Brenneke Vademecum Del Perfetto Me 2016 - Pop, Indie, Alternativo

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"Vademecum del perfetto me", l'esordio da stream of consciousness di Brenneke

Ha scelto il nome di un tipo di proiettile di origine barbara (riconosce questa provenienza all'interno della traccia n.4 "La caricatura") Brenneke, al secolo Edoardo Frasso, classe 1989, dopo l'esperienza da chitarrista nella band milanese Il Fieno. L'ep "Brenneke" contenente i singoli "Piscine" e "Ragnatele", mettevano in mostra una ricercatezza musicale da seguire a cavallo tra un pop dominante con innesti di elettronica e industrial e fiati. Tre anni dopo con il primo album "Vademecum del perfetto me", Brenneke esordisce con il brano strumentale "Lascio il gruppo per intraprendere una carriera solista" in cui ritroviamo un sound reso ancora più distintivo che si sviluppa in altre sette tracce.

Uscito ufficialmente il 5 Aprile scorso, "Vademecum del perfetto me" vede Brenneke esaltare differenti strade in cui gli effetti sonori derivano da fonti molto diverse tra loro. Partendo dal sottofondo pop e da una voce d'attrito che sembra volutamente non sollevarsi troppo a vantaggio della musica, sceglie di aprire i suoi testi con l'intenzione di raccontare intimi pensieri, situazioni personali, da cui però progressivamente si tira fuori lasciando che la voce stessa cada sopraffatta. Sembra un meccanismo ben preciso e regolare che nei brani pù narrativi e riusciti come "Le cose lucenti" e "Aforismi" viene ribaltato permettendo all'io indagatore di venir fuori più lento e riflessivo. Si passa attraverso l'impulso decisivo dei suoni da stati d'animo variabili a dir poco, dalla riflessione all'equilibrio, al caos e ad un libero flusso di pensieri nel quale Brenneke si sente particolarmente a suo agio.

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La recensione Vademecum Del Perfetto Me di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-05-26 00:00:00

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