DR. MARTENS FEST presented by MI AMI: una tribù che brilla

In un posto magico, l’Ex Macello di Milano prossimo alla riqualificazione, sono nati nuovi legami, si sono rafforzate passioni, consolidate comunità. Questo è il racconto – con tutte le foto – di un evento bellissimo e che nessuno potrà mai demolire

Sethu in mezzo al pubblico - tutte le foto nell'articolo sono di Luca Secchi
Sethu in mezzo al pubblico - tutte le foto nell'articolo sono di Luca Secchi

Le nostre città nascondono angoli in cui il cemento è impastato con la magia, tanto più straordinaria quanto certi posti sono di difficile accesso. Ma quando la luna brilla di quella luce, e il suono è quello giusto, allora il disvelamento accade. Sono stati in tanti sabato notte a sentirsi proprio così, esattamente nel luogo in cui dovevano stare. Sotto lo stesso cielo, uniti dalla musica. Il DR. MARTENS FEST presented by MI AMI è stato una festa lunga 10 ore, un condensato di buone vibrazioni e scambio reciproco.

Cominciamo dal luogo, che, come detto, ha avuto un ruolo tutt’altro che irrilevante. L’Ex Macello di Milano si trova nella periferia Est della città. Istituito nel 1863 è stato uno dei macelli più grandi d’Europa. Dopo i fasti della prima parte del Novecento è andato via via perdendo di centralità, dal 2005 è completamente dismesso e sarà a breve soggetto di un progetto di riqualificazione che ne stravolgerà l’aspetto. 

Per intanto, però, la vista per chi entra al DR. MARTENS FEST è fantastica. Le palazzine che un tempo ospitavano gli uffici e il mercato della carne, i porticati, gli enormi cortili oggi teatro principale della serata che va sotto il claim “Made Strong”, lo scheletro della grande cattedrale industriale sullo sfondo, i murales. Al fascino decadente della storia, si aggiunge un allestimento da applausi nella sua minimalità. L'installazione Yellow Shadows – curata dallo studio di Lighting Design e Light Art milanese Anonima/Luci – incornicia di giallo l’area, con l’obiettivo di “fare emergere la natura fragile e transitoria degli edifici dell’Ex Macello, che dopo questo evento verranno demoliti per fare spazio a nuove costruzioni a uso residenziale”.

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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ETT - foto di Luca Secchi

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ETT - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Yamlab - foto di Luca Secchi

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Brucherò nei pascoli- foto di Luca Secchi

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ETT - foto di Luca Secchi

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Coca Puma - foto di Luca Secchi

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Fuera - foto di Luca Secchi

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Familia estrema - foto di Luca Secchi

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Brucherò nei pascoli - foto di Luca Secchi

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Tony Scorpioni - foto di Luca Secchi

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Ryosuke Kiyasu - foto di Luca Secchi

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Ryosuke Kiyasu - foto di Luca Secchi

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Brucherò nei pascoli - foto di Luca Secchi

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Brucherò nei pascoli - foto di Luca Secchi

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ETT - foto di Luca Secchi

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Sistema Sonoro Fratellanza (BNKR44, Sethu, Simone Panetti, Tredici Pietro) - foto di Luca Secchi

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Marta Del Grandi - foto di Luca Secchi

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Arssalendo - foto di Luca Secchi

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Marta Del Grandi - foto di Luca Secchi

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Thought Survival (Lorenzo Senni & Gaura-jīvana Dāsa fka Griffin Pyn) - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Marta Del Grandi - foto di Luca Secchi

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Loteria Messicana - foto di Luca Secchi

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Sistema Sonoro Fratellanza (BNKR44, Sethu, Simone Panetti, Tredici Pietro) - foto di Luca Secchi

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Sistema Sonoro Fratellanza (BNKR44, Sethu, Simone Panetti, Tredici Pietro) - foto di Luca Secchi

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Tony Scorpioni - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Familia estrema - foto di Luca Secchi

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Tony Scorpioni - foto di Luca Secchi

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Tony Scorpioni - foto di Luca Secchi

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Thought Survival (Lorenzo Senni & Gaura-jīvana Dāsa fka Griffin Pyn) - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Fuera - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Generic Animal - foto di Luca Secchi

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Coca Puma - foto di Luca Secchi

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Simone Panetti e Tredici Pietro - foto di Luca Secchi

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Tony 2Milli e Montag - foto di Luca Secchi

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Montag & The Artless Choir - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Brucherò nei pascoli - foto di Luca Secchi

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Diego Naska - foto di Luca Secchi

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Montag - foto di Luca Secchi

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Fuera - foto di Luca Secchi

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Sistema Sonoro Fratellanza (BNKR44, Sethu, Simone Panetti, Tredici Pietro) - foto di Luca Secchi

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Thought Survival (Lorenzo Senni & Gaura-jīvana Dāsa fka Griffin Pyn) - foto di Luca Secchi

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Frankenstein Magazine - foto di Luca Secchi

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Arssalendo - foto di Luca Secchi

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Montag & The Artless Choir - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Cinemartens - foto di Luca Secchi

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Loteria Messicana - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Beer pong - foto di Luca Secchi

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Gaura-jīvana Dāsa fka Griffin Pyn - foto di Luca Secchi

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Loteria Messicana - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Fuera - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Sistema Sonoro Fratellanza (BNKR44, Sethu, Simone Panetti, Tredici Pietro) - foto di Luca Secchi

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Arssalendo - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Simone Panetti - foto di Luca Secchi

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Montag & The Artless Choir - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Sistema Sonoro Fratellanza (BNKR44, Sethu, Simone Panetti, Tredici Pietro) - foto di Luca Secchi

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Arssalendo - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Frankenstein Magazine - foto di Luca Secchi

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Sistema Sonoro Fratellanza (BNKR44, Sethu, Simone Panetti, Tredici Pietro) - foto di Luca Secchi

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Frankenstein Magazine - foto di Luca Secchi

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Generic Animal - foto di Luca Secchi

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Gente da Dr. Martens Fest - foto di Luca Secchi

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Yamlab - foto di Luca Secchi

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Fuera - foto di Luca Secchi

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Fuera - foto di Luca Secchi

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Tony Scorpioni - foto di Luca Secchi

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Brucherò nei pascoli - foto di Silvia Violante Rouge

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Brucherò nei pascoli - foto di Silvia Violante Rouge

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Thought Survival (Lorenzo Senni & Gaura-jīvana Dāsa fka Griffin Pyn)

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Thought Survival (Lorenzo Senni & Gaura-jīvana Dāsa fka Griffin Pyn)

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Arssalendo - foto di Silvia Violante Rouge

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Bnkr44, La Sad, Tredici Pietro, Sethu, Carlo Pastore, Diego Naska - foto di Silvia Violante Rouge

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Theo, Diego Naska, Nello Taver - foto di Silvia Violante Rouge

Altrettanto apprezzata, come dimostrano i “pellegrinaggi” di curiosi spettatori da metà pomeriggio fino a notte fonda, la mostra di Joe Ro, ospitata in una suggestiva palazzina sul lato destro del palco. Joe Ro è il nome d'arte di Joseph Rovegno, artista e fotografo di origini italiane nato e residente a New York, che ha presentato al festival RED THREAD. Da New York a Palermo. Lungo le pareti e appese ai muri foto in bianco e nero, figure maschili e femminili, urbane e quasi primitive al contempo, che tracciano un filo tra la Mela e la nostra isola più grande. “Ci sono posti laddove tutto è troppo connesso ma solo io posso vederlo. Cosa sono queste forze, riunite per mostrarsi a me, lasciandomelo vedere, rivelandosi a me", racconta Joe. Le connessioni, dice l’artista italoamericano. Una parola magica, troppo spesso rimossa in una società come quella che attraversiamo oggi. E che invece l’evento vuole rimettere al centro, celebrando quelle sottoculture attorno a cui nasce la storia del brand made in UK. Le connessioni che crea la musica, quelle che nascono grazie alle passioni comuni. La serata di sabato ne dà prova in varie forme, a cominciare dalle pazienti e sorridenti code che si creano per partecipare alle attività organizzate dai vari partner, tutte realtà radicate sul territorio e che si sbattono da sempre per portare qualcosa di diverso nell’offerta cittadina. 

