Immaginari, Pt. 2

Immaginari, Pt. 2

canarie

2021 - Cantautoriale, Pop, Alternativo

Descrizione

“C'è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore. L’uomo non può tornare mai allo stesso punto da cui è partito, perché, nel frattempo, lui stesso è cambiato”, Andrej Tarkovskij.

Non è mai semplice per le emozioni fare amicizia con le stagioni. Del tutto impossibile continuare ad attraversarle negli anni e pensare di uscirne indenni, senza rimodulare la propria direzione, i propri pensieri, i propri immaginari.
Il titolo parte da qui: Immaginari è il nuovo disco di Canarie in uscita l’11 novembre per Porto Records, con la copertina disegnata dalla magia di Gianluigi Toccafondo, da sempre interprete visivo della band.
Sedici canzoni che attraversano i diversi mondi di Paola Mirabella e Andrea Pulcini esplorando sonorità musicali, indagando relazioni sentimentali, fotografando attimi di felicità tra inquietudini e solitudini quotidiane.
Un universo caldo come lo scirocco per ripararsi dai temporali interiori e scaldarsi nel sapore di salsedine tra i ricordi di un falò sulla spiaggia.

Un percorso iniziato in primavera con la prima parte dell’album, anticipato dai singoli 'Universo' e 'Brodo', continuato in estate con 'Scirocco' e proseguito con 'Cannibali'.

Otto nuove tracce costruiscono ora la seconda parte del disco e completano un articolato progetto musicale pensato per accompagnarci in ogni stagione e seguirci tra i diversi stati d’animo di un lungo viaggio interiore.

Un nuovo capitolo dalle atmosfere più autunnali, tra cuori congelati e foglie che cadono giù come capelli, domeniche di pioggia e ghiacciai che non si riescono a sciogliere di notte, come tutti vorremmo.
Provare un amore immenso per qualcuno può provocare una profonda angoscia o far insorgere un irresistibile desiderio di divorarsi, come cannibali. Rimanere intrappolati nelle oscure stanze della propria anima può aiutarci a comprendere meglio i nostri silenzi, ma anche indurre a chiederci se il nostro cuore sia ancora affamato o definitivamente congelato, come canta Andrea Pulcini in 'Piccola Sinfonia d’Autunno'.

Domina il disco l’eclettismo musicale del gruppo: se nella prima parte si passa dalle atmosfere suadenti di Richard Hawley a momenti di alt-rock vicini a King Gizzard e Tame Impala, anche in questo nuovo capitolo si ascoltano stili e generi diversi. Tra echi di Franco Battiato e ballate acustiche si naufraga fino alle chitarre elettriche di un desert rock che ricorda i Tinariwen, passando per l’afrofunk tipico di Mulatu Astatke.
La sfida rimane quella di coniugare ingredienti e paesaggi musicali apparentemente distanti nel concentrato temporale della forma canzone, sempre alla ricerca di nuove alchimie.

Sono molti i riferimenti autobiografici che si sciolgono come ombre nei testi sempre evocativi, come diversi gli immaginari letterari e cinematografici a cui si ispira il disco: dalla penna di Gesualdo Bufalino e Dino Buzzati all’ironia velata di cinismo di Vitaliano Brancati ed Ennio Flaiano, dai melodrammi di Fassbinder alle opere di Ingmar Bergman.

Tra le diverse anime di Canarie, emerge l’instancabile desiderio di rendere immortali le proprie emozioni, continuando a cantare come cicale. Perché i sogni non hanno limiti e anche se non si realizzano, di sicuro non ci invecchieranno mai.

Credits

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