Rockit Compilation 1.20: a MI AMI vi diamo il sole e la luna

Per festeggiare il ritorno del nostro festival preferito vi abbiamo preparato un regalo speciale: la nostra compila mensile raddoppia, come ai tempi del patron Salvetti, per farvi germogliare di giorno e brillare di notte. 22 brani bellissimi tra i mille che sentirete nel fine settimana

Un po' di pubblico di MI AMI - foto di Silvia Violante Rouge
Un po' di pubblico di MI AMI - foto di Silvia Violante Rouge

Anche se mentalmente siamo già là, manca ancora qualche ora prima che il MI AMI inizi davvero. Quindi, per accogliere al meglio il ritorno dopo tre anni del festival della musica bella e dei baci, abbiamo pensato di farvi questo regalino: la compilation mensile di Rockit raddoppia e diventa interamente dedicata al festival della musica bella e dei baci, con 22 di brani di altrettanti artisti che si esibiranno tra venerdì 27 e domenica 29.

La Rockit Compilation Vol. 1.20 MI AMI Edition contiene 22 brani, una selezione minima tra i tantissimi brani che sentiremo in questo weekend di fuoco e di amore divisa in due parti: Lato Giorno per innamorarsi, guardarsi dentro, magari anche piangere un po' per poi fiorire rigogliosi, tutta una selezione di brani sognanti che ci portano con delicatezza verso un'altra dimensione; Lato Notte invece per scatenarsi, perdere il controllo, ballare, pogare, sudare, agitarsi come non mai e portare avanti il delirio fino all'alba. Buon ascolto!

Lato Giorno

Clauscalmo – Riviera Rivoli

Il mondo di Clauscalmo si svela pian piano. Riviera Rivoli, il suo secondo singolo, è la fragilità di una “gioia subliminale” che non riesce a farsi concreta, un rifugio delicato per chi si trova bloccato in una timidezza paralizzante, accarezzato da un pop gentile e raffinato.

Cru – Germina

Germina, come una nuova forma di vita che ha trovato terreno fertile su cui crescere rigogliosa. Cru dei C+C Maxigross lascia così campo ai suoi brani, canzoni di un pop sfuggente dai tratti psichedelici, dal ritmo blando e dalle visioni bucoliche. 

Sleap-e – Pouty Lips

Le labbra imbronciate di Sleap-e nascondono un senso di distacco emotivo verso le contraddizioni del presente: così Pouty Lips si muove tra echi di bossa nova raddrizzata, carezze di sax e tromba e una voce che ci confida, con sincero disagio, le paure per un mondo in cui è facile perdersi per non trovarsi.

Lazzaretto – Castiglione

Il trio pugliese dei Lazzaretto mescola chitarre riverberate, ritmiche sincopate e misteriose atmosfere shoegaze in Sacramento, il loro primo, affascinante ep. Castiglione è uno dei momenti più magici, con il caratteristico cantato francese che si immerge in una foresta di suoni vividi.

Gaube – Confini

L’ultima cavalcata prog di Gaube si apre con pochi accordi di piano, direzione Canterbury di fine anni ‘60. Confini della mente da superare in una suite che si riesce a immaginare dilatatissima nei live, con fraseggi jazzate e svarioni lisergici, fino a sfumare nell’orizzonte.

Ceneri – Fragile

Nello spazio che resta si muove Ceneri, quello che non è occupato dalle insicurezze che offuscano la mente e da ostacoli che sembrano insormontabili. Fragile è la traccia che ci porta dentro questo angolo libero dal buio in cui sfogarsi, mentre i pensieri assillanti filtrano dalle crepe nei muri.

Nicaragua – See You at the Beach

“So here’s my new song I made with my quarantine friend”: nel pieno del lockdown Caterina Yuka Sforza e Yuri Tartari Pucci danno vita ai Nicaragua, che con See You at the Beach ci danno appuntamento a una spiaggia come meta utopistica e che, finalmente, possiamo raggiungere insieme.

Marta Tenaglia – Osmanto

Marta Tenaglia cerca con tutte le forze di afferrare qualcosa che continua a scivolare via all'ultimo momento, per poi liberarsi con un sussurro dalla prigione mentale che la blocca: Osmanto è un'epifania che sconfigge il dolore, che ci investe all'improvviso con la sua intensità senza che facciamo in tempo a rendercene conto.

Baobab! – Quindici

Nel mondo dei Baobab! si entra ondeggiando, seguendo la profonda voce di Gaia Morelli e il morbido intreccio funkettoso – in cui si intravede il tocco di Carlo Corbellini dei Post Nebbia in produzione – di chitarra, batteria, basso e synth. Ascoltare Quindici per credere.

