Ok, ma cos'è davvero questa Italo Disco?

Anche se tutti l'hanno invocato quest'estate grazie (o per colpa) ai The Kolors, quanti sanno davvero cos'è l'Italo Disco? Qua ripercorriamo la storia, e analizziamo le caratteristiche, di uno dei pochi generi musicali nati in Italia e divenuti celebri in tutto il mondo

Alcuni dei grandi protagonisti della Italo Disco
Alcuni dei grandi protagonisti della Italo Disco

Chi l'avrebbe mai detto che nella torrida estate del 2023, una band neanche troppo giovane - I Kolors - avrebbe dominato la classifica dei tormentoni con un singolo nostalgico al 100% dal titolo Italodisco? Corsi e ricorsi storici della retromania, Stash Fiordispino, il leader della band, dichiara: "Mentre provavamo il Synclavier in studio è partito un arpeggiatore che ci ha subito stimolato il ricordo di quel suono tutto italiano che è da sempre per noi il suono eterno dell'elettronica. La semplicità di quel synth in levare, unita alla scrittura del testo e delle melodie figlie dei giorni nostri, hanno dato vita a Italodisco".

Il raggiungimento del disco di platino suggerisce il fatto che moltissimi teenager abbiano ascoltato la canzone dei Kolors, così come la diatriba che si era venuta a creare sul testo, da alcuni interpretato con "Festini al bar con la cassa dritta" e invece definitivamente risolto da Stash con la dicitutra corretta "Festivalbar con la cassa dritta", riferendosi al programma televisivo musicale itinerante ideato da Vittorio Salvetti per essere girato in tutte le piazza d'Italia dagli anni Sessanta al 2008, suggerisce che di quel suono e di quel tempo, moltissimi non sappiano proprio niente. Andiamo con ordine per risolvere tutti i dubbi:

Cosa significa Italo Disco

La Italo Disco è un sottogenere della disco music che ha avuto origine dagli ann Settanta fino alla fine degli anni Ottanta, per poi far nascere la Italo Dance e la Italo House degli anni Novanta. Il nome è stato inventato da Bennhard Mikulski, produttore e discografico tedesco che definiva con la dicitura "Italo" ogni produzione disco music proveniente dal nostro Paese. 

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Storia della Italo Disco: gli anni Settanta

Le produzioni di disco music italiana sono iniziate alla fine degli anni Settanta in seguito al successo della musica da discoteca prima negli Stati Uniti - nello storico locale Studio 54 di New York, e poi in tutto il mondo, dopo il successo del film La febbre del sabato sera con John Travolta (1977). Sulle prime lo stile nasce da matrici funk, soul, latina e psichedelica, con tocchi di musica afro e strumenti come sintetizzatori. Giorgio Moroder, produttore italiano famoso in tutto il mondo, afferma di aver inventato lui la "cassa dritta" nel brano I feel love di Donna Summer del 1977, mettendo al posto del click del metronomo il suono della cassa sintetica della batteria, in modo da far ballare le persone a tempo. La prima canzone di Italo Disco però è universalmente riconosciuta con Nessuno mai di Marcella Bella del 1974, che già incorpora in ritmo, la linea di basso e i violini della prima disco music, seguita da Rumore di Raffaella Carrà dello stesso anno e, pochi anni dopo, sempre dalla Carrà di A far l'amore comincia tu e Tanti auguri, canzoni che spopoleranno nel mondo grazie alla diffusione delle prime discoteche. Anche cantautori abituati a musica del tutto differente come Alan Sorrenti iniziano a scrivere pezzi da dancefloor, come il famoso Figli delle stelle del 1977 o Renato Zero con Mi vendo e Il triangolo del 1978.

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Umberto Tozzi diventa un fenomeno da esportazione nel '78 con Tu e nel '79 con Gloria, che venderà quasi 30 milioni di copie in tutto il mondo e verrà registrata anche da Laura Branigan  in inglese nel 1983. Il filone disco music influenza tutti: da Mina con Amante amore, Se il mio canto sei tu e Morirò per te a Loredana Bertè con In alto mare, Ornella Vanoni con Ti voglio, Viola Valentino con Comprami, Lu Colombo con Maracaibo e Dance All Night, Pino D'Angiò con Ma quale idea? e Umberto Balsamo con Balla, tra le più famose.

Intanto i fratelli La Bionda e altri produttori, visto il successo di molte canzoni italo disco all'estero, iniziano a creare progetti in lingua inglese, spesso con frontmen molto fighi (che poi non sono le vere voci della canzone) per sfondare sempre di più nel mondo, e grazie ai nascenti videoclip si immettono in tutti i mercati.

