Il Bollettino di venerdì 17 marzo

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #11
Il Bollettino della settimana #11

I Baustelle cantano il loro amore per Milano, mentre Deepho ne evidenzia le contraddizioni assieme ai 72-Hour Post Fight e Chiello ne soffre il ritmo soffocante. E poi le sgommate a bordo della Panda dei Brucherò nei pascoli, il ritorno di Lucio Corsi, le canzoni per bambini di Enrico Gabrielli cantate da Niccolò Contessa, Cosmo e molti altri, Machweo, Bnkr44La Niña, Assurditè, Mombao, So Beast, Tropea e moltissimo altro nel nostro bollettino del venerdì!

Disco della settimana: Troyamaki – Disko vendetta

I club techno berlinesi avrebbero un nuovo eroe, ma Troyamaki non accetta questa responsabilità: la sua Disko vendetta è hyperpop, avant-pop, anti-pop, lanciata come una molotov in uno seminterrato berlinese per cambiare le regole del rave.

Assurditè – Amore&casino

Svegliarsi felici la mattina non è scontato, anzi. Assurditè cristallizza quel sentimento di gioia disordinata dopo una serata traboccante di amore con un brano leggiadro, dove le vertigini di chi è travolto dai propri sentimenti danno un senso di ubriacatura senza il rischio di postumi.

Baustelle – Milano è la metafora dell'amore

I Baustelle confessano di essere preda di una città che, nonostante tutto, riesce sempre a sedurre, finendo per cantare con gioia e irriverenza il loro sentimento in un trionfante rock 'n' roll, che parte da piazza Duomo e risuona fino alla periferia.

Brucherò nei pascoli – Palle piene

Il rombo di una Panda che corre sulle contraddizioni del presente si fa sempre più forte, fino a trovarsi all'improvviso in un'oasi di pace dei sensi. È il bolide dei Brucherò nei pascoli, che vomitano tutta la loro frustrazione per invitarci a salire a bordo con loro per scoprire la terra promessa del disagio.

Chiello – Milano dannata

Chiello si trova a struggersi in una notte che sembra infinita, finendo bombardato dai mille pensieri che lo assalgono dopo che la sua vita è cambiata così in fretta. Milano dannata sono i suoi dubbi di ragazzo catapultato in una metropoli soffocante, da cui non è facile non sentirsi schiacciato.

Gbresci – Spettro

Spettro si aggira in un buio privo di speranza, cercando disperatamente una via di uscita. I Gbresci la trovano nel ritornello, squarciando la malinconia in cui si rischia di affondare aggrappandosi a quel sole che un domani tornerà a splendere. 

Lucio Corsi – Astronave giradisco / La bocca della verità

Il ritorno di Lucio Corsi è segnato in grande stile da un doppio singolo dove il glam incontra uno sguardo bambinesco incantato sul mondo. Astronave giradisco La bocca della verità è un Marc Bolan che legge le Favole al telefono di Gianni Rodari, con David Bowie e Ivan Graziani che fanno capolino in sala di registrazione.

Machweo – Nolo gospel

Una preghiera che nasce dal profondo, per ricongiungersi con la musica dopo essersi trovato stritolato dai suoi meccanismi perversi: Nolo Gospel è il modo con cui Machweo riabbraccia il senso ultimo della sua ricerca, portando un coro di voci carico di passione in una dimensione di tribalità elettronica.

Dischi

Castelli – Anni 20: 10 tracce synth pop per un viaggio tra post pandemia, sogni di una possibile conquista di marte, vita, routine, società, amore e paternità.

Cigno – Nada! Nada! Nada!: Il secondo album di Cigno si scaglia contro il nuovo medioevo oscurantista che stiamo vivendo, mostrandoci un complesso ecosistema dove convivono inquietanti trip rock con slanci etnici e momenti mistici.

Enrico Gabrielli – Le canzonine: Enrico Gabrielli realizza una serie di surreali canzoncine per bambini, dove la voce è affidata a Cosmo, Andrea Laszlo De Simone, Niccolò Contessa e molti altri.

Kaput – Bilocale 9/B: Kaput indaga sulle incertezze e sul senso di inadeguatezza che si può provare in una relazione, spaziando da atmosfere r&b a ballate indie piene di spleen. 

Oodal – Due punti: Gli Oodal debuttano con un disco aperto da uno schiaffo e chiuso da una carezza, con nel mezzo un saliscendi di emozioni che descrive il cammino faticoso per uscire da un disagio interiore.

Orlvndo – Ad maiora: Un mix di sperimentazioni provenienti dall'alternative R&B, dal pop e dal neo-soul, che fanno da sfondo alla penna del cantautore.

Qualunque – Shonen, vol. 2: Qualunque rivela pian piano la seconda parte del suo Shonen, dove anime giapponesi diventano lo specchio di lunghi notti al fumo di sigarette, passioni, sfighe e battaglie esistenziali. 

Rental0012 – La vita in una sera: La giovanissima band triestina ci porta ai preparativi di una serata con il primo capitolo di una trilogia di ep, il tutto cantato in italiano e in sloveno.

Ufo Blu – Cupido emo spaziale: Gli Ufo Blu concentrano nel loro primo album amori mitologici tra fauni, ninfe, Circe e Venere, tutto in una navicella a gravità zero e che incontrano in un finale infelice.

Singoli

72-Hour Post Fight, Deepho – 4k Fireplace (Milano maledetta): Il brano dei 72-Hour Post Fight diventa il tappeto ideale per lo sfogo di Deepho contro Milano, i suoi paradossi e la sua condizione di invivibilità spacciata per progresso.

7Mondays – Last call: Un’affascinante ballata notturna a base di voci distorte e chitarre ora acustiche ora riverberate, in perfetto equilibrio tra elettronica e shoegaze.

Anton Sconosciuto – What's Your Name: Anton Sconosciuto allunga il passo per poi rallentare e riprendere fiato, perdendosi negli sguardi dei passanti che incontra correndo, per un brano pieno di dilatazioni psych e di accelerazioni eighties.

Avincola, Serepocaiontas – Lattine: Una dichiarazione d'amore che fluttua con dolcezza sopra una metropoli spietata, mostrando come ci sia ancora spazio per l'umanità nella brutalità del presente.

Bnkr44 – Guida spericolata: Il Bnkr44 si lancia senza casco in un turbine di baci roventi, lasciandosi guidare solo dal proprio istinto e dal fuoco dei vent'anni.

Bode – Your grace: Il duo dei Bode ondeggia su una ballad dolceamara, tra Big Thief e Fleet Foxes, per lasciar che il loro occhio sognante si schiuda su un mondo dormiente.

DJ Fede, Samuel, Claver Gold, DJ Double S – Natura: DJ Fede porta i suoi ospiti dentro una produzione chill dal sapore agrodolce, dove il ricordo di un amore irrisolto continua a tormentarci.

Fogg – (S)hit: Fogg si trova dentro a un club in cui la protagonista principale è l'ansia da prestazione, la paura di non essere abbastanza per il pubblico, di non avere niente da dire, per affogarla dentro un mare di suoni plasticosi.

Fuckpietro + Shark34, Ggiovanni – Se non c'è: L'accoppiata rapper-producer si fa accompagnare dal loro concittadino Ggiovanni per un flusso di coscienza di pensieri e sensazioni, dove fare i conti con un rapporto che non funziona. 

Gregorio Sanchez – Aliante: Per la prima volta il cantautore bolognese si mette al pianoforte e scrive un riff delicato e movimentato, che diventa uno sbuffo d'aria che si muove leggero su nuvole di suoni jazzati.

Inpaste – Aurora master: Inpaste canta con voce malinconica il suo senso di impotenza di fronte a una situazione che gli paralizza il cuore, per una ballata post hyperpop che sfugge via appena prima di farsi afferrare.

Interiorama – Quitate: Su un cadenzato ritmo latino gli Interiorama ci invitano a fermarci un attimo, anche a cambiare strada e a prenderci il nostro tempo, per ritrovare un senso senza farsi schiacciare dalla pressione di un mondo in costante movimento.

La Niña – Harakiri: Le ritmiche mediterranee de La Niña vengono portate dentro un tempio shintoista, creando un brano che riesce a intrecciare due mondi agli estremi in un bruciante canto d'amore sofferto.

Le canzoni giuste – Boom boom boomer: Le canzoni giuste scrivono un inno per una guerra generazionale sempre più quotidiana, in cui entrare con l'elmetto in testa per proteggerla dai buongiornissimi e da complottismi vari.

Maëlys – Me ne andrò: Una polaroid di un addio imminente, dove una stanza quasi buia sembra sfaldarsi sotto dei colpi elettronici mentre una chitarra viene suonata nella penombra.

Mombao – Bakchalarde: I Mombao spingono la loro ricerca fino a Kazan, portando la sacralità di un canto tataro dentro una dimensione che arriva a toccare la techno.

Monia – Come vimini: I volteggi della voce di Monia ci portano dentro l'intreccio di due vite così attorcigliate da complicare le cose, mostrando quanto invece potrebbero essere semplici.

Nòe – Diamanti:  Il nuovo singolo di Nòe è un grido di solitudine rivolto agli affetti più cari che, nonostante il tempo e le distanze, rimangono saldamente dentro noi stessi.

So Beast – Apparently: Per la prima volta i So Beast mettono al centro il loro rapporto di coppia, facendo splendere i momenti trascorsi insieme in un brano tra rock, hyper pop e afro futurismo.

Tropea – Proprio tu: "Sei tutti i miei problemi ma quali soluzioni mi dai?". I Tropea cantano di quell’amore che si accende velocemente, ma che altrettanto velocemente si e ci brucia, da cui ci si può liberare solo aprendo davvero gli occhi.

Vieri Cervelli Montel – Cervo: Il nuovo singolo di Vieri Cervelli Montel porta il trauma del suo album d'esordio I su di un dancefloor selvaggio, per esorcizzarlo attraverso una danza che passa per i remix di Clap Clap, Crookers e Flavia Laus.

Viaggi Andromeda, Edoardo Elia – Eden: L'accoppiata made in Talento firma una canzone d'amore aliena tra due persone in mezzo a una folle che sembra distante anni luce, dove un Big Bang può esplodere nel petto anche senza che nessuno se ne accorga.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 17 marzo di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-03-17 10:30:00

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