Il Bollettino di Venerdì 28 maggio

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #21
Il Bollettino della settimana #21

L'ultimo venerdì del mese non rallenta il ritmo delle uscite discografiche, anzi, si continua a macinare musica su musica: i Post Nebbia eNico LaOnda uniscono le forze per raccontare il loro Veneto d'estate, Noyz Narcos chiama a raccolta Speranza e Ketama126, i Colla Zio fanno la loro comparsa sulla scena in attesa di vederli in azione al MI MANCHI e i So Beast continuano ad affascinare con un altro singolo di livello. Il disco della settimana è l'esordio di Bluem, cantautrice che unisce la tradizione sarda con evocazioni ancestrali e le melodie ipnotiche di Rosalìa. Sette brani incantatrici, che ci avvolgono nelle loro magiche spire quando il sole comincia a calare.

Non perdetevi l'appuntamento di oggi sul canale Twitch di Rockit per Casual Friday, dalle 18 alle 19: come ospiti ci saranno Francesco Bianconi, per raccontare la deluxe edition del suo capolavoro dell'anno scorso, Forever, e Vipra, che pubblica il suo primo disco solista dopo l'esperienza Sxrrxwland. Ci vediamo dopo!

Francesco Bianconi - Forever in Technicolor

La "piccola resurrezione" del capolavoro uscito l’anno scorso, da noi eletto disco del 2020: Forever si fregia di altri tre inediti – Il mondo nuovo, Romanzo di formazione e L'assioma–, una versione in francese di Assassino dilettante e due reinterpretazioni della title-track.

Colla Zio – Zafferano

Boy band applicata al delirio della generazione Z, le sue contraddizioni e il suo spirito corsaro: i Colla Zio si gettano nella mischia con il solo intento di portare scompiglio. Zafferano è la loro realtà, 5 brani che si fiondano a rotta di collo per i marciapiedi della città, con l'incoscienza che solo i ventenni possono avere.

Lazzaretto – Sacramento

5 tracce di alt rock offuscato da una nube digitale, tra richiami shoegaze e una stralunata voce dal ruvido francese . I Lazzaretto combinano il fascino grezzo di King Krule con le atmosfere dream dei Beach House e sono pronti per portarci sul loro inesplorato e misterioso pianeta musicale.

Lucia Manca –Su di me

A metà tra disco anni '70, con il super groove di basso e batteria a fare da traino, e l'estetica psych dei Tame Impala, Lucia Manca si lascia andare alla malinconia per un amore che se ne va, mentre continuiamo a cercarlo tra i volti della gente intorno a noi.

Plastica, La ragazza dello sputnik – Citrosodina

Plastica incastra beat frenetici, stacchi rumoristici e synth pulsanti, creando uno sfaccettato tappeto su cui La ragazza dello sputnik distende la sua melodia pop: è la ricerca di un ordine mentre imperversa il caos, sia fuori che nella nostra testa.

Post Nebbia, Nico LaOnda – Veneto d'estate

Partendo da una storpiatura del classico di Niccolò Fabi, i Post Nebbia e Nico LaOnda regalano alla loro regione l'inno che non si merita, ma di cui aveva bisogno: l'atmosfera stantia di un Veneto preda dell'afa (e delle bestemmie) prende forma tra i synth ossessivi, bassi ipnotici e chitarre psichedeliche.

Vipra – Simpatico, solare, in cerca di amicizie

Dalla bio di Tinder più generica possibile, Vipra racconta il suo cuore spezzato in un misto di sarcasmo e disillusione, facendo culminare la sua conversione pop in un disco composto da 15 potenziali singoli e con i feat. di cmqmartina, Fulminacci, Margherita Vicario e Psicologi.

Disco della settimana: Bluem – Notte

Un album preziosissimo fatto di preghiere, danze e rimorsi, in cui Bluem brilla come un corpo celeste che illumina la notte, tornata serena finalmente. Notte è un pop ancestrale che scava nella tradizione, tra la sacralità e la sensualità.

