Il Bollettino di venerdì 10 marzo

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #10
Il Bollettino della settimana #10

Le visioni di Rareș vittima dell'amore, Ele A sperimenta con la jungle, i Sick Tamburo e Roberta Sammarelli dei Verdena colmano il vuoto con dolcezza. E poi il manifesto politico e sonoro di Gaube, il mix assurdo di siciliano, raï algerino e funk di Crimi, il karaoke di Hello Mimmi, Naip, Nicaragua, Generic Animal, Montag, Auroro Borealo: scopri il meglio di questa settimana di musica nel nostro bollettino del venerdì!

Auroro Borealo – Aurora boreale

"L'amore è tutto qui", avrebbe detto qualcuno di importante. Auroro lo trova nei messaggi d'affetto del pizzaiolo sotto casa, in un desiderio di paternità che è la cosa più punk del mondo, nelle notti in provincia fuori Milano, nel sottonare per una stronza, ma anche in momenti di sincero romanticismo.

Crimi – Notti ruffiana

Vi avevamo già raccontata la storia incredibile del sassofonista Julien Lesuisse, che canta in dialetto siciliano su una commistione ipnotica di raï, il funk, il jazz e l'afrobeat. Notti ruffiana è il primo assaggio del nuovo disco, dove pulsazioni elettroniche si aggiungono agli ingredienti, per sorprenderci sempre di più. 

Ele A – Uno9999

Tre singoli, tre hit. La rapper svizzera allarga ancora di più le sue prospettive, questa volta abbracciando una produzione di ispirazione UK garage con delicati ricami dream pop, per confessare i propri pensieri più intimi in una notte malinconica.

Gaube – Kulbars

Gaube porta la canzone impegnata e il prog anni '70 nel presente, sublimandoli in un concept album ambizioso e complesso, dove i temi sociali più spinosi di oggi vengono affrontati di petto, fino a mostrarne tutta la loro drammatica spietatezza.

Lurayana – Dear tempo

Il singolo di debutto di Lurayana, Dear tempo, si consuma su un dancefloor avvolto dalla nebbia, dove i pensieri si srotolano in un monologo a tratti alienante, fino a lasciarsi diradare dai colpi del beat tra jungle e drum 'n' bass. 

Nicaragua – Treehouse

La traccia che apre il nuovo album, di prossima uscita, dei Nicaragua è l'inizio di un viaggio cosmico e naturale al tempo stesso: Treehouse ci porta in una dimensione idilliaca, tra dream pop e soul, dove i sogni prendono corpo fino a diventare vita.

Sick Tamburo, Roberta Sammarelli – Per sempre con me

Gian Maria Accusani e i suoi Sick Tamburo duettano con Roberta Sammarelli dei Verdena per una dedica profonda che stringe il cuore. Per sempre con me, un brano intimo che cerca di colmare il vuoto, o quanto meno di renderlo più sopportabile, anche solo per qualche minuto.

Disco della settimana: Rareș – Femmina

Rareș racconta un universo chiuso tra le mura di una camera e di un ragazzo che si stringe tra le coperte, dove le canzoni uniscono frasi spezzettate, chitarre acustiche, falsetti e synth violenti, crollando e ricostruendosi dalle loro macerie, come un cuore spezzato che non riesce a ricomporsi.

Dischi

Barkee Bay – Shoefiti 2: I Barkee Bay ci portano la seconda metà del loro Shoefiti, sempre più incasinati e proiettati verso un futuro imperscrutabile, che ha gli stessi colori dell'alba.

BRX!T – Vivere di nascosto: I BRX!T si presentano con otto tracce garage rock dal sound grezzo e istintivo, dove sbandate post punk e picchi alt rock convivono con momenti più sognanti.

Drko – Horror blando: Drko condensa ansie e paure generazionali in un ep frammentato, tanto personale quanto universale, sforzandosi di superare l'apatia e ritrovare un senso alle giornate.

Don Joe – Don Dada: Don Joe svela la prima parte del suo nuovo album con tre tracce che spaziano dai banger alla malinconia, accompagnato da Ernia, Neima Ezza, Slings e 18k.

Fosco17 – Anomalie: Fosco17 ci porta in un viaggio diviso in tre capitoli, dove un immaginario fantascientifico incontra dolci ballad, richiami anni '60, ma anche bossa nova ed elettronica, per un disco imprevedibile come l'amore.

Gionni Grano – Stallone: Gionni Grano celebra il mito di Sylvester Stallone con dieci tracce che ne ripercorrono il mito e la filmografia, per un tributo tutto barre e punchline.

Hello Mimmi – Karaoke: Hello Mimmi prende cinque classiconi del piano bar italiano e li stritola nel suo hyperpop glitchatissimo, per un ep così sacrilego da fare il giro.

Laurino – Hotel De La Ville: Le riflessioni di Laurino attraversano le stanze di un albergo pieno di suoni, alternando ballate introspettive a brani uptempo su cui esorcizzare la tristezza ballando.

Leo Pari – Amundsen: Leo Pari si ispira alla figura dell'esploratore norvegese Roald Amundsen per intraprendere una spedizione nei meandri di sé stesso, dove scoprire fragilità e pensieri che non è sempre facile affrontare.

