Nemi Eleanor Rigby 2011 - Rap, Hip-Hop

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E' vero che, nei tempi in cui viviamo, essere dei bravi ragazzi può bastare. Ma forse questo può non bastare per fare rap.

Nemi fa rap. Nemi fa rap con un flow un po' legnoso, che poteva andare bene ai tempi di Clan Vesuvio (bello il loro album, "Spaccanapoli", ricordi?), cioè fine anni '90. Nemi fa rap su strumentali ben arrangiate piene di pianoforti, chitarre, campioni r'n'b (George Benson in "Teresa"), rock con le voci pitchate, pop ottanteggiante (Amy Holland in "She's on fire"), cantati femminili in spagnolo ("Una sera qualunque"), inglese ("Paura") e italiano ("Sono solo pensieri, e niente di più"). Nemi fa rap senza troppo grilli per la testa, parlando delle sue paranoie, dei suoi periodi bui, delle persone che gli stanno vicino, della sua mamma.

Che è sempre meglio che fare un intero album dove parli di quante tipe ti fai e del fatto che sei il meglio sulla piazza no? Però rimane il fatto che Nemi fa rap un po' legnoso anni '90 su basi anni '90 tipo le cose più zoppicanti degli Articolo 31 (che hanno fatto gran cose ma anche cose zoppicanti, ti ricordi "Come uno su mille"?) con ritornelli molto anni '90 (ti ricordi "Come una pietra scalciata", sempre degli Articolo?). Quindi, senza farti fregare dall'autotune di "Non finisce mai", guardi l'orologio, vedi che è tardi, e premi stop.

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La recensione Eleanor Rigby di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-02-08 00:00:00

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