Max Casacci, la natura è uno strumento musicale

Il progetto "conceptronico" del chitarrista dei Subsonica è composto da un disco – interamente registrato con i suoni della Terra – e un libro scritto con Mario Tozzi. Assieme a loro tanti ospiti, da Vasco Brondi a Stefano Mancuso, uniti per la salvaguardia dell'ambiente

Max Casacci, chitarrista fondatore dei Subsonica, alle prese con una sessione di registrazione "naturale"
Max Casacci, chitarrista fondatore dei Subsonica, alle prese con una sessione di registrazione "naturale"

Earthphonia è il primo disco solista di Max Casacci, storico chitarrista dei Subsonica. L'aspetto più interessante dell'album è che si tratta di un prodotto ibrido, dove suoni e rumori si mescolano a una lavorazione elettronica: un percorso già avviato da tempo da Casacci e di cui avevamo parlato anche in tempi recenti, quando ha creato una sinfonia dai rumori della bicicletta del campione di mountain bike Marco Aurelio Fontana. In quell'occasione, avevamo parlato anche di Oceanbreath, il brano che ha anticipato l'uscita di quello che poi sarebbe diventato Earthphonia, realizzato dalle registrazioni dei fondali marini.

video frame placeholder

"Earthphonia è un disco conceptronico, un termine che ho letto su un articolo di Pitchfork e mi è subito piaciuto", ci ha spiegato Casacci. "Tiene insieme l’universo del dancefloor con un’idea più legata alla musica contemporanea e sperimentale: musica mai risolta esteticamente in sè stessa ma con un postulato da portare avanti, veicolo di tematiche spesso legate all’ambiente".

Continua Casacci: "Io lo definirei un iper-disco, un oggetto che trascende il classico supporto fisico per avventurarsi nelle più attuali possibilità del digitale. È nato da tanti progetti che non si sono potuti finalizzare per la pandemia, quindi mi sono trovato con tantissime registrazioni. Le ho rielaborate, messe in fila e così è nato il disco". All'album è affiancato un libro omonimo denso di note e di dati scientifici che tratteggiano lo scenario di un mondo in pericolo, scritto a quattro mani con il geologo e divulgatore Mario Tozzi. "Faremo uscire un filtro Instagram che farà espandere le pagine del libro in una chiave di realtà aumentata".

video frame placeholder

Ma non c'è solo Tozzi tra i collaboratori del progetto: gli ospiti sono tanti, da Mariasole Bianco della Onlus WorldRise a Carlo Petrini di Slow Food, da Stefano Mancuso a Michelangelo Pistoletto, fino a Vasco Brondi. "Si tratta di persone che sono andato a consultare per avere più consapevolezza e maggiori informazioni sul soggetto che andavo a trattare con la musica. Per esempio, Mancuso mi aveva più volte parlato del suono emesso dalle piante e di come sia utile per orientare gli spostamenti delle radici sottoterra".

E Vasco Brondi, invece? "Lui l'ho lo contattato nell’ambito di un lavoro nel quale ero stato coinvolto dall’Ente dell’Emilia Romagna del Delta del Po. Chi meglio di un ragazzo di Ferrara come Vasco poteva farmi da Virgilio per queste terre umide così importanti per il nostro ecosistema, un luogo ricchissimo di fauna, di flora e con una varietà di organismi unica al mondo".

Max Casacci ascolta il suono della Terra Ph: Luca Saini
Max Casacci ascolta il suono della Terra Ph: Luca Saini

“Per quanto riguarda il libro", aggiunge Max, "volevo trovare uno spazio per tutte quelle cose che non erano suoni e musica che ho raccolto per questo lavoro. Il materiale era tanto, per cui mi sono rivolto a Mario Tozzi per organizzarlo". Il quale è stato subito entusiasta di partecipare: "Nel corso degli anni, tra libri e trasmissioni televisive, ho avuto la possibilità di raggiungere un grande pubblico. Utilizzare quest’esperienza al servizio di Earthphonia è stata una bell’avventura", ha dichiarato il geologo.

Il primo brano estratto dal disco, Oceanbreath, è stato presentato al pubblico in un’occasione molto speciale, lo scorso ottobre allo Spazio No’hma di Milano, dove si à tenuto Verso la Generazione Oceano, il primo evento italiano organizzato dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO: "È stato un momento interessantissimo di istruzione nei confronti di realtà che non conoscevo ma che finiranno, o meglio dovranno finire, per influenzare molte delle nostre scelte presenti e future. Il 2021 sarà l’anno in cui sarà varato il decennio di tutela e salvaguardia dell’Oceano, occorre intervenire rapidamente. Il senso della giornata era una chiamata alle armi non solo per gli scienziati: c’erano anche case di moda che utilizzano tessuti eco-sostenibili, per dire".

---
L'articolo Max Casacci, la natura è uno strumento musicale di Mattia Nesto è apparso su Rockit.it il 2020-12-11 12:30:00

Tag: album

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia