Il grande freddo

Il grande freddo

Claudio Lolli

2017 - Cantautoriale, Pop

Descrizione

Esce il 19 maggio 2017 per La Tempesta Dischi il nuovo album di inediti di Claudio Lolli dal titolo "Il grande freddo". Un ritorno sulle scene lungo e atteso per uno dei cantautori più importanti e significativi del panorama musicale nazionale. A otto anni di distanza da “Lovesongs” (Storie di Note, 2009), “Il grande freddo” rappresenta anche un ritorno alle origini e alla collaborazione con il nucleo degli Zingari Felici: Danilo Tomasetta e Roberto Soldati musicisti appartenenti al Collettivo Autonomo Musicisti di Bologna con cui Lolli produsse lo storico album “Ho visto anche degli zingari felici” del 1976.

"Il grande freddo” è un lavoro intriso di poesia e malinconia, che contiene al suo interno una triplice valenza: esistenziale (il grande freddo come specchio dell’indifferenza della società attuale), politica (la fine della sinistra) e filosofica (la metafora della morte). Un disco “cinematografico” (a partire dal titolo che richiama l’omonimo film di Lawrence Kasdan del 1983) che può essere letto/visto/ascoltato come un unico viaggio suddiviso in nove tappe/canzoni.

Si parte con la title-track “Il grande freddo” che descrive l’assenza d’amore, di calore e di solidarietà propria della nostra società. Situazione questa che viene cristallizzata nel suo momento di maggiore vigore nella successiva “La fotografia sportiva” e che induce poi una sommessa riflessione in “Non chiedere” (in cui appunto non si chiede più di dare un’interpretazione a questo mondo) e in “400000 colpi“. Dal generale si passa al particolare, con la descrizione di alcuni personaggi disillusi che devono fare i conti con questa imperante condizione di solitudine (il partigiano di “Sai com’è“, “Gli uomini senza amore“, l’autobiografica “Prigioniero politico” e le donne omaggiate con “Principessa Messamale” in cui si celebra la devozione insita nella natura femminile e che in certi casi sfocia in una sorta di prostituzione intesa come il vendere la propria esistenza per metterla al servizio degli altri). Il viaggio termina con la combriccola lolliana rinchiusa nel proprio bunker (la sala d’incisione, in quanto il fare musica diventa un modo per estraniarsi dal mondo esterno) che, osservando un “Raggio di sole“, si chiede (senza darsi risposta) se mai si riuscirà a sconfiggere questo grande freddo.

Da segnalare il notevole e bellissimo artwork realizzato da Enzo De Giorgi, che ha letteralmente tradotto in grafica il concept dei vari brani del disco. Ogni traccia infatti gode di una sua illustrazione o, come le definisce lo stesso De Giorgi, delle “finestre pittoriche” attraverso le quali i personaggi dei testi di Lolli assumono nuova forma e nuova vita. Le opere di De Giorgi legate al Grande Freddo sono state pubblicate sul profilo Facebook di Claudio Lolli. L'artista salentino è anche l'ideatore e realizzatore del videoclip del primo singolo.

Credits

COMMENTI (3)

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  • enzodegiorgi 7 anni fa Rispondi

    Illustrare i brani de “Il Grande Freddo” e disegnare la sua copertina per me è stato un grande onore e la realizzazione di un sogno: colleziono da decenni tutti i cd, gli LP e i libri di Claudio Lolli e penso che vedere un suo disco con un mio disegno mi ha emozionato…
    Ho illustrato una ad una tutte le canzoni de “Il grande freddo” cercando di coglierne l’anima, ovviamente usando il filtro delle mie sensazioni. I brani sono tutti strettamente legati tra loro da un filo invisibile ma sempre presente che è, ancora una volta, la vita dell’uomo, la sua realtà emotiva e sociale, una presenza umana sempre più fredda e virtuale, spesso in contrasto con un’esistenza fisica che fatica a resistere ma che giura di non volersene andare via. Le nuove parole di Claudio sono evocative e a volte mi è sembrata quasi una violenza dare un volto grafico ai suoi “quadri” già esaurienti. Infatti, come ho già detto in altre occasioni, i miei disegni possono essere modestamente considerati una semplice cornice colorata ai nuovi “nove pezzi” di Claudio Lolli. I protagonisti delle canzoni sono essi stessi il simbolo della vita e della morte. Le musiche di questo disco sono vere: non ci sono strumenti virtuali ed effetti “artificiali”: i sax, le chitarre, le tastiere e tutti gli altri strumenti suonano davvero e si sentono. Mi auguro che anche la mia “cornice” grafica arrivi al cuore di tutti i lolliani nello stesso modo.

  • chrisxbasslisi 7 anni fa Rispondi

    Sono stato molto contento che hanno scelto me per finalizzare il lavoro con mixaggio e mastering...ed è stato un grandissimo piacere lavorare con grandi musicisti di grandissimo calibro...Bellissimo disco pieno di emozioni e musica e testi fantastici.
    Grazie mille a tutti e un ringraziamento speciale a Claudio Lolli e tutto il suo staff

  • pqmorgante 7 anni fa Rispondi

    Hanno suonato:
    Nicola Alesini – sax soprano
    Paolo Capodacqua – chitarra acustica
    Giorgio Cordini – bouzouki e chit. acustica
    Felice Del Gaudio – basso e contrabasso
    Pasquale Morgante – pianoforte, fender rhodes e tastiere
    Alberto Pietropoli – sax soprano
    Roberto Soldati – chitarre
    Danilo Tomasetta – sax tenore e contralto
    Lele Veronesi – batteria