Descrizione

Dopo l'uscita del ciclo di improvvisazioni "Disrupted Recycled Pulsar" e "Octopushed", il progetto Songs for Kraken del musicista elettronico Antonio Ciaramella annuncia il suo primo album "URTO", in uscita per Slowth Records il 27 ottobre 2023, il terzo appuntamento con l'improvvisazione non idiomatica che per l'occasione vede la partecipazione della voce di Giovanni Simiele.

Nel ciclo di improvvisazione "URTO" si è scelto di utilizzare la forma del teatro sonoro elettroacustico; l’utilizzo di una partitura evocativa resta uno dei punti fondanti del progetto in cui il duo, composto da Antonio Ciaramella - ideatore, alla chitarra e sintetizzatore - e Giovanni Simiele - attore, alla voce e loop machine-, è coinvolto in un percorso che vede un individuo vivere le trasformazioni dei propri stati di coscienza.

Come nei precedenti cicli, ogni collaborazione è un momento unico di ricerca che investiga le relazioni musicali tra strumenti elettronici e acustici, sfruttando le possibilità espressive dell'improvvisazione non idiomatica all'interno di un duo.

L'artwork è firmato dal fumettista e illustratore croato Danijel Žeželj, autore di numerose pubblicazioni internazionali uscite tra le altre per The New York Times, Marvel Comics, DC Comics e Dark Horse.

Partitura evocativa:
“Prima di una qualsiasi forma di espressione, funzionale o non funzionale, esteriore o interiore, prima ancora del pensiero o di un coinvolgimento emotivo esiste una sorta di magma incandescente senza alcuna forma. la non forma da cui tutto scaturisce - da non confondere con il sogno che, pur mostrandoci ogni notte il filtro puro della realtà, subisce un condizionamento da essa - è l'essere prima dell'io non universale ma particolare. E' la scintilla incondificata che, attraverso il condizionamento esterno e gli sforzi artigianali, semplifichiamo noi esseri umani, per non cadere nella pazzia, nei cosiddetti sentimenti universali, negli immaginari collettivi, nelle opere d'arte. Nonostante ciò, pur attuando un processo di semplificazione, il senso di inespresso rimane comunque, e l'inespresso ferma il tempo perché la non forma non è un invenzione formale temporale. noi siamo dunque immortali. Il linguaggio prima del linguaggio, la non parola, la sensazione e non il sentimento, la percezione e non la constatazione, il fondo del mare in tempesta, il verso di un animale, la cantilena di un insetto; tutto ciò esiste prima di noi e dentro di noi. Prima del nostro specifico corpo materiale.”

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