Non Esiste Più

Non Esiste Più

Andrea Presciuttini

2022 - Cantautoriale, Strumentale, Sperimentale

Descrizione

"NON ESISTE PIU'" è il risultato della collaborazione tra Presciuttini ed un team di amici con i quali ha scritto a più mani una manciata di canzoni, affiancate a brani strumentali. L'album parla, da punti di vista insoliti, di alcune incertezze e speranze che attraversano il mondo di oggi, dandone un'istantanea livida e poetica al contempo.

"Bitterness" è un brano soul folk intimo, dove malinconia e poesia veleggiano su un intreccio di chitarre e cori fino a spiccare il volo nella possente esplosione del finale.
"Migranti" tratta il tema dal punto di vista di chi migra, andando incontro ad una vita di incertezze ma anche di avventure e ad un caleidoscopio di sensazioni nuove. Il pezzo fa giustizia di decenni di comunicazione politica negativa nei confronti di persone che altro non fanno che cercare di migliorare le proprie condizioni, come l'uomo ha sempre fatto dall'alba dei tempi, e si rifà per certi versi a tematiche care a Fabrizio De André.
"Non Esiste Più" è un pezzo quasi prog rock nato nella negatività del periodo iniziale della pandemia, esprime la paura per un futuro distopico che potrebbe concretizzarsi in sempre più guerre e devastazione ambientale e climatica, ma non spegne la luce della speranza, accesa dall'amore.
"Things Aren't What They Seem" è il primo brano strumentale, campo in cui Presciuttini è particolarmente ferrato. Il brano si basa su una melodia di pianoforte, romantica e sognante, e su ritornelli riverberati che aprono enormi scorci interiori, andando a chiudersi su un intreccio da carillon misterioso tra piano e vibrafono.
"Capitolo Chiuso" è un originale divertissement per voce recitata, piano elettrico jazzy ed elettronica, che parla di incontri nonsense la sera al bar riportando l'album su territori leggeri ancorché un po' misteriosi.
"Unaware Human Clones" è un altro brano strumentale per pianoforte e percussioni campionate, dall'incedere ipnotico, meccanico, ossessivo, con reminescenze classiche alla Bela Bartok.
"Fernweh" significa in tedesco nostalgia di viaggiare, l'opposto della nostalgia di casa e non ha un vocabolo equivalente nella lingua italiana. E' l'unico brano cantato da Presciuttini, ha un testo criptico che ruota attorno alla storia di Berlino e della caduta del muro, riportandoci ad un passato che oggi è tornato ad essere presente. La musica cita esplicitamente suoni e modi pinkfloydiani, modernizzandoli con armonie aperte.
"Melody" è una dolce e semplice - e forse per questo perfetta - melodia di pianoforte, una ninnananna che chiude l'album come a chiudere un ciclo, aperto e chiuso nell'intimità.

Credits

Pietro Benucci: batteria in Bitterness, Migranti, Non Esiste Più, Fernweh.
Paolo Carra: basso elettrico in Bitterness e Non Esiste Più.
Salvatore Castiglia: voce in Migranti.
Gabriele Geremia: voce in Non Esiste Più.
Elia Grassi: scrittura del testo, e voce narrante, in Capitolo Chiuso.
Cristina Moretti: voce e cori in Bitterness.

Matteo Cavallari: scrittura del testo e della linea melodica di Non Esiste Più.
Matteo Codognola: scrittura del testo e della linea melodica di Bitterness, e del testo di Migranti.
Maddalena Grassi: scrittura del testo in Fernweh.

Andrea Presciuttini: pianoforte, hammond, synthesizer, suoni elettronici, chitarre, liuto arabo in Migranti, percussioni in Unaware Human Clones, effetti sonori, voce e cori in Fernweh. Composizione di tutte le musiche, arrangiamenti, mix & mastering.

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