Isole

Isole

Opra Mediterranea

2019 - Rock, Progressive, Pop rock

Descrizione

"Le isole siamo noi, agglomerati di vissuto e memorie, incastrati nel mare. Navigando a vi- sta dell’arcipelago dei rapporti, in una quotidianità alienante, quello stesso spazio che sembra tenerci lontani ci lega irrimediabilmente".
Bentornate note di copertina ! Bentornata la voglia di comunicare il senso di un progetto, bentornato quel manifesto e genuino desiderio di rinnovare i fasti imma- ginifici dei concept album. E benvenuta la musica degli Opra Mediterranea, al loro album d'esordio, "Isole". Benvenuta perché le strutture e le matrici sonore di questi giovani musicisti non si possono accogliere con uno sbrigativo bentornato pro- gressive. Per due motivi: il primo è che il prog non se n'è mai andato, è rimasto ad appassionare nuove generazioni di musicisti dalla Svezia al Giappone, dall'Islanda all' Inghilterra, agli Stati Uniti passando per il nostro Paese di nuovo benedetto dal genio e dall'impronta inconfondibile del Banco cui è doveroso dare un commosso abbraccio. Il secondo è che Opra Mediterranea le regole del progrock le reinventa di sana pianta, ad esempio con robusti innesti cantautorali, divagazioni jazz e art, lunghe atmosfere sospese tra arpeggi acustici, monoliti di tastiere che irrompono sulla scena, melodie protese verso la grandezza. E' emozionante ascoltare come le lezioni dei giganti siano state assimilate in modo così originale, fluido e avvolgente. Immaginate i King Crimson che si bagnano nelle acque della Fontana di Salmacis dei primi Genesis; i sussurri delle brughiere lombarde della Pfm che prendono cor- po e si ingegnerizzano negli incastri perfetti dei Gentle Giant, le cascate di note di casa Van Der Graaf : davvero un esordio importante, frutto, come dicono loro stessi "dell' urgenza di sentirsi se stessi in un mondo sempre più alienato. Un disco dalle tinte forti e violente, un affresco dei nostri tempi".

Credits

Mattia Braghero coltiva da sempre la passione per il Musical e l'Opera, e ha già avuto importanti esperienze come due tour europei nel cast di Jesus Christ Superstar a fianco del leggendario Ted Neeley. Manuele Mecca ha un drumming potente che con il basso di Lorenzo Morelli forma una sezione ritmica solida e camaleontica. Federico Ferrara è un chitarrista dal vocabolario pressoché infinito, mentre Michael Aiosa, dietro alle tastiere, appare senza dubbio come un diretto discendente dei keyboard heroes degli anni Settanta.

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