 

Dischi

AA. VV. – Red Bull 64 Bars, the Album: l’iconico format di Red Bull diventa un disco, con la partecipazione di alcuni dei più importanti rapper della scena, tra cui Marra, Gué, Ernia e Gemitaiz.

Boetti – Blue: Una denuncia rabbiosa all’immobilità del nostro tempo, mentre fuori dai centri Snai si accalcano le speranze di una generazione alla deriva.

DJ Bront – Scratch Boundaries: DJ Bront oltrepassa le frontiere di tutto il mondo unendo una serie di fenomeni internazionali del turntablism nello stesso album.

Fulcro – Il mondo che cambia: Fulcro sfida la distopia che stiamo vivendo con la serietà di un bambino che gioca e la rabbia di un giovane ribelle.

Giaime – Figlio maschio: Una riflessione sulla propria condizione personale, tra pezzi conscious, reggaeton, punk pop e rap puro.

Guidobaldi – Scusate il ritardo: Un concept album di pop fresco e scanzonato, dove una storia d’amore finisce per farci scoprire anche qualcosa di noi stessi.

Kidd Peko –Pieces of the (You)niverse: Ispirato da J Dilla e Pete Rock, Kidd Peko costruisce un disco che vuole essere la colonna sonora perfetta per ogni giornata.

Alessandro Pacini – Pausa siderale: La pausa astrale dell’universo interiore di un uomo qualunque, che nello scorrere inesorabile del tempo riflette sulla sua vita e sulla realtà che lo circonda.

Tony Chill – Mediocrazia: Un concentrato di esperienze vissute e di analisi dello stato attuale delle cose, per abbattere la mediocrità che ci attanaglia.

Singoli

99 Posse – Nero su bianco: Emblematico brano di denuncia, in memoria di George Floyd e delle troppe vittime degli abusi di potere. 

Adelasia –Giornata storta: Singolo per chi vive costantemente giornate storte, psicodrammi e amori non corrisposti, riuscendo comunque a riderne e a lasciar correre.

Aemme – Sesso ovunque: Aemme alterna con disinvoltura rap serrato a parti più melodiche, che spingono fino ad esplodere in un ritornello liberatorio.

Sergio Andrei – Brava che sei: L’esagerazione ironica e terribile di una storia in cui non ci si sente compresi, ma fuori luogo, cercando di non perdere sé stessi.

Apice – Fulmini di guerra: Su un trascinante arrangiamento guidato da un pianoforte, Apice canta di adolescenze stupide e stupende, di stazioni fatte di attese e sudori giovanili.

Ava –Canzone triste: Ballad dai toni rarefatti e avvolgenti che lascia intravedere la parte più intima di Ava, finora inedita.

Avion Travel – Il fiume: Il ritorno della storica band napoletana è un corso d’acqua sinuoso ed enigmatico, che scorre placido tra l’Argentina e l’Uruguay.

Bento – Forget your life: Un invito alla pura evasione, a uscire dal ruolo che ci intrappola nel quotidiano per lanciarci in una sfrenata danza di libertà.

Caveleon –Feels like: La sensazione di guardarsi da fuori e di cogliere la propria mancanza di certezze, perché anche la precarietà può farci risplendere.

Celestopoly – Caffè: Tra il rap e il pop sussurrato, Celestopoly ripercorre le contraddizioni che viviamo nel nostro piccolo, per riaffermare la necessità di sapersi ascoltare.

Daytona KK – Fresco: Daytona KK ritorna nel suo territorio trap di riferimento, esaltandosi con un esercizio di stile di livello.

Dorso – Benessere: Poco più che ventenne, Dorso cerca il modo di prendersi cura di sé, mentre attorno un mondo arido e ostile non lo vuole accogliere.

Est Egò –Vodka sui cowboy: Singolo giocoso, paradossale che si avvicina a un dream pop leggero e in cui la chitarra sitareggiante dà un tocco ancora più psichedelico alla Torino degli Est Egò.

FEA – Shit advisor: Sonorità oscure e hardcore, ritornello urlato e beat perverso mostrano la faccia più cruda del collettivo, con il primo singolo firmato da Reiven, Frenk e Poomba.

Halba x Foldino, Masamasa – Frisk: Con un flow spontaneo e senza affanno e un beat elegante, Halba e Foldino si fanno accompagnare da Masamasa nel loro invito a prendere la vita con leggerezza.

Hu, M.E.R.L.O.T. – End: Una storia che sa di adattamento, di rottura e rinascita, per insegnarci che il dolore è solo un rito di passaggio per ricostruire una versione più bella e preziosa di noi stessi.

Les Enfants – Io e te: Nella ricerca dell'essenza, dell'autenticità, e della verità, la band torna all'unica risposta che si possa trovare: l'amore.

Letizia – Blu asfalto: Uno sguardo malinconico su un amore urbano, intrappolato nel grigio soffocante della città e dai ricordi che a volte pesano come macigni.

Lowlow, Ghemon – Fino a che ti odierò: Assieme a Ghemon, Lowlow canta di una storia finita, in cui sono convissute contemporaneamente l’intensità e l’evanescenza dell’amore.

Low Polygon – Demone: Un disturbante gioco di specchi, incentrato sulla dualità e sul lato oscuro che si nasconde in ognuno di noi.

Mangroovia – Gravità zero: Un inno allo svincolarsi dai tabù e dai cliché della vita moderna, tentando di uscire dai limiti e dalle dipendenze.

Monorene – Perdersi: Un labirinto di giochi di conquista, dove non è importante chi vince e chi perde: siamo tutti vittime e carnefici quando si tratta di amore.

Charles Muda – Piña Colada:  La voce roca di Charles Muda si destreggia su un aggressivo beat trap e un intreccio di clarinetti e sax.

Neo13 – Rust in peace: Tra morte e autodistruzione, riferimenti al sovrannaturale, Black Sabbath e Lovercaft, i Neo13 immergono la trap nel buio più totale.

Noyz Narcos, Ketama126, Speranza – Guardami adesso: La leggenda Noyz si lancia su una strumentale ricca di ombre tetre, assieme a Ketama e al flow esplosivo di Speranza.

Pianista indie – Kubrick: Il cantautore senza volto si confronta con il concetto di bellezza e riflette su come le canzoni fuggano via nel giro di un attimo.

Ros – L'ultima volta:  Garage rock con influenze indie pop e alternative che si muove tra ironia e visceralità, speranza e cinismo, passato e futuro.

Sahara – Lunamare: Synth pop apparentemente allegro, che nascondo la paranoia urbana che una metropoli soffocante finisce per provocare.

Shen – Fratello: Terzo capitolo della trilogia di singoli di Shen, talento del rap classe 2002, dedicato agli amici che ci sono sempre stati.

So Beast – Multiplayer: Dopo un intro ovattato, tutta la potenza disturbata e tribale dei So Beast apre le porte a un microcosmo digitale e onirico.

Sottotono, Gué Pequeno, Marracash, Tiziano Ferro – Solo lei ha quel che voglio 2021: 25 anni dopo, i Sottotono realizzano una nuova versione del loro singolo che chiude un cerchio per Tiziano Ferro, che aveva iniziato come loro corista.

Ufo blu – Salvia: Sonorità sfocate e dilatate danno vita a un’oasi in cui chitarre acustiche non temono i synth e le scosse ritmiche del mondo trap.

Votto – Ogni paura, ogni certezza: una sfuriata dolente che finisce per addolcirsi in un abbraccio corale, commosso e nervoso.

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L'articolo Il Bollettino di Venerdì 28 maggio di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-05-28 10:00:00

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