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  • utente44313 12 anni fa Rispondi

    In bilico tra ironia e una sottile follia, l'ambientazione ( sonora e mentale ) che evoca "Mio figlio ( Play station )" è originale e straniante, in qualcosa ricorda una delle migliori espressioni del punk italiano, i Cccp. Il brano di Teleborderline ( primo della tracklist ) induce voglia e curiosità del prossimo. Ecco "Don Ciclotte", più delicato, più "canzone", comunque fratturato da una ritmica lievemente ansiogena. Si è pronti per i territori ombrosi di "Supercar", sulle orme di un post -forse post post - punk, seguito da "Solaris", pezzo raffinato, dolce per inganno e per nulla "solare": "Solaris" scava nel profondo. L'ep si conclude con "Total entertainment", più aperto, consolatorio. Ma, a un secondo ascolto, anche la consolazione vacilla, soprattutto nell'inquietante, leggero ma implacabile, scampanellio finale. Il lavoro di "Teleborderline" è di quelli che catturano subito gli amanti della musica ricercata e di ricerca, che fa un uso intelligente dell'elettronica e parla in modo diretto agli strati nascosti della psiche. In una parola, è musica di qualità, che sarebbe confortante ascoltare più spesso. Matteo Speroni ( Matteo Speroni, giornalista professionista, è redattore del Corriere della Sera nelle pagine di cultura e spettacolo della cronaca di Milano )