Pissin'around

Pissin'around

Fik y las Flores Molestas

2020 - Rock, Jazz, Blues

Descrizione

STORIA DEL CONCEPT ALBUM PISSING AROUND

Alcune informazioni sulla storia che c’è dietro questo album, intanto alcuni dettagli tecnici: al processo di registrazione hanno partecipato gratuitamente diversi musicisti, per solidarietà con le idee espresse e con la fiducia che vi sarebbe stato un ritorno economico in concerti, copie fisiche e digitali vendute ecc…
Le canzoni sono state composte a Berlino in un periodo in cui soffrivo ancora di gravi problemi di salute, risoltisi anni dopo, e sono dedicate principalmente ad una ragazza tedesca di cui ero profondamente innamorato e che la malattia mi strappò via; al disco hanno partecipato diversi musicisti, amici innanzitutto, che hanno condiviso questa fetta di vita con me. 
My Light Is Gonna Shine parla di questi problemi, di difficoltà respiratorie, di nuvole scure che celano la luce del sole, del desiderio di guarire. Altre canzoni sono dedicate ad alcuni dei temi della controcultura “americana” degli anni 60: ecologia, poliamore, condivisione, pacifismo…come in particolare Pissing Around (gioco di parole con la parola peace) e Lovin’Everybody. Pissing Around é dedicata alle parate in festa del Mardí Gras di New Orleans, parate che Federico ha organizzato a Berlino e anche in Italia, all’aperto o in club come il Kit Kat Klub o l’ex Mame Club di Padova. Lovin’Everybody è forse il brano più rock e accattivante del disco, è stata spesso paragonata ai Rolling Stones così come anche parte vocale di At The Station. Rosia Montana é una canzone (rock/grunge/disco/funky/psichedelica) ecologista, dedicata ad una montagna in Romania; è nata durante una protesta internazionale che si svolse anche a Berlino. Acid Blues é chiaramente dedicata alla cultura psichedelica, all’hard rock e ai bassi cromatici pieni di groove di Henry Mancini e Charles Mingus, mi ricorda un po’ i calibro 35. Kiss in the Wind (S.O.S. in a Bottle) é una ballata romantica country con 2 chitarre ad accordatura aperta suonate col lo slide, batteria minimale, contrabbasso, violino e seconda voce femminile; appaiono anche dei suoni di sintesi che stravolgono un pò la ruralità del pezzo. Minha Querida é la prima canzone ad essere stata composta, un brano intimo chitarra e voce nato per essere eseguito come serenata di persona; è in stile brasiliano così come Hakuna Matata!, brano che parla di un viaggio nel tempo sospeso dell’infanzia e di amore gratuito e incondizionato, e il finale di Pissing Around anche quello è stile bossa nova / samba. Let Me Be Your Doll e Yesterday I Saw My Baby sono dei tributi al rock’n’roll, il primo con sonorità acide hard rock e assoli in slide, l’altro più rockabilly clean con contrabbasso slappato e trombone nelle risposte. Di At The Station si sta già parlando diffusamente, questa canzone, così come il nostro precedente singolo, parla di un amore perso per motivi di forza maggiore: problemi di salute. Questa perdita non viene accettata e nasce forte la speranza, questo ritornello riecheggiante “quanto a lungo canterò questa canzone? Fino al giorno in cui non partiremo assieme”…non amavo molto il cielo berlinese quando abitavo là :-). E’ una sorta di fado, di blues, la strofa della canzone strutturalmente assomiglia molto ad un blues minore mentre nel ritornello viene accentuato il tempo ritmico terzinato di 6/8 che dà quell’impressione di walzer, di una fanfara, una sarabanda, di una musica in stile dixieland con tanti fiati che improvvisano simultaneamente senza un arrangiamento preparato. Nell’ultimo ritornello il brano diventa maggiore, festoso, colmo di speranza.

Credits

Musica e testi di Federico Ficarra

Federico Ficarra - voce principale, chitarra
Amedeo Schiavon - batteria, percussioni, synth e rumori
Alberto Pretto - basso elettrico e voce
Roland Satterwhite - violino (Seattle, USA)
Seraphim Breno Gradel - fischio e percussioni (Rio De Janeiro, BRASILE)
Pinar Tatlikazan - seconda voce (Bursa, TURKEY)
Paolo Polonio - contrabbasso
Michele Uliana - clarinetto
Glauco Benedetti - eufonio, tuba
Edoardo Brunello - sax tenore
Milo Lombardi - sax tenore
Sergio Gonzo - tromba
Giulio Tullio - trombone
Tommaso Piron - trombone
Giovanni Perin - vibrafono
Giuseppe Dato - pianoforte
Diego Architetto - batteria

Le registrazioni sono avvenute in 4 diversi Studio: il SoundKode di Padova, il SoundDoors di Schio dove lavora il bassista Alberto Pretto, lo Studio 2 di Padova e il Funkhaus di Berlino. Mixing, Editing e Mastering di Francesco Bruni.

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