Descrizione

«Ho sempre paura che le mie parole possano suonare finte», confessa Touch Me, la canzone che apre questo disco, che si intitola "Animali" e rappresenta l’esordio dei PUÀ, in uscita il 5 aprile per WWNBB Collective e Dischi Sotterranei.
Poi succede qualcosa: un amore, dal passo flemmatico di un beat sinuoso, a poco a poco prende corpo e consapevolezza. Ed è come se la canzone partisse sopra una rampa di lancio e si lanciasse fuori se stessa: «Please touch me» è un invito che racchiude tanto una richiesta di aiuto quanto il desiderio forte di superare le nostre solitudini, gli ostacoli al nostro comunicare. Questa sorta di rampa di lancio è un tratto comune a tutte le canzoni di "Animali": dal synth pop in punta di piedi della notturna "Magic Dance", all’indie rock dai colori psichedelici di "Fireman"; dal glam venato di cadenze blues di "Beacon Margarita", fino allo sciame di percussioni che assediano la melodia di "King Grace". Ogni traccia intona in maniera differente una sorta di invocazione a liberarsi dalle catene di questa vita, dalle sue zavorre, dalle esperienze che facciamo sin da piccoli all’interno di un sistema che ci vuole addormentati. La maschera dell’illusione, la rappresentazione di ciò che percepiamo. "Animali" è un vortice eclettico dalle influenze retrò che abbraccia le ispirazioni più diverse: potremmo citare tanti classici, da Bowie ai Beach Boys, da Todd Rundgren agli Electric Light Orchestra. Ma al tempo stesso, i Puà si inseriscono anche in quella leva di nuove band e artisti che nell’ultimo decennio hanno recuperato e rinnovato un suono caldo e analogico, non di rado innamorato di certi Anni Settanta, come per esempio Foxygen, Fleet Foxes, Tame Impala o Timber Timbre. Non a caso, è proprio in occasione di un concerto di questi ultimi, che nell’estate del 2022 si formano i Puà, quando Simona Catalani – nota per il suo progetto solista Simmcat – e Edoardo Elia – fondatore del Pom Pom Studio di Roma – si incontrano per lavorare a una serie di canzoni incompiute e abbandonate da un po’ di tempo. La prima stesura di Animali, infatti, risale al 2019: Edoardo non aveva ancora deciso quale direzione dare alla scrittura, ed erano rimasti in bozza una manciata di accordi, melodie malinconiche e alcune parole slegate che avevano però qualcosa di misterioso e seducente. Sembrava sempre mancare una scintilla. Una sera d’estate, poco prima di andare al concerto, ascoltando le tracce Simona si mise a cantare il primo ritornello, e in quel momento si resero conto che soltanto le loro due voci insieme avrebbero potuto finalmente dare una forma pop risolutiva a quelle canzoni. Gli arrangiamenti emersero quasi come una conseguenza naturale, in un continuo scambio tra i due cantautori. Erano nati i Puà.

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