Merli Armisa – Questa è la fine di settembre

Quello di Merli Armisa è un indie rock sfaldato, criptico, ermetico, una polvere sonora che entra negli occhi senza irritarli, ma, al contrario, illuminandoli. Questa è la fine di settembre si innalza su uno sgranato arpeggio di chitarra, dove abbandonarsi al pianto. 

Bais – Per un attimo

Per un attimo, come nel tentativo di stringere le mani su un passato in cui vorremmo rituffarci dentro per dimenticare le angosce di oggi. Bais si aggrappa a una felicità che fugge via sul suo sinuoso indie pop, mentre la malinconia incalza prepotente e il presente viene a chiedere il conto.

Lato Notte

Whitemary – Niente di regolare

Cassa in 4 costante, frasi frammentate ripetute con tono monocorde, un mantra che ci porta a un desiderio irrefrenabile a cui dare sfogo in pista. Whitemary continua a ipnotizzare con le sue spire techno e le sue melodie incantatrici, fino a farci perdere ogni freno inibitore.

European Vampire – Zeitgeist

Il fascino notturno degli European Vampire si consuma in un bisbiglio, mentre tutto attorno si accende un frenetico e decadente dancefloor. È lo Zeitgeist poliglotta del gruppo romano, una oscura polaroid che fa da portale al loro gotico mondo.

 The Jackson Pollock – The Unclogger

Non c’è tempo di prendere un respiro che scoppia il bombardamento. La furia sonora dei The Jackson Pollock non chiede permesso, si scaraventa dritta addosso con le unghie affilate e lo sguardo spiritato, servendosi solo di una chitarra violentissima, batteria fuori controllo e un’acuta voce diabolica che arriva da lontano.

Planet Opal – The Several Night Stand

Il duo venuto dallo spazio profondo ci fa entrare nella tribalità fantascientifica di un paesino della Corsica, filtrato dalla loro visione cosmica: misteriosi neon illuminano una foresta enigmatica e pulsante, popolata da creature indefinibili e pervasa da un costante senso di stupore.

Brucherò nei pascoli – Bar Adriana

“Manco devo dirlo che è stata una giornataccia”, e ci censuriamo sul verso successivo. Il rap grezzo dei Brucherò nei pascoli flirta col disordine del punk, fino a prendere pieghe surreali in Bar Adriana, luogo dove sfogare il fastidio quotidiano tra una cupissima marcetta e un colpo di scena swing nel finale.

Elasi – Sottopelle

Suoni ancestrali tra le profondità dell'oceano e l'immensità del cielo culminano in un libidinoso dancefloor, luogo dell’anima Sottopelle dedicato ai sentimenti improvvisi e indecifrabili che annebbiano la mente. “Cosa fai, orbiti o entri?”.

20025xs – Credo in te

L’urlo cibernetico dei 20025xs investe tutti quelli che abbiano la pazienza di ascoltare e che apre le porte a un safe space musicale, tanto inaspettato quanto confortevole, rivolto a tutte quelle giovani vittime della sindrome dell’impostore, un morbo di inadeguatezza che sembra affliggere un'intera generazione.

Ceri – Solo insieme

Il Waxtape di Ceri è un puzzle in costante movimento, carico di un'energia latente che potrebbe esplodere da un momento all'altro. Un flusso elettronico liberatorio e bruciante, sfondo sonoro di una moltitudine di corpi affamati di vita, che trova in Solo insieme il suo picco.

Lina Simons – Nuda

Un banger detonante quello di Lina Simons. Da Londra risuonano le sue origini campane e nigeriane con Nuda, singolone empowering cantato in dialetto napoletano irriverente e provocatorio, esplicitissimo e arricchito dalla produzione schizofrenica di Gransta MSV.

Giallorenzo – Play Lover

Il terzo disco dei Giallorenzo è un svolta distorta verso una spirale buia, di chi sta scivolando nello sconforto di un'età adulta incombente e vede cadere i pezzi della propria vita sulla strada. Per fortuna che esistono delle soluzioni, come pogare su Play Lover e lasciarsi inseguire dai sogni.

Garage Gang – 2+2

La Garage Gang spinge sull'acceleratore dei bpm per esprimere tutta la sua dedizione alla club culture: 2+2 è un surreale tra sfogo tra house e techno, con un sound che rimbalza sulle pareti di casa per cercare di arrivare al dancefloor e scatenarsi nella sua forma più libera.

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L'articolo Rockit Compilation 1.20: a MI AMI vi diamo il sole e la luna di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2022-05-26 15:30:00

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