Descrizione

"Climbing up from oblivion..."
Secondo Italo Svevo “la vita attuale è inquinata alle radici”. Ma che cosa nasce da queste radici inquinate? Il debutto dei SUBTREES, Polluted Roots, fa di questa premessa una sfida. Il disco è un concept che ruota intorno al tema della memoria e del trauma, scritto in risposta a situazioni turbolente.

"... toxic waste radiating dread..."
Sette istantanee sovraesposte compongono il continuum del disco, dalla nascita nebbiosa (Syngamy) fino alla coda di esplosione luminosa che lo chiude (Jungle/Overexposure). Sia nel suono che nelle intenzioni, le tracce che compongono Polluted Roots manifestano un’urgenza espressiva: l’attitudine no frills si traduce in una produzione grezza e più vicina possibile alla situazione live.

"...all over my head..."
Le radici musicali del disco sono varie e si intrecciano fra di loro. Di certo, gli anni ’90 hanno lasciato il segno: all’interno troviamo dialoghi di chitarre dissonanti alla Unwound e Polvo (Reflections) e un’impostazione musicale e tematica vicina al sound di Seattle più oscuro e psichedelico degli Screaming Trees e dei primi Soundgarden (Everything’s Beautiful, Nothing Hurt). Nelle cavalcate elettriche di Conversation #2 e nello slowcore laconico di Motorbike, vero fulcro emotivo del disco, non manca una certa affinità con il Neil Young della ditch trilogy. Ma i
SUBTREES hanno assorbito anche la lezione del post-rock anni ’00, dal quale prendono le atmosfere dilatate (Syngamy), e dello sludge più ambient alla ISIS e Neurosis (Conversation #1).

"...are these polluted roots we carry on our backs."

Credits

Polluted Roots è stato registrato aprile e luglio del 2017 presso il Vacuum Studio di Bruno Germano e il Waiting Room Audio di Enrico Baraldi, a Bologna.
Mix e registrazione a cura di Enrico Baraldi (Ornaments).
Il disco è stato masterizzato da Claudio Adamo (Cani dei Portici) presso lo studio Fonoprint di Bologna.
L’artwork è stato ideato e realizzato da Valentina de Felice.
Tutte le musiche sono state scritte dai SUBTREES, testi a cura di Roberto Andrés Lantadilla.
I SUBTREES sono:
- Roberto Andrés Lantadilla - voce, chitarra e testi
- Nicola Venturo - basso e sintetizzatori
- Riccardo Pantalone - chitarra e ostrich guitar
- Alberto Lazzaroni - batteria

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