C’è il tufting di Yamlab Milano Tufting Studio. Tufting viene dall’inglese tuft, che significa ciuffo. È una tecnica usata per tappeti, che consiste nell’inserire fili in una base di tessuto con una pistola. E così decine di persone, indaffarattissime, si sono ritrovate ad alternarsi sui quattro telai posti sotto il porticato, a contribuire con le proprie idee, colori e personalità a contribuire alla creazione di un grande tappeto collettivo. Accanto a loro Edith e Jacopo – la prima serigrafa e ideatrice del progetto Muralestremo, il secondo grafico e creatore di maglie e copertine di dischi che hanno fatto la storia dell’underground con la sua Familia Povera – che per l’occasione hanno dato vita e Familia Estrema, che ha stampato assieme al pubblico decine di t-shirt meravigliosamente DIY.

Fanzine!
Fanzine!

Poi i workshop, partecipatissimi, realizzati in collaborazione con Frankestein Magazine, per imparare due arti antichissime e che non passeranno mai di moda. Se da un lato, con colla, rulli e bastoni, ci si poteva mettere alla prova con una performance di attacchinaggio, dall’altro i presenti hanno “cucinato”, con vecchie riviste e un po’ quel che capitava, una vera e propria fanzine autoprodotta.

E ancora i momenti di sano cazzeggio con i tavoli di beer pong sempre pieni e agguerritissimi e le chiacchiere con artisti e appassionati di musica di Est Radio, protagonisti anche del lungo dj set che ha animato l’area in fondo all’Ex Macello. A pochi passi da lì, in un contesto davvero unico, un sacco di gente ha assistito ai film del Cinemartens, curato per l’occasione (con tanto di divani impolverati) da Tafano, agitatori cineculturali che hanno scelto cinque pellicole prodotte da "realtà collettive, produzioni indipendenti e associazioni a delinquere che ci gravitano attorno, di natura molto diversa artisticamente fra loro”.

Già, la musica: non ce ne siamo scordati. Perché in fondo era lei la grande festeggiata, assieme alle comunità che la rendono viva ogni giorno. E di musica ce n’è stata tanta, tantissima al DR. MARTENS FEST presented by MI AMI. Un flusso ininterrotto iniziato alle 16 e terminato che era già il giorno dopo, benedetto da una giornata mite nonostante i nuvoloni coreografici in cielo. Ad aprire le danze sul palco allestito nel grande spiazzo è stata Ett in versione trio, portatrice sanissima di un dream pop fuso con l’elettronica di sicuro divenire. 

Montag con il suo coro 'arte free'
Montag con il suo coro 'arte free'

Alla sua prima volta in assoluta la misteriosa – visto il cappello da pescatore calato sul volto alla Clint Eastwood – Coca Puma, classe ’98, tecnica e talento assieme nell’offrire al pubblico il suo pop venato di soul e formato nel jazz. Poi ecco uno dei momenti più attesi dell’evento: Montag, che già lo scorso MI AMI aveva avuto l’onere di aprire il DR. MARTENS stage, con il suo Artless Choir. Cos’è? Presto detto. Un’esperimento irripetibile – “e che infatti non sarà ripetuto” –, un coro di amici senza arte ma indubbiamente di parte, che si sono ritrovati sul palco (dopo mezza prova molto “alla buona” in un parco pubblico) per cantare i pezzi dell’ultimo disco dell’artista bergamasco. Risultato? Una prova vocalmente rivedibile, ma un’enorme osmosi di emozioni che è arrivata in faccia al pubblico. Le cose fatte assieme sono le più belle, anche quando non sono perfette.

La notte sta arrivando, anche se manca ancora qualche ora all’approdo dell’ora legale. Tocca a un’artista incantevole: Marta Del Grandi presenta il suo nuovo disco e dà vita a un act magnetico. Andate a vederla dal vivo, fidatevi. È buio. Intanto non accenna a diminuire la coda in quella che è probabilmente la più grande “hit” dell’appuntamento: la macchina per pescare con il braccio meccanico – immagino si potrebbe spiegare meglio di così, ma al momento non ne sono in grado – le palline che garantiscono un gadget DR. MARTENS. È stata la grande attrazione della festa: a un certo punto durante il live dei BNKR una ragazza con la t-shirt della band si è ritrovata a cantare a squarciagola tutti i pezzi dalla fila, indisponibile nonostante la passione per il collettivo empolese a mollare il posto tanto sudato.

