Third

Third

Shiva Bakta

2014 - Rock, Psichedelia, Folk

Descrizione

Questo disco era già pronto a dicembre 2010. Erano 2 anni che scrivevo ininterrottamente, avevo fatto uscire senza pensarci una raccoltona di 13 demo registrati male (Shiva Bakta Homerec Album) in download gratuito, e avevo scartato altri 14 pezzi che dovevano essere il secondo disco.

Questo infatti, nella mia testa, è il terzo disco. Ma è il primo.

E per riuscire a portarlo a casa ce n’è voluta, che dopo aver lasciato Bologna stavo per lasciare anche la musica, ma era veramente triste smettere senza aver davvero iniziato. Allora con Daniele siamo partiti il 12 marzo 2012, non ci siamo dati una scadenza. Si andava in studio di sera, una chitarrina per volta, il tempo di riflettere, ascoltare, mangiarsi una pizza, bere un po’ di birre, riflettere di nuovo, riascoltare ecc.

Abbiamo anche interrotto il tutto per qualche mese, per cose che con la musica non c’entravano: dopotutto non ci correva dietro nessuno. Poi abbiamo ripreso, ho fatto venire da Bologna gli amici della vecchia banda che non vedevo da tre anni, una specie di reunion senza esserci mai sciolti né mai veramente uniti. Avevamo fatto un solo concerto. C’eravamo divertiti. Abbiamo pensato che ci si potesse divertire ancora. E allora a ottobre del 2013 abbiamo deciso che basta, il disco era finito.

Dentro c’è: un pezzo epico, un treno che passa, un folkettino, un 3/4 a cassa dritta, una ballad strappalacrime, una cosa lunga 8 minuti e mezzo, un pezzo pop con una voce femminile, un pezzo preso dai demo brutti del 2009 diventato finalmente qualcosa, un pezzo asimmetrico malinconicissimo con piano elettrico e bassone distorto, un pianoforte triste in un bar pieno di gente allegra, un pezzo che alla batteria sembra che ci sia Håkon Gebhardt, un altro treno che passa, un’altra ballad strappalacrime a salutare tutti.

Credits

COMMENTI (7)

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia