Descrizione

L’opera letteraria piu’ importante della letteratura ispanica destrutturata e rivisitata in una forma musicale contemporanea.
Un vinile 12’ nel quale si fondono poesia, azione, garage/desert/rock e avanguardia.

L’idea di Iriondo e Bertacchini e’ di creare un parallelo tra lo scritto di Cervantes ed il tempo che noi stiamo vivendo.

Lo scopo di Cervantes era di sottolineare l‘inadeguatezza degli intellettuali dell‘epoca a fronteggiare i nuovi tempi che correvano in Spagna, un periodo storico caratterizzato infatti dal materialismo e dal tramonto degli ideali, e contraddistinto dal sorgere della crisi che dominerà il periodo successivo al secolo d‘oro appena conclusosi.

Il primo fine del romanzo, dichiarato esplicitamente nel Prologo dallo stesso Cervantes, è quello di ridicolizzare i libri di cavalleria e di satireggiare il mondo medievale, tramite il “folle“personaggio di Don Chisciotte.

Inoltrandosi nella lettura, subito dopo le prime avventure, Don Chisciotte perde gradualmente la connotazione di personaggio “comico“ e acquista uno spessore più complesso. Lo stesso romanzo diventa ben presto molto più che una parodia o un romanzo eroicomico.

Il “folle“ cavaliere mostra al lettore il problema di fondo dell‘esistenza, cioè la delusione che l‘uomo subisce di fronte alla realtà, la quale annulla l‘immaginazione, la fantasia, le proprie aspettative, la realizzazione di un progetto di esistenza con cui l‘uomo si identifica.

La follia di don Chisciotte è lo strumento per rifiutare la volgarità e la bassezza del reale.

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