Cartoline dall'esilio - Vol. IV

Eccoci qui, un’altra volta.
Siamo giunti al 4° volume, vivaddio!
Tempo, sogno, amore: nell’album sono le parole ricorrenti.
Tempo che passa e tempo che rimane, amore che viene e amore che va, sogni sognati e sogni realizzati.
Dimmi cosa sogni e ti dirò chi sei.
A maggior ragione oggi: il nostro declinante mondo occidentale sembra aver perso di vista l ’ orizzonte del desiderio.
Persi nell’estasi del consumo, non sappiamo più sognare.
Invece che alzare lo sguardo e seguire le stelle, teniamo gli occhi bassi nell’inutile tentativo di evitare il pantano.
Ma se non sogniamo individualmente, come possiamo dare forma ad un sogno collettivo?
E così, passo dopo passo, perdiamo la speranza. Diventiamo rami secchi.

Come sempre io e Alessandro abbiamo cercato di variare arrangiamenti e colori.
Divertendoci a sperimentare diverse soluzioni, per mettere ad ogni canzone il vestito ritenuto più adatto.
Quindi un po' di r'n'r, un po' di folk, un po' di cantautorato italiano anni 70, un po' di psichedelia, ballad pianistiche, una spruzzata di standard jazz, accenni sudamericani, un brano in 6/8, ecc. ecc. E testi mai come questa volta immaginifici.
Insomma, tutto quanto non può mancare in un album dei Magicomaggio.
Credo che abbiamo fatto un buon lavoro.
La professionalità di Alessandro è indiscutibile, ma le sue capacità di intuizione talvolta mi sorprendono.
Dal canto mio, ci ho messo tanta passione.
Ed ecco che torniamo alla questione del sogno e del desiderio.
“Lunghi giorni e piacevoli notti a tutti” (cit. Stephen King).