One Horse Band, cavallo ubriaco alla conquista di Toronto

Sale sul palco da solo, senza una band, nascosto da una maschera. Una mail gli cambia vita e porta il suo rock’n’roll fino a Toronto. Ecco la storia di come il produttore di Johnny Cash, i Red Hot e i Rage ha lavorato all’ultimo disco del misterioso e un po’ matto “equino”

Da sx: Calvin Hartwick, One Horse Band e Dave Schiffman. Dream House Studios di Toronto
Da sx: Calvin Hartwick, One Horse Band e Dave Schiffman. Dream House Studios di Toronto

Nulla si conosce, se non la sua musica: la sua identità è sempre celata dietro One Horse Band, personaggio un po' pazzo e progetto musicale dell’area milanese. Sulla scena dall’inizio del 2016, sul palco indossa una maschera e suona una miscela rock'n'roll, garage rock e blues: un suono duro, sporco e denso (un po' Tom Waits un po' The Gun Club) portato in giro con un centinaio di concerti tra l’Italia e l’Europa.

Ha all’attivo due dischi: Let's Gallop! del 2017 e Keep On Dancing del 2019, prodotto da Jim Diamond (The White Stripes, The Dirtbombs, The Sonics, ndr). Il terzo lavoro è in cantiere: "Tra una settimana volerò a Toronto per registrare il mio prossimo disco con Dave Schiffman, produttore discografico che ha lavorato in studio con Rick Rubin, Johnny Cash, Red Hot Chili Peppers, Rage Against The Machine, con i canadesi PUP e The Strumbellas e altri", mi scrive qualche settimana fa, con la promessa che ci saremmo risentiti.

One Horse Band durante la registrazione del suo ultimo album a Toronto, in studio con Dave Schiffman
One Horse Band durante la registrazione del suo ultimo album a Toronto, in studio con Dave Schiffman

Così è stato: Alessandro è tornato dopo circa dieci giorni passati nei Dream House Studios, assieme a Dave, Calvin Hartwick (studio manager) e altri professionisti. Un’enorme occasione per crescere e sperimentare nuove realtà. Una storia incredibile, se si pensa al modo in cui è cominciata: "Può sembrare strano, ma tutto nasce da una mail, probabilmente scritta nel modo e nel momento giusto", racconta il giovane dietro la sua maschera da cavallo ubriaco.

"Mi trovavo in un periodo difficile in cui non riuscivo a trovare un modo per esprimere ciò che avevo in mente", continua: "Gli ho scritto chiedendo aiuto. In allegato, le demo dei miei brani". Dave ha semplicemente ascoltato e risposto. Da quel momento sono rimasti costantemente in contatto via mail o telefono, finché non è salito su un aereo direzione Toronto.

One Horse Band durante la registrazione del suo ultimo album a Toronto, in studio con Dave Schiffman e Calvin Hartwick (studio manager)
One Horse Band durante la registrazione del suo ultimo album a Toronto, in studio con Dave Schiffman e Calvin Hartwick (studio manager)

"Non ho mai lavorato con produttori italiani. Ci ho provato una volta, ma la cosa non è andata in porto", dice. Anche l’ultimo disco, Keep On Dancing, nasce dalla collaborazione con il produttore Jim Diamond, con cui l'artista aveva qualche conoscenza in comune: "Jim che all’epoca abitava a Montpellier. Durante un tour mi sono ritrovato a suonare nella sua città e l’ho invitato allo show. Lui mi tirò il pacco il giorno stesso, ma mi invitò il giorno successivo nel suo studio. Lì ci siamo conosciuti e abbiamo iniziato la nostra collaborazione".

"Credo che le nicchie siano molto più attive e numerose fuori dal nostro Paese. Appena varcato il confine c’è un interesse e un’apertura maggiore attorno a generi fuori dall’ottica mainstream", risponde il giovane. Quando gli faccio notare che la sensazione che si ha, avvicinandosi al suo progetto, è che la sua musica sia apprezzata e supportata più all’estero che in Italia.

"A livello di collaborazioni e opportunità ho sempre trovato le porte aperte fuori dall’Italia", conclude, e questa storia lo conferma. Ma è solo la sua (incredibile) esperienza: ce la facciamo raccontare direttamente da lui.

One Horse Band nei Dream House Studios di Toronto
One Horse Band nei Dream House Studios di Toronto

 

Quando mi è stata comunicata la possibilità di collaborare con Dave Schiffman mi sono trovato di fronte a un bivio: partire immediatamente oppure passare il resto della mia vita a pensare come sarebbe stato lavorare con chi ha messo la sua firma su buona parte dei dischi più fighi degli ultimi trent’anni. Non voglio romanzare la storia: per far tornare i conti e organizzare ogni aspetto ci sono voluti mesi di lavoro. In ogni caso oggi sono di ritorno da Toronto con (quasi) in tasca un disco di cui sono già innamorato.

Dave Schiffman vive a Los Angeles, ha lavorato al fianco di Rick Rubin durante gli anni ’90 e oggi svolge la sua attività di producer e mixing engineer a metà tra gli USA e il Canada. Negli ultimi anni ha collezionato due Grammy Awards per il suo lavoro con Adele e con la rock band Vampire Weekend. Il pensiero di tutto questo non mi ha fatto dormire per giorni. Lavorare dieci giorni con Dave è stato un privilegio e una grossa liberazione.

Le pratiche per imbarcarsi in un viaggio intercontinentale sono ancora dannatamente complicate, ma con immensa pazienza è stato possibile programmare le sessioni di registrazione presso i Dream House Studios di Toronto, città che mi ha accolto con un clima sorprendentemente mite e una forte energia vitale.

L'ingresso dei Dream House Studios
L'ingresso dei Dream House Studios

Lo studio si trova in pieno centro nell’ultima traversa del quartiere China Town: in strada si fondono aromi di cibo asiatico ed erba che qui è legalizzata, e per questo è fumata da chiunque a qualsiasi ora. 

La giornata tipo iniziava verso ora di pranzo, momento in cui ci si confrontava su quale dovesse essere di volta in volta il suono da ricercare. Anche se, poi, con la musica in play si abbandonava ogni regola e si cavalcava il momento e l’emozione a costo di finire in un vicolo cieco e dover ricominciare da capo.

Dave ha letteralmente lanciato ogni tipo di strumento nella live room. È stato come dipingere su una tela: aggiungevamo una pennellata alla volta per ottenere il miglior risultato possibile. Poi, lui è un professionista straordinario. Conosce mille trucchi per aiutarti a superare i tuoi limiti, è in grado di mettere chiunque a proprio agio: fattore fondamentale quando sei solo in uno studio a migliaia di chilometri da casa.

David Schiffman nei Dream House Studios
David Schiffman nei Dream House Studios

Sa benissimo quando scherzare, quando è il momento di raccontare aneddoti assurdi (come quando i System Of A Down hanno fatto a pugni fra loro), e quando è il momento di lavorare e dirti che il verso che hai appena cantato proprio non funziona.

Alla fine del processo creativo è stato meraviglioso vedere ogni tassello posizionarsi esattamente al suo posto e solamente l’ultimo giorno, dopo aver aperto qualche birra per festeggiare a dovere, ho realizzato quante energie siano state spese nella realizzazione di questo disco.

Appena l’adrenalina smette di scorrere il fisico presenta il conto e io non mi sono ancora totalmente ripreso; tuttavia il viaggio è appena iniziato ed è tempo di recuperare le forze per galoppare verso il prossimo traguardo.

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L'articolo One Horse Band, cavallo ubriaco alla conquista di Toronto di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2021-10-21 15:15:00

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