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La storia della Italo Disco: gli anni Ottanta e il grande successo

La prima parte della disco music, quella suonata da una band con strumenti veri è ormai passata: gli anni Ottanta sono quelli dei sintetizzatori, dei sequencer, della musica sintetica e anche l'Italo Disco risponde a questa nuova ondata, riuscendo ad imporsi sempre di più nel mondo. Happy Children di P. Lion, poi Gary Low, Ronnie Jones, Ago, Jimmy Ross, Flirts, tutti italiani sotto mentite spoglie, così come Gazebo di Masterpiece e I Like Chopin, successo in mezzo mondo. Anche Raf inizia la sua carriera con un singolo in inglese, Self Control che si posizionò quarto nella US Billboard Hot 100 grazie alla versione di Laura Branigan, ormai diventata la voce degli italiani all'estero. 

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Mike Francis è stato la versione più dolce della italo disco negli anni in cui i Baltimora erano primi in classifica con Tarzan Boy e mentre i La Bionda producevano i Righeira pronti per sbancare la classifica con i propri tormentoni come Vamos A La Playa, No Tengo Dinero, L'estate sta finendo, complici anche trasmissioni tv come Discoring e il Festivalbar che riuscivano a far ballare tutta l'Italia. Dan Harrow è stato un progetto italo disco di sicuro successo in quegli anni, fatto da un performer sul palco e una voce dietro le quinte. Altri artisti famosi durante l'italo disco: George Aaron, Tom Hooker, N.O.I.A., i Via Verdi di Diamond, la Tracy Spencer di Run To Me, il Sandy Marton di People From Ibiza, per non parlare di due cantanti che hanno fatto successo in tutto il mondo: Sabrina Salerno che con Boys si classificò al terzio posto in Inghilterra e Spagna, che scalò le classifiche di tutta Europa con Easy Lady e Call Me

 

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Perché è finita la Italo Disco 

Alla fine del decennio degli anni 80, nuove suggestioni musicali meno legate alla forma canzone e più al cambiamento delle discoteche e delle generazioni che le frequentano si stanno facendo notare in tutta Europa, dando vita alla house e alla techno. Inizia l'era della Italo Dance grazie a Gigi D'Agostino, Benny Benassi, Claudio Coccoluto, Enzo Persueder, Corrado Rizza, Gino Woody Bianchi, Paolo Bolognesi e Amerigo Provenzano, Ike Therry, Albertino e molti altri, ma questa è un'altra storia. 

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Cosa ci ha lasciato la Italo Disco

Negli anni Duemila, il ritorno della retromania per gli anni Ottanta ha fatto sì che molti artisti si siano riappropriati di quel suono, tipicamente sintetico e catchy, aggiornandolo agli anni correnti. Producer come Matteo Cantaluppi, band come Thegiornalisti, Amor Fou ma anche cantautori come Calcutta e Gazzelle hanno fatto tornare in auge la Italo Disco grazie ai loro pezzi. Tutto l'itpop degli anni dieci ha avuto come matrice dominante il ritorno della musica tardo settanta - anni ottanta e la Italo Disco in particolare, un genere che - insieme al prog rock degli anni Settanta e al fenomeno Måneskin di oggi - ha fatto vendere milioni di copie in tutto il mondo e ha fatto conoscere la musica italiana dappertutto.

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L'articolo Ok, ma cos'è davvero questa Italo Disco? di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-08-16 16:07:00

Tag: disco

COMMENTI (3)

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  • DamianoRiccardi 8 mesi fa Rispondi

    Giorgio Moroder immenso.. 3 Premi Oscar e 4 Golden Globe. H composto le colonne sonore per i film Top Gun, Flashdance, Scarface, American Gigolò, La storia infinita e molto altri. Ha composto gli inni delle Olimpiadi di Los Angeels '84, Seul '88 e Un estate italiana per i mondiali '90. Ha comoposto brani per Freddi Mercury, David Bowie, Barbra Streisand, Roger Daltrey, Debra Harry e altri mostri sacri.

  • Saromeo 8 mesi fa Rispondi

    ma come si fa a parlare di italo disco senza mai nominare Gazebo, Savage, Ryan Paris e soprattutto il compositore Pierluigi Giombini?

  • partysmith 8 mesi fa Rispondi

    CALCUTTA ITALO DISCOHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHA