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  • utente0 16 anni fa Rispondi

    bhe

  • utente0 16 anni fa Rispondi

    E' molto probabile che il titolo del 13° album di Raf, "Metamorfosi", induca a pensare ci si trovi di fronte ad una sorta di trasformazione musicale (Raf in 25 anni di carriera ne ha avute parecchie) ma ascoltandolo questo disco, si percepisce come l'autore si riferisse semplicemente al senso della vita ("Nulla si crea, nulla si distrugge...") anche perché stravolgimenti rispetto agli ultimi lavori non ce ne sono stati. E' indubbio che traspare dall'ascolto lo sforzo di Raf nel trovare combinazioni sempre nuove, ricercare un suono, piuttosto che un linguaggio, sempre nuovo, curato e mai banale. E' senz'altro il pregio di questo grandissimo artista e allo stesso tempo il prezzo che si paga in popolarità, in quanto i suoi brani non appaiono "digeribilissimi" al primo ascolto. Alla fine però ci si accorge che Raf da "Self Control" in poi non ha mai sbagliato una Hit. In questi giorni leggo che lo si definisce appunto "Hit Maker" e credo che mai appellativo fu più appropriato. In radio, per esempio, Raf sale sempre al vertice da 25 anni ("Ti Pretendo", "Interminatamente", "Il Battito Animale", "Sei la più bella del mondo", "Vita Storie e Pensieri di un alieno", "Infinito", "In tutti i miei giorni" fino ad arrivare a "Dimentica") , è un rarissimo caso che in Italia appartiene a pochi se non a nessuno. Parliamo di "Metamorfosi"...
    Il percorso avviatosi con "Iperbole" (dopo gli stravolgimenti, quelli si, de "La Prova") continua album dopo album....percorso che ha come meta "l'album perfetto" fatto di tante canzoni "perfette"....non orecchiabilissime....non di primo impatto (insomma di quelle che ti stanchi dopo 10 giorni per intenderci)....ma abiti elegantissimi destinati a vivere lunghissime stagioni che non vorremmo mai smettere di vivere. "Ossigeno", "Metamorfosi", "Giù le mani dal cuore" e "Nel tuo ritorno" si giocheranno i 3, forse 4, posti riservati ai singoli che passeranno in radio...Premio della critica lo darei a "Lacrime e Fragole" che mi risulta essere il brano con cui Raf e Pacifico hanno versato "più sangue" (per rimanere in tema col testo della canzone). D'altro canto Raf si circonda di "penne raffinatissime" come Pacifico appunto (autore de "Il Nodo" in Passeggeri Distratti) e Saverio Grandi (anche lui scrive con Raf da un paio d'album). Dell'aspetto musicale si nota che Raf ha scelto di rinunciare a grandi musicisti (tipo i batteristi Alfredo Golino o Piero Monterisi) se poi non può averli nei Live...e affidarsi ad amici-musicisti collaudati: Simone Papi (tastiere e coproduttore con Raf), Cesare Chiodo (basso), Adriano Viterbini (chitarre), e Diego Corradin (Batteria)...questo non farà altro che rendere più affiatata la band dal vivo. In conclusione, è un album fresco ed originale, perfetto compagno di un lungo viaggio...che sia in autostrada o lungo un percorso fatto di emozioni rarissime....regalate da un autore e musicista, Raf, unico e sincero nel suo genere....o comunque quel tanto che basta per correre a comprarlo!