Cranchi Caramelle cinesi 2011 - Cantautoriale, Folk

Caramelle cinesi precedente precedente

Un vademecum del cantautorato nostrano, canzoni che guardano il mondo con gli occhi di un bambino. Un disco intimista e genuino come pochi.

Massimiliano Cranchi è un cantautore mantovano che, assieme alla sua band, giunge all'esordio con "Caramelle Cinesi", una sorta di vademecum del cantautorato nostrano dagli anni'70 ad oggi. Cranchi richiama i grandi del passato, da De Gregori a Battisti, Bennato e De Andrè e decide di comunicare il proprio mondo nella formula più lineare e confidenziale possibile.

Un album delizioso e genuino come pochi, di un intimismo e semplicità che difficilmente lasciano indifferenti. Progetto acustico che gioca su sensazioni agrodolci e una scrittura poetica, immaginifica e candida quanto il sentimento di un puro di cuore a confronto con la brutalità del mondo circostante. Amore sviluppato come “Un tema” scolastico, il bambino che cresce e affronta con occhi sempre più disillusi la vita. La separazione della partenza, gli arrivederci di “Marco Polo”, le parentesi struggenti nelle quali si tenta di percepire ciò che provano le persone importanti per noi con tanto di duetto (“Ulisse”), la Bugattiana Westernata (a braccetto con “Orecchie Da Coniglio”) de “Le Ragazze di Sanfrediano”, "tutte ubriache, la bambina di strada che non ha ancora il senso del peccato e aspetta che cresca il suo albero nel catrame, mostrandosi più bella e sicura" in mezzo alla gente. Immagini del quotidiano, squarci di vita popolare vissuti e immortalati in un affresco ambientale di campi da calcio, di grano, il tempo che scorre inesorabile al ritmo del sole (“Il Filo di Arianna”).

Non c'è mai banalità in ciò che Cranchi propone, ma solo un'onestà dinanzi ai propri sentimenti, che trova giusta esternazione in espliciti inni d'amore (“Anna O”), nella passione di rapporti complicati che puntano a superare le proprie insicurezze (“Beresina”) -“E gira la giostra tra l’amante che deve lasciare, lo so già che tu non mi lascerai annegare...” - in fragili ed edulcorate filastrocche (“Repubblica”). Una nota di merito va anche al bellissimo artwork a cura di Luca Tognolo. "Caramelle Cinesi" è un disco rustico e artigianale che punta apertamente alla sensibilità dell'ascoltatore, emozionando ed emozionandosi senza inutili pretestuosità.

---
La recensione Caramelle cinesi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-12-23 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia