Descrizione

“Pastimes are past times”
James Joyce, Finnegans Wake

Quella panchina, ancora al suo posto dieci anni dopo il primo bacio. Il coraggio di una giovane editrice queer statunitense nella Parigi degli anni '20, che per prima si tuffò nelle profondità dell’Ulisse di Joyce. La fotofobia e la bellezza della notte, mentre la città si stende davanti a noi come una galassia. Un pomeriggio di giochi tra bambini l'11 settembre. Il funerale di un amico che si è tolto la vita.

Pastimes parla delle ombre che il passato proietta sul presente e, conseguentemente, la gestazione di questi venti brani è durata quasi un decennio, prendendo forma come memo vocali e idee grezze prima che l'italiano Luca Lovisetto e l'americano Sam Regan trascorressero un anno a Bologna per plasmarli in un diario lussureggiante e tentacolare delle rispettive odissee su entrambe le sponde dell'Atlantico.

Il suono calmo e sofisticato di Pastimes si fonda sulla chitarra acustica, il Mellotron e registrazioni di suoni naturali. Una wonderland organica, una raccolta di brani che creano anche un ambiente naturale. Ad un primo ascolto, è facile associare questo sound indolente ai soliti cliché mediterranei: spiagge blu, sentieri di montagna, vigneti a perdita d’occhio.

Ma questa è una calma piena di voci: non solo quelle dei due artisti, che si alternano nel canto e nella scrittura dei versi, ma anche quelle delle loro teste. Gli echi di relazioni passate, sia appaganti che superficiali. Le parole dei grandi scrittori - Joyce, Shelley, Rushdie, Beckett, Bolaño - le cui opere sono ampiamente citate in queste canzoni. Le increspature di disastri, traumi, atrocità e atti di violenza.

L'album si apre con "Montese", e la sua promessa di "giorni migliori davanti a noi", e si conclude con "Better Days", che mantiene il voto con un mondo che gira “con e senza di noi”. Ma come possono aspettarci giorni migliori quando il mondo è in un viaggio di sola andata verso la propria distruzione? Come ci si può sentire più vivi quando tutto sta morendo a poco a poco, pezzo per pezzo, proprio come il nostro corpo?

Forse il modo migliore per affrontare le contraddizioni che la vita ci presenta è abbracciarle: prendere l'amore con l'odio, la verità con la menzogna, l'ambizione con l'umiltà, e accettarle come parte del tessuto stesso dell'essere. Gli opposti si attraggono e in Pastimes è impossibile sfuggire alla loro gravità. La cosa migliore da fare è lasciarsi trascinare.

(Daniel Bromfield)

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