Giovanni Block Retrò 2023 - Cantautoriale, Pop

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Tanta raffinatezza e una buona sostanza

Giovanni Block intitola Retrò il suo disco è più che un "mero" titolo è una vera e propria dichiarazione d'intenti. Mi piace iniziare così questa mia recensione, di un album che mi è comunque piaciuto, per significare come ci si trovi qui davanti a un'operazione che, diciamo così, non guarda tanto al futuro, concentrandosi piuttosto sul passato o, meglio, sulla tradizione del nostro cantautorato. 

"Preghiera dell'artista", giusto per citare il mio pezzo preferito, si va proprio a inserire in questa linea di pensiero: un testo profondo e forbito, mai banale e comunque sempre di alto livello che si innesta in un'intelaiatura musicale di tipo tradizionale, senza particolari guizzi ma neppure senza sfondoni in serie.

Chiaro ed evidente come ci si trovi, perciò, di fronte a un disco di musica tradizionale, qualsiasi cosa questa definizione voglia dire. In fondo, lo stesso cantautore ha avuto modo di dichiarare: "Io, cantautore classe 1984, pieno di disillusione e sogni infranti, mi osservo allo specchio e si, lo riconosco, sono allegramente Retrò, così come le persone a me più vicine, bisognose di fermarsi, di sognare e di sperare. Mai tristi, o forse semplicemente, mai troppo tristi. Sinceramente dissacranti, cinici, ironici, talvolta cupi ma mai spenti. Si continua a brillare di qualcosa che non si sa bene cosa sia ma che arde, sempre e comunque. C’è sempre una terza via, una scelta diversa da quella che percorrono la maggior parte delle persone, e che ognuno ha il diritto di fare. Da qui la mia rivendicazione dell’essere Retrò”. 

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La recensione Retrò di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-28 08:40:59

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