Naip – Dovrei dire la mia: Naip ci guida attraverso l'inaffrontabile colata lavica di informazioni inutili che inquina il quotidiano servendosi di pianoforti impazziti, batterie tarantolate, fischi e urla in riva al mare.

Pony – Canzoni mostri: Tra silenzi e riverberi emerge la voce distante di Pony, per un etereo cantautorato lo fi scarno e di incantevole essenzialità.

Tia Airoldi, Marco Gilioli – Lullabies: Tia Airoldi e Marco Gilioli ci portano dieci ninnananne per adulti con l'intento di guidarci verso un mondo rallentato, in cui ritrovarsi e perdonarsi.

Tonino Carotone – Etiliko romantiko: Un viaggio nel mondo della musica folk dal sound del Mississippi Blues alle atmosfere mediterranee.

Singoli

Amnesia – Andare (perdonami): Amnesia lascia che le cicatrici del suo cuore prendano forma nel suo canto doloroso, su di una produzione che mescola pop, elettronica e percussioni tribali.

Bouvier – I vermi: Il duo Bouvier ci offre una tetra ballata di amore e morte, che suona come una dolce ninnananna ma nasconde un dolore enorme.

Claudym – Joanne: Il nuovo singolo di Claudym è una ballata morbida in cui prendersi tutte le sfumature di quelle persone scombinate in tutto, a cui però non riusciamo a rinunciare in alcun modo.

Corinna – Tagliamo i ponti: Corinna si trova logorata da una relazione che non ha più niente da dire, abbattendola definitivamente sotto i colpi di percussioni frenetiche, bassi imponenti e acuti leggiadri che ammorbidiscono il tutto.

Christiannife – La danza del maranza: Dal frullatore di delirio di Pseudospettri esce un improbabile inno alla tamarraggine, su cui non riuscirete a trattenervi dal ballare.

Davide Diva – Ex: Davide Diva affronta il dramma di una rottura cercando gli aspetti più comici della sua situazione, in un divertissement che diventa terapeutico.

Dodicianni, Marquis – Drive-in (sapore 80): L'estetica vintage di Dodicianni trova un prezioso estimatore in Marquis, dando così vita a un inno di sincero amore per un'epoca mai passata del tutto.

D.u.N.B. – Teste bianche: I D.u.N.B. debuttano con il loro indie rock drittone e scombinato al tempo stesso, in cui l'intreccio chitarra-basso-batteria porta fino a un urlo indemoniato.

Gazzelle – Idem: Gazzelle ci mostra un momento di tristezza autobiografico che fa ancora un po' male, per tirarci finalmente fuori da quell’angolo buio in cui ci eravamo rifugiati.

Generic Animal – Rosso: Generic Animal ritorna, mostrando quanto i problemi del quotidiano si specchino in quelli dell'intera umanità, e quanto la fine del mondo e quella del mese non siano così diverse.

Irene Buselli – Così sottile: La voce di Irene Buselli si infila anche nelle crepe più strette del muro, invitandoci così ad abbracciare le proprie vulnerabilità fino a farne una forza.

Joseph Carré, Gigante – Les Fantômes (I Fantasmi) Remix: Il musicista pugliese stravolge il brano del producer canadese aggiungendoci il suo tocco stralunato, con tanto di parte cantata in italiano. 

Lucrezia – Serratura: Una fotografia del momento in cui in un rapporto ci sente in rincorsa e non più allineati all’altra persona, dove malinconia e rabbia si guardano in faccia nella speranza di ritrovare un equilibrio.

Maria Faiola – Schegge di sale: Un legame incerto, disfunzionale, sfaldato dalla paura di amarsi troppo e rievocato in un sinuoso mix di neo soul ed elettropop.

Megattera – Ginko: Il duo dei Megattera sottolinea la complessità e la ricchezza che appartengono a ogni essere umano, sciogliendole in un freschissimo mix di funk e r&b.

Montag – GDPR: Quale dato è più sensibile di un sentimento intimo? Così Montag osserva l'interconnessione che permea la nostra vita cercando di salvaguardare l'umanità dei rapporti, con un brano figlio della visceralità di Jeff Magnum e senza un piano tariffario sul telefono.

Omnes Odi – Policromia: Il nuovo singolo di Omnes Odi brulica di emozioni e di colori, creando un vortice elettronico in cui sfogare tutti i pensieri che non ci fanno dormire la notte.

Oratio, Dente – Foto: Oratio, accompagnato dalla morbidezza di Dente, realizza una cover speciale di Foto di Enzo Carella, anticipando così un intero album a lui dedicato.

Rayan, Intifaya – 049: I fratelli Rayan e Intifaya sviscerano ancora di più il racconto di quella che è la loro Padova, città in cui vivono, per mostrare la crudezza del loro quotidiano.

Sabba – Call me: Sabba mostra il suo lato più sensibile, mettendo la forza della sua vocalità al servizio di un brano che è un braccio teso verso chi ne ha più bisogno in quel momento.

Uva – Supermario: Uva affronta le difficoltà che s’incontrano quando una relazione finisce come se fossero Koopa e Goomba, cercando senza sosta di tornare a stare bene.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 10 marzo di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-03-10 11:30:00

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