Le 50 canzoni italiane più belle dell'anno (pagina 5)

Singoli, singoli dappertutto. Nuovi inni per questi tempi infami, tormentoni estivi ma fatti bene, il meglio di Sanremo, brani fuori dal tempo. Tutto quel che avreste dovuto ascoltare nel 2021 è in questa classifica

 

10. Gomma - Guancia a guancia

Com’era il discorso? Questo è l’anno del ritorno del rock? Allora spingiamo quello vero, non quello di facciata coi lustrini e i cliché. Allora il ritorno dei Gomma con la loro musica storta, incalzante, rumorosa è ancora più importante. Guancia a guancia ha un inconfondibile timbro emo-core spostato avanti verso un indie rock teso che potremmo definire adulto. Roba seria che ricorda sia lo stile della Touch and Go che la struttura delle band più granitiche del Consorzio Produttori Indipendenti. "Guancia a guancia, abitudini a sud, ci salutiamo come pugili che a farsi male ridono", canta (non urla) Ilaria ed è un ritornello potente che sa di guerra combattuta tutti i giorni e delle botte ricevute, metaforiche o meno, per diventare grandi. E per diventarlo in questi tempi incerti, più le chitarre sono taglienti meglio è.

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9. Dolcedormire - Latte e cerotti

"Sembro una simulazione, sento lacrime e parole, e nulla è reale" canta Simone Trotta, 22 anni, esponente della Generazione Z che dà voce a dei personaggi per affrontare le ansie di un ragazzo di oggi. Un mondo diviso tra incantesimi e malefici, finzione e realtà, vista con lo sguardo di un innocente. Un guerriero in armatura di cartone con le orecchie da coniglio che fa il cantastorie che mischia dolcezza e dolore in un cornice che solo ad un primo ascolto potrebbe sembrare post-trap. In realtà, dentro questa canzone ci sono un sacco di rimandi al cantautorato onirico, alla drum and bass, all’indietronica in una struttura libera come i sogni. Un artista nuovo che ha da poco iniziato il suo percorso e che sembra avere le idee molto chiare sulla sua idea di musica, senza confini o generi prestabiliti. 

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8. tha Supreme feat. NeffauNa DiReZioNe giUsTa

Che canzone questa! La nuova scuola di tha Supreme, classe 2001 che si fonde perfettamente con la super old school di Neffa, ex rapper e da un po’ di decenni soulman d’eccezione classe 1967 in un pezzo che ha un’anima pazzesca qualunque arrangiamento gli cuci sopra. Il modo di cantare sguaiato ed emo del primo che si interseca con la classe pura del secondo mentre canta parole che sanno di punto e a capo: "Che si fa a ‘sto punto? Quando arrivi in fondo, quando gira il mondo resti tu e sei vuoto, quando tutto è rotto tranne questo specchio. Che ti credi, mo’ ti vedi vecchio". Qui c’è tutto lo spleen trasversale, la malinconia e la voglia di andare avanti di chi ha perduto una persona o la via per tornare a casa. Un brano che piace ai nostalgici dei Messaggeri della Dopa come ai teenager che ascoltano tha Supreme in loop nelle casse bluetooth, perché fuori da ogni banalità, quando una canzone è bella è bella, punto.

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7. BigMama - Too Much

Due minuti e trentuno per il manifesto di BigMama, la nuova queen dell’urban made in Italy. Marianna Mammone, 21enne di casa Pluggers, ha una voglia e un’urgenza rara di raccontare la sua storia pugnalata da discriminazione, bodyshaming, omofobia. autolesionismo, dall’odio e dall’ignoranza altrui. Non pensiate che spenda tempo a lamentarsi o a fare la piagnona, lei vi stende con barre al cianuro, con un sarcasmo corrosivo come in questo singolone in cui canta: "Quando sento dire i tipi 'Sei una puttana', solo per quanti ne abbiam presi, al mondo solo una donna, fra, è una puttana, ci sei stato dentro, sì, per nove mesi". Il vero pussy power passa da qui ed è più importante di ogni canzoncina edulcorata solo per avere più passaggi radiofonici. Mic drop per Big Mama.

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6. Marracash - Cosplayer

Sembra che da qualche tempo il rap più sincero lo facciano quelli che hanno superato i 40. In questo senso, il ritorno di Marracash è stato uno dei più fighi di questo anno pandemico e in questo perfetto sunto di old school Marra rappa pesante come una tonnellata mentre tira fuori barre che aprono una voragine sotto le persone impegnate con le cause sociali solo per farsi vedere, sotto i nazi del politicamente corretto, sotto i colleghi complessati, da chi cambia faccia  a seconda delle mode proprio come fa un cosplayer. "Oggi che possiamo rivendicare di essere bianchi, neri, gialli, verdi o di essere cis, gay, bi, trans o non avere un genere, non possiamo ancora essere poveri, perché è tutto inclusivo a parte i posti esclusivi, no?". Per Marra, in tutta questa lotta per difendere le nostre identità, abbiamo perso di vista quella collettiva. Ha ragione? ha torto? Nel dubbio un posto nella corsa al Quirinale dovrebbe essere suo.

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5. MACE, BLANCOSalmo - La canzone nostra

Il singolone urban generazionale e insieme trasversale, tre pezzi da Novanta, un video bellissimo da più di 35milioni di visualizzazioni e 77 milioni di stream solo su Spotify, ma non è qui per i numeri. Piuttosto perché quando Blanco, che grazie a questa canzone è diventato davvero famoso, canta: "Sono sotto la pioggia come la prima volta a cantarti 'Nel blu dipinto di blu', era la canzone nostra" e il ritmo di MACE, il producer dell’anno, mette il turbo e fa ballare, riusciamo per un po’ a muovere il culo e a dimenticare di questi anni infami, ci viene voglia di stare in mezzo a un club gremito di persone e perdere la testa sotto i bassi delle casse e bere e telefonare a quella persona che ci fa star male il cuore per dirle, o dirgli, che quando suonava la canzone nostra e stavamo insieme, era tutto più bello. Banale, certo, ma questa è la canzone d’amore nel 2021. 

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4) Nu Genea - Marechià

Hanno cambiato nome dopo una riflessione sull’appropriazione culturale che di questi tempi va fatta bene, poi Massimo Di Lena e Lucio Aquilina hanno tirato fuori un singolo che dall’underground dei club e delle dancefloor da intenditori li ha fatti volare verso la heavy rotation delle radio. Il loro funky che mischia la tradizione di Napoli Centrale, il french touch e l’adfrobeat stavolta è ancora più efficace, grazie anche al melting pot di lingue tra il francese e il napoletano cantato da Célia Kameni, l’artista d’oltralpe che presta la voce al brano. Una commistione meravigliosa, un cous cous con mille ingredienti dentro, dai Daft Punk a Bombino, tutti a cena all’ombra del Vesuvio, a ballare meglio che allo Studio 54. Questa è la musica italiana che ci piace, che vogliamo sentire sempre più spesso, quella dove l’inclusione è un dato di fatto e la cultura di un luogo si sposa con mille altre, a Marechià.

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3. ArieteL'ultima notte

Due minuti e trentasette, 33 milioni di stream per un singolo che non ha neanche un video ufficiale. Perché Ariete e Bomba Dischi sono così, hanno rivoluzionato il modo di fare promozione, partono sempre dal basso e poi sfondano muri che sembravano invalicabili. Tipo, appunto, sentire questa canzone nella pubblicità del gelato cuore di panna più iconico dell’estate teenageriale. Lei ha 19 anni e non ha cambiato niente della propria personalità e del suo modo di scrivere da quando ha iniziato a 17 a far impazzire i suoi coetanei. Li invita alle dirette Instagram, ci parla costantemente e se li ritrova tutti sotto palco nei sold out incredibili del suo primo tour questa estate. Magie dei media e delle pubblicità, questa canzone la sa anche mia madre, ed è un singolone incredibile, scritto in modo talmente perfetto che vorremmo tutti avere 16 anni ed essere in vacanza davanti al mare con la cotta di quell’estate eterna che poi non si riesce più a dimenticare. 

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2) Colapesce Dimartino - Musica leggerissima

Insieme a Zitti e buoni dei Månskin è la canzone più famosa dell’anno, la conoscono proprio tutti, se qualcuno parla di musica leggera o dice sovrappensiero: "Metti un po’ di musica", da quel Sanremo 2020 in poi gli viene risposto: "Leggera perché ho voglia di niente", e se non l’avete letta cantando siete dei bugiardi. La canzone che ha fatto diventare da un giorno all’altro famosi due cantautori siciliani che suonavano già da 10 anni ognuno per i fatti suoi, però, non è in seconda posizione solo per la sua fama. È l’unica canzone che è riuscita a parlare di Covid, pandemia, depressione, salute mentale, tristezza, isolamento e tutta quella sfera di emozioni umanissime senza essere melodrammatica o enfatica, facendoci ballare sulle nostre miserie. "Metti un po’ di musica leggera nel silenzio assordante, per non cadere dento al buco nero che sta ad un passo da noi, da noi, più o meno". Parole molto importanti, solidali, contro l’indifferenza, perché solo gli scemi non si sono mai depressi durante questi anni.

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1. Andrea Laszlo De Simone - Vivo

Un ricordo vivo, proprio come la canzone che abbiamo scelto per rappresentare il 2021: era d’aprile, da qualche mese eravamo tutti sigillati in casa da decreti governativi atti a non farci infettare, stavamo perdendo anche la memoria di cosa potesse essere un concerto. Andrea Laszlo De Simone ne fece uno in streaming insieme a un’orchestra e fu come tornare a vivere, ognuno nella sua casa, così vicini e così lontani come direbbe Wenders. Collegati, ma sul serio. Vivo è stata l’ultima canzone della serata, una What a Wonderful World cantata da Sergio Endrigo, ma ancora non ci siamo. Celestiale, meravigliosa nel suo arrangiamento e nel suo testo fatalista ma profondamente consapevole di cosa sia questo nostro assurdo stare al mondo. “Vivo, ma non ho scelta né un motivo, il mondo è un tipo irrazionale, fa come vuole, non dà nessuna spiegazione. Vi conviene cogliere il tempo che rimane prima che smetta di bruciare dentro al tuo cuore, anche il più piccolo ideale che sta tremando di terrore”. Non c’è niente di meglio, quest’anno, che essere vivi.

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L'articolo Le 50 canzoni italiane più belle dell'anno di Redazione è apparso su Rockit.it il 2021-12-25 10:05:00

COMMENTI (3)

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  • sbuzzo 3 anni fa Rispondi

    ma esiste un playlist su servizi streaming?

  • mario.miano.39 3 anni fa Rispondi

    Ciao Rockit, buon 2022, ci metto la mia, per quello che conta:
    1) il mio amico - Madame + Fabri Fibra
    2) m%n - Tha Supreme
    3) fil di ferro - Piccolo
    4) sabbia - Pop X
    5) dieci - Annalisa
    6) oh ma oh pa - La Rappresentante di Lista
    7) giorno notte - Santo blue
    8) millemila - Hu
    9) stomaco - Mesa
    10) torna - Cristina Donà

  • mauro.eden 3 anni fa Rispondi

    Neanche un pezzo della LRDL tra i primi 50?!