Per i Tre Allegri Ragazzi Morti la libertà è la sola ragione di vita, anche oggi

"Quando", singolo firmato assieme a Generic Animal, è tutto il contrario delle canzoni da balconi e degli "andrà tutto bene". Perché, spiega Toffolo, nemmeno durante un'epidemia bisogna abbassare la guardia

Tre Allegri Ragazzi Morti, foto di Ilaria Magliocchetti Lombi
Tre Allegri Ragazzi Morti, foto di Ilaria Magliocchetti Lombi

Ci sono quelle band che quando pubblicano un nuovo pezzo, ci fanno automaticamente entrare nella loro cabina del tempo e ci fanno tornare adolescenti, con la stessa urgenza e la stessa fame. Quando è la nuova canzone dei Tre Allegri Ragazzi Morti e parla di Coronavirus, senza l'incomprensibile ottimismo di Andrà tutto bene di Elisa e Tommaso Paradiso, l'aura santificata del discorso urbi et orbi di Giovanni Lindo Ferretti né i grandi orrori cosmici dati da chi cerca popolarità con una canzone sul Coronavirus di cui nessuno sentiva il bisogno.

I TARM sono il porto sicuro in cui ormeggiare, perché anche in questa situazione per niente serena, trovano il modo di esprimere un sentimento comune a molte persone, senza gonfiarlo di banalità o retorica: iniziamo ad essere stanchi di stare a casa, ci mancano le persone, ci manca la libertà. Sentimento assolutamente condivisibile, pur nel rispetto delle decisioni dall'alto. Poi la musica sembra un pezzo di inizio anni '90 dei Cure, e questo basta per farci venire gli occhi a cuore. In più, il pezzo è scritto insieme a Generic Animal, e questo è un plusvalore notevole. Davide Toffolo, cantante e fondatore dei TARM, ci racconta la genesi del brano

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La nuova canzone è molto bella. Da che esigenza nasce? 

Sono d’accordo, è bella... Semplice e impugnabile nei momenti di difficoltà personale. Come tante altre nostre. La definisco un “bene di conforto”, come la cioccolata e il rum nelle razioni ai soldati. È la storia di Giulietta e Romeo ai tempi del virus. Un incontro negato per ragioni... in questo momento sanitarie. Si intitola QUANDO. Che è una domanda che ci facciamo tutti. QUANDO finirà questa cosa incredibile?

Come l'avete scritta, ma soprattutto come avete fatto a registrarla a distanza?

La nascita di questo pezzo è speciale. Scritta da Enrico (Molteni, bassista della band, ndr) con Generic Animal, e registrata al Bleach Studio a Gittana (LC), sul Lago di Como, qualche mese fa, è diventata quello che sentite pochi giorni fa. Volevo dare un segnale di resistenza per noi Tre Allegri e per le persone che amano la nostra musica. Il testo è arrivato facile, integrato nella parte finale da Enrico. La visione facile. Questo è successo spesso, per Occhi bassi la genesi fu molto simile. Quindi abbiamo triangolato il brano. Nello studio Alambic di Baldini, a San Foca (PN), Luca ha suonato la batteria e io ho spedito la voce mia e la backing vocal di Marcella (Il mondo prima, per capirci) a Paolo. Un test, se non ci libereranno da questi arresti domiciliari (ride). 

È il primo pezzo che sento sul tema che parla di ribellione alla quarantena per amore, sfidando l'opinione pubblica che sta alla finestra a chiamare le guardie. Resistenza o follia?

La canzone è una metafora su "Non dirmi mai più quello che posso e non posso fare". Libertaria, ma non folle. Dimmi quando potrò passare a prenderti, non dirmi mai più di no… È importante mantenere un pensiero critico. Il lockdown per ora è il solo modo per arginare l’epidemia, ma la libertà è la sola ragione della vita.

Quando e come finirà tutto questo secondo te?

Il finale è un libro a bivi. Nel primo verremo scaraventati nel 1979, e coscienti degli sbagli del ‘900 daremo ascolto alla terra e limiteremo il consumismo, motivo dell’epidemia (con musica figa intorno). Secondo bivio: vincerà la natura, all’inizio, e poi gli umani la sottometteranno di nuovo dimenticando tutto quello che abbiamo sofferto in questi mesi allucinanti (in questo scenario la musica è peggiore).

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L'articolo Per i Tre Allegri Ragazzi Morti la libertà è la sola ragione di vita, anche oggi di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-04-15 10:40:00

Tag: singolo

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