Gregorio Sanchez: la nuova voce del cantautorato bolognese, a Milano

Dieci tracce educate, quasi timide, scritte alla chitarra e valorizzate da arrangiamenti barocchi pronte ad avvolgere l'ascoltatore in un lavoro intimo e domestico. L'autore bolognese ci racconta il suo album di debutto traccia per traccia

Gregorio Sanchez foto press
Gregorio Sanchez foto press

Dall’altra parte del mondo è l’atteso debut album di Gregorio Sanchez, liriche cariche di fascino e ironia, sonorità di respiro che incontreranno il favore dei fan degli American Football, gli ascoltatori affascinati dalla leggerezza sognante dei King of Convenience e di Bon Iver.

L'universo del songwriter bolognese è un continuo viaggio tra scenari sospesi, partito dall’altra parte del pianeta, verso una destinazione ancora tutta da scoprire. Se volete saperne di più, la nostra intervista.

L'esordio discrografico firmato dall'etichetta concittadina Garrincha è una piccola lezione d'eleganza, 10 tracce educate, quasi timide, scritte alla chitarra ma valorizzate da arrangiamenti barocchi pronte ad avvolgere l'ascoltatore in un lavoro intimo e domestico, a tratti anti-discografico, seppur inevitabilmente pop. “Imperfetto ma artigianale”, come lo definisce lo stesso Gregorio.

DOPO MARTE

L’ho scritta mentre studiavo, avevo accordato la chitarra un po’ a caso e per pigrizia la tenevo così. Questa canzone è venuta fuori un po’ di getto, pensavo a un amico che era finito in una di quelle storie che fanno ammalare i pensieri. Poi ho provato a rovinarla con synth e cassa dritta. Alla fine ho tolto la casa dritta.

PESCE LESSO

Erano le 22, dovevo già essere dall’altra parte di Milano e mi sono usciti i primi 4 accordi del ritornello, ho pensato “ se arrivo in ritardo sarà meglio che almeno mi presenti con un riff assurdo” , il giro di accordi è venuto parecchio strano, cambia un paio di tonalità e gli accordi sono quasi fastidiosi per essere un ritornello. Mi ricordo che ho chiesto al mio coinquilino -Giova si può dire metrò? - con l’accento sulla O. - Cazzo sei negli anni 50? - da qui ho pensato di arrangiarla in stile big band.

DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO

Come si può immaginare dal titolo, è’ nata in Costa-Rica con l’ukulele, molto prima di tutto il progetto, all’inizio faceva: “galleggiare fino all’America Centrale”. Poi è passato un amico che mi ha detto “Non mi piace America Centrale, mettice… boh… codice postale”. Inizialmente la demo era arrangiata con delle strings alla White Ferrari di F. Ocean, poi ci ho piazzato il Mellotron. Il mello è incredibile sta sempre bene su tutto. Il groove mi è venuto in mente ascoltando Sound and Color degli Alabama Shakes. Non mi stancherò mai del bridge, c’è un assolo di scat che ho improvvisato in camera schiocchettando le dita, ovviamente per ridere (con chi? non lo so ero da solo). Alla fine l’ho doppiato con una strip (segretissima) di chitarra e l’effetto finale mi fa sbroccare.

Gregorio alla chitarra Ph: Stefano Bazzano
Gregorio alla chitarra Ph: Stefano Bazzano

BOSCO VERTICALE

Inizialmente c’era un groove 8-bit e una chitarra, poi l’ho passato a Golden Years che lo ha fatto partire sul serio in mezz'ora o poco più. Devo inoltre menzionare che su Logic c’é un plugin (non voglio divulgare quale sia ma è lì, vi sfido a cercarlo, lo stesso della strip del pezzo prima) che ha una sorta di sweet spot che crea una distorsione/fuzz pazzesca su cui abbiamo passato tutte le voci dello special e creato quella locura che c’è verso la fine.

SAN GIULIANO

Preso da fatti realmente accaduti: prima settimana a Milano, ospitato dalla Megghi in camera di suo fratello dall’altra parte del muro sembrava ci fossero 2 bisonti in amore. Infatti all’inizio si chiamava così. Carota ha sentito la demo e gli è piaciuta un sacco. Me l’ha detto una sera al concerto di Giorgio Poi/Phoenix e qualche giorno dopo mi è arrivata la bozza della sua produzione, finalmente avevo un pezzo che tirava davvero. Quindi così siamo partiti da San Giuliano a lavorare al disco col resto dell’etichetta.

MACCHINE VOLANTI

E’ l’ultimo pezzo in ordine cronologico, datato 5 Dicembre 2019. Giornata difficile. Arpeggio e testo in poche ore, che figata quando succede. E’ il mio brano preferito del disco, forse perché è l’ultimo. All’inizio c’era una base più lo-fi di, ma era davvero troppo lo-fi, ho chiesto a Golden Years di metterlo a posto, ma ho dovuto impedirgli di farlo suonare meglio di così perché a me la mestizia piace. La parte di basso mi gasa molto ma l’ho dovuta far suonare al mio amico, Giacomo di Paolo, perché me l’ero scritta troppo difficile.

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INDIANI

Anche questa scritta in una notte o poco più, volevo fare un pezzo semplice. Avevo visto La Ballata di Buster Scrugs, non il migliore dei Coen, comunque figo. Parla di un tema a me molto caro, cioè solitudine o alternative alla solitudine. All’inizio abbiamo fatto uscire la demo perché ci piaceva così, poi per amore dell’Hi-Fi l’abbiamo riregistrata con l’U87 al Donkey studio e nell’album abbiamo messo quella nuova. Sono l’unico a preferire la demo.

VULCANI

All’inizio ci avevo montato sotto il groove di 50 Ways to leave your lover, e in realtà ci stava. A parte quel groove, i cui diritti immagino sarebbero costati parecchio, non riuscivo a sentirci nient’altro. Quindi? Ho insistito, un suonino al giorno per 2 mesi e alla fine è uscita. L’assolo di chitarra (che poi è stranamente un arpeggino) è materiale di recupero da una demo delirante del 2007.

SENNO DI POI

Io non volevo metterla nel Disco ma a Hyppo piaceva un botto quindi alla fine l’abbiamo registrata bene con Edo Nanni e Luca Rizzoli (come il resto dei bassi e delle batterie). All’inizio era una canzone di natale in 3/4.

Gragorio seduto su un amplificatore Ph: Stefano Bazzano
Gragorio seduto su un amplificatore Ph: Stefano Bazzano

ORSI E MONDIALI

Ultima del disco, prima che ho arrangiato con la scarsissima drum-machine che ho comprato nel 2016. Mi piace perché ha un sacco di accordi e un sacco di arpeggi di chitarra, una bella linea di walking bass e un finale profetico. Scusa Rizzo la parte di batteria è veramente noiosa, ma noi chitarristi siamo fatti così.

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L'articolo Gregorio Sanchez: la nuova voce del cantautorato bolognese, a Milano di Redazione è apparso su Rockit.it il 2020-12-09 10:46:00

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