the Manifesto Maximilien 2019 - Rock, New-Wave, Alternativo

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Un esordio solido, caratterizzato da chitarre oscure e acide e atmosfere dark, rivela i The Manifesto come un gruppo con del potenziale nell'ambiente rock italiano.

Maximilien”, album d’esordio dei trio ravennate The Manifesto, si propone fin da titolo e copertina come un chiaro omaggio alla figura di Robespierre, rivoluzionario francese noto non certo per la sua moderatezza. Le aspettative sarebbero quindi indirizzate verso un rock esplosivo e devastante, pronto a richiamare in musica (con grande sollievo delle teste di tutti) lo spirito e le suggestioni dell’agitatore francese.

Sorprende un po’ trovarsi per le mani un disco in realtà molto più calmo e introspettivo. Gli echi e i riverberi delle chitarre, tendenti ad atmosfere acide e distorte (esemplificativa è l’opening track “Virgins”) portano più verso atmosfere riflessive e oscure, con sfumature di post-punk e psichedelia. Certo, non mancano momenti in cui il trio decide di spingere sull’acceleratore (“Corridor”), ma i brani come la claustrofobica “Weekend” rendono “Maximilien” più un disco da ascoltare con le cuffie nella propria stanza, che sul quale scatenarsi in un pogo selvaggio. I The Manifesto se la cavano bene, proponendo quasi 40 minuti di musica ben fatta che rende chiaro il senso del loro progetto. Quello che forse manca a questo album è quel mordente, quel pizzico di personalità e inventiva in grado di trasformare una canzone ben fatta in un pezzo forte e capace di conficcarsi nel cervello di chi lo ascolta. Ma per un esordio, va bene così.

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La recensione Maximilien di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-11-01 01:50:16

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