Generic Animal è un altro che fa musica “per tutti” eppure la fa a un livello altissimo. Questa volta si presenta con un’orchestra davvero minuta, un violinista che si unisce alla sua voce e la sua chitarra. Risultato? Ottimo, come sempre.  Il palco si spegne per un attimo e su un tavolo, in mezzo alla gente che si stringe a cerchio, appare Ryosuke Kiyasu, percussionista giapponese e inventore di un “metodo” tutto suo per suonare il rullante. Con le bacchette e l’uso del proprio corpo dà vita a una performance che lascia tutti con il fiato sospeso. Avanguardia.

Il maestro Kiyasu
Il maestro Kiyasu

Con le tenebre la serata cambia di registro. Sale sul palco il “capo dell’hyperpop italiano” Arssalendo, con i suoi suoni accelerati e la sua carica vitale. Finisce a dorso nudo sul palco, e non è una questione di clima impazzito quanto di adrenalina. Attesissimi, è il turno di Thought Survival, il nuovo progetto di Lorenzo Senni e di Gaura-jīvana Dāsa fka Griffin Pyn. Una collaborazione, quella tra il romagnolo e l’artista nato negli Stati Uniti, che fa saltare tutti per aria, con un mix di elettronica e hardcore punk impossibile da incasellare ed irresistibile da ascoltare. 

Non sono da meno i Brucherò nei pascoli, local heroes di via Padova ormai “dilagati” nel contesto nazionale. È la prima volta live del loro disco Palo e come al solito l’esibizione non eccelle per grazia ed eleganza, ma è contagiosa per ritmo, energia, unicità. BR nei pascoli numeri uno, sempre. Sotto palco è tutto pieno e la gente non si sposta nemmeno durante i cambi palco, l’evento d’altra parte è sold out con le prevendite: biglietti in cassa nemmeno uno. Tocca ora ai Fuera, che fanno un gran casino come di consueto. Ipnotici, originalissimi: per quasi un’ora l’intensità non cala e il pubblico non smette di muoversi. Diventeranno una cosa grande, anzi no è già successo. 

Non meno rumorosi, tra un concerto e l’altro, i blitz della Loteria Messicana ordita da Ciao Mare, un equipaggio di musicisti, designer, fotografe, sarte ed avvocati, assieme a Palazzi.club aka Alberto Wolfango Amedeo D’Asaro, architetto e illustratore. Coloratissimi e caciaroni, in corteo in giro per la festa, propongono la loro lotteria al pubblico, con la possibilità di vincere un paio di scarpe (sapete quali). È una cosa a metà tra il banco di beneficienza delle Feste dell’Unità e l’incanto dell’offerta delle sagre alpine, shakerato però di situazionismo. La gente è fomentatissima.

BNKR44 x Sistema Sonoro Fratellanza x DR. MARTENS FEST
BNKR44 x Sistema Sonoro Fratellanza x DR. MARTENS FEST

Si va verso il gran finale. Il Sistema Sonoro Fratellanza fa saltare tutti, riunendo sotto la stessa luna i fan dei BNKR44, di Sethu, Panetty e Tredici Pietro, che alternano pezzi solisti e altri assieme, formazioni che si scompongono e ricompongono, improvvisazione e tanti abbracci. Si celebrano delle amicizie e la voglia di fare festa, il pubblico apprezza. E così è alla giusta temperatura per l’act che chiude lo show, quello di Tony Scorpioni. Sexy e brutale, propone il suo inno alla libertà fatto di bassi martellanti, strofe d’amore, balletti e una personalità debordante. Il coro finale “Tony, Tony” è quello che si riserva alle leggende viventi.

Sono ancora tutti lì, quando l’impianto si spegne. Il deflusso è ordinato, per qualcuno c’è tempo di un panino lungo viale Molise, gli altri tutti a casa. L’Ex Macello rimane per ora al suo posto: un altro pezzo della sua lunga storia è stato scritto, questa volta fatto di persone e della musica che le tiene assieme. 

Tony! Tony! Tony!
Tony! Tony! Tony!

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L'articolo DR. MARTENS FEST presented by MI AMI: una tribù che brilla di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2023-10-31 09:50:00

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