Marlene Kuntz, il noise incontra la canzone d'autore

Da "La canzone che scrivo per te" a "Musa", i testi e le canzoni dei Marlene Kuntz, una delle band più amate del rock italiano

Da "La canzone che scrivo per te" a "Musa", i testi e le canzoni dei Marlene Kuntz, una delle band più amate del rock italiano
Da "La canzone che scrivo per te" a "Musa", i testi e le canzoni dei Marlene Kuntz, una delle band più amate del rock italiano

I Marlene Kuntz hanno dimostrato con le loro canzoni di poter unire il rock più ruvido al testo d'autore, arrivando anche al grande pubblico con collaborazioni internazionali come quella con Skin in “La canzone che scrivo per te”, la stima di un grande esponente del cantautorato italiano, Paolo Conte, che ha suonato il pianoforte nella loro “Musa” e portando il loro suono fino al palco di Sanremo, dove hanno presentato nel 2012 il brano “Canzone per un figlio”.

Dal testo di "La canzone che scrivo per te” dei Marlene Kuntz con Skin: “Non c'è contatto di mucosa con mucosa / Eppur mi infetto di te / Che arrivi e porti desideri e capogiri / In versi appassionati indirizzati a me / E porti in dono la tua essenza misteriosa / Che fu un brillio fugace qualche notte fa / E fanno presto a farsi vivi i miei sospiri / Che alle pareti vanno a dire -Ti vorrei qua - / Questa è la canzone che scrivo per te / L'ho promessa ed eccola”

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I Marlene Kuntz si formano a Cuneo alla fine degli anni '80, intorno alle figure di Cristiano Godano, voce e chitarra, Luca Bergia, batteria, e Riccardo Tesio, chitarra: negli anni si avvicenderanno nel gruppo diversi bassisti tra cui Dan Solo e Gianni Maroccolo (Litfiba, CSI). Dopo una serie di EP e demo su cui sono presenti in stato embrionale alcuni dei brani che saranno poi grandi successi, tra il 1993 e il 1994 i Marlene Kuntz registrano e pubblicano il primo album in studio “Catartica”, album caratterizzato da un forte accento noise rock, tipico delle elaborazioni sonore dei Sonic Youth, unite al cantato in italiano e ai testi molto ricercati di Godano. I CSI durante un live a Videomusic realizzano una cover dei Marlene Kuntz, “Lieve”, fatto che scatena curiosità intorno ai Marlene Kuntz ancora emergenti.

Dal testo di “Nuotando nell'aria” dei Marlene Kuntz: “Pelle / è la tua proprio quella che mi manca / In certi momenti / E in questo momento è la tua pelle ciò che sento / Nuotando nell'aria / […] E' certo un brivido averti qui con me / In volo libero sugli anni andati ormai / E non è facile dovresti credermi / Sentirti qui con me / Perché tu non ci sei / Mi piacerebbe sai / Vederti piangere / Anche una lacrima / Per pochi attimi”

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Tra il 1996 e il 1998, i Marlene Kuntz rilasciano il nuovo album “Il vile” e intraprendono un lungo tour da cui viene tratta la videocassetta “Petali di candore”. Incidono l'EP “Come di sdegno” e definiscono il loro suono monolitico e rumoroso, ancora più violento e oltraggioso proprio ne “Il vile”, riscuotendo un grande successo di critica e pubblico.
Dopo due anni pubblicano “Ho ucciso paranoia”, nuovo album in studio disponibile anche in versione doppia con le “Spore”, sedici tracce strumentali improvvisate in studio; dal tour promozionale i Marlene Kuntz traggono il live “H.U.P. - Live in Catharsis", mentre per il nuovo album in studio bisogna attendere il 2000: “Che cosa vedi” contiene il celebre duetto con Skin degli Skunk Anansie il “La canzone che scrivo per te” e diventa disco d'oro. Il suono dei Marlene intanto sta diventando meno spigoloso e più aperto alla melodia, come dimostra il quinto album in studio “Senza peso”, da cui è tratto il singolo “A fior di pelle”: “Ci sono istanti in cui vivere è una merda / Che vada a fuoco poi è pur sempre una scoperta / Sono le volte che proprio no, non ce la fai più / Che vorresti volar per davvero nel blu dipinto di blu / Per poterti sentire leggero / Come il cielo: impassibile / Leggero ed impassibile”

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Quando Dan Solo nel 2004 lascia la band, viene sostituito dallo stesso Gianni Maroccolo, che registra con i Marlene Kuntz “Bianco sporco”, seguito dal secondo album live “S-low” e dalla partecipazione al programma di MTV Storytellers, da cui è tratto un dvd.
Nel 2007 i Marlene Kuntz realizzano l'ambizioso progetto di “Uno”, il settimo album in studio: ogni brano è accompagnato sul booklet dal commento di un autore della letteratura contemporanea, da Enrico Brizzi a Stefano Benni e il suono si fa più melodico e vicino alla canzone d'autore italiana.
Nel 2009 esce il “Best of Marlene Kuntz”, la prima raccolta ufficiale, contenente la cover della PFM “Impressioni di settembre”, che i Marlene eseguono spesso dal vivo insieme alla cover di “Siberia” dei Diaframma, presente sul disco tributo “Il dono”; pochi mesi dopo esce “Cercavamo il silenzio”, un cd + dvd tratto dal tour teatrale dei Marlene Kuntz.
Nel 2010 Godano con Maroccolo e Howie B. dà vita al progetto Beautiful e pubblica con i Marlene Kuntz il nuovo disco “Ricoveri virtuali e sexy solitudini”, mentre nel 2012 la band partecipa al Festival di Sanremo con “Canzone per un figlio”. Nella serata dei duetti i Marlene Kuntz portano sul palco Patti Smith, con cui interpretano “Impressioni di settembre” e “Because the night”, portando a casa il premio Sala stampa. “Canzone per un figlio” viene poi inserita in “Canzoni per un figlio”, raccolta di brani dei Marlene Kuntz riarrangiati, con l'aggiunta dell'inedito “Pensa”. A inizio 2013 partecipano come consulenti tecnici al talent show di Raidue The Voice of Italy.

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Il 20 giugno 2013, giorno del solstizio d'estate, i Marlene Kuntz pubblicano il nuovo singolo "Solstizio" e preannunciano l'uscita di un nuovo disco in studio.

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L'articolo Marlene Kuntz, il noise incontra la canzone d'autore di Redazione è apparso su Rockit.it il 2013-03-01 00:00:00

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