli anni passano inesorabili e lei questo lo percepisce. Un giorno, passeggiando, in un’isola pedonale, incontra un mendicante con il quale comincia a dialogare e questo la fa sentire subito meglio, le parole diventano medicina per la sua anima.
Il testo dell’ottava traccia, “La giostra” è scritto da Giorgio Olmoti, scrittore torinese. Una canzone sulla guerra. La giostra è un luogo simbolico e drammatico, al tempo stesso, dove si uccidono i nemici come in un gioco. Un racconto forte e diretto di sangue, di pallottole e di dolore. Canzone che trova ispirazione da un racconto di pilota di droni da guerra. “Il signore dei labirinti”, traccia numero nove, è un brano che racconta quanto sia difficile dire di no quando ci vengono proposte cose allettanti, anche se lontane dalla realtà. Le parole di un imbonitore possono sedurre fino a farci credere nelle favole. Chiude l’album “Valzer per uno spirito”, scritta insieme allo scrittore Enrico Chierici e cantata in duetto con il musicista Olmo. In questo brano si immagina di poter dialogare con lo spirito, non attraverso le parole, ma con la compenetrazione. Un incontro sicuramente non facile neanche da raccontare. Forse queste cose è meglio tenerle per sé o si finisce per non essere capiti, in alternativa si possono mettere in una canzone a tempo di valzer.

Possiamo concludere dicendo che le parole sono sempre importanti sia quando si rivelano sia quando si celano dietro silenzi infiniti.

Credits

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia