(re)offender (re)offender 2015 - New-Wave, Emo

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Pescare nella new wave aggiungendo una moderna attitudine all'emo rock malinconico.

Pescare nella new wave per portarne in superficie gli stilemi oscuri, la presa viscerale e gli intimi sconvolgimenti, aggiungendo poi una moderna attitudine a certo emo rock ipermalinconico: questo fanno i (Re)Offender, con un ep registrato presso lo Studio Waves di Pesaro (ed evidentemente l’aria della città marchigiana produce illuminati effetti dark, questo è ormai chiaro) che mette insieme cinque brani che seguono strade differenti, col comune intento di scavare emotivamente un abisso in chi ascolta.

Se la prima traccia affonda le mani nelle più fiere cupezze interiori, con le chitarre pronte a sottolineare processi di smarrimento e tramonti disperanti, e gli umori che si fondono in lunghe camminate stanche prese di mira da un basso deciso, già “Fool Time Baby” assume l’aspetto di una ripresa, di una salita che sta per finire per intravedere una meta o un orizzonte o ancora chilometri interminabili tutti da percorrere. “Nobody Else” è una ballata sostenuta e densa che mescola traballanti sorrisi pop con ritornelli d’amore giovanile e lacrime estive, “Meeting of Feeling” la sabbia che rimane sulla pelle dopo una notte di corse e fallimenti, e qui i sorrisi pop si sciolgono sotto le copiose lacrime estive, e qui gli innamoramenti adolescenziali si fanno fitti e complessi, e le chitarre continuano a sottolineare i piccoli squarci sentimentali e le intense catastrofi emotive.

Cinque brani che, al pari di un sonoro temporale d’agosto, uniscono la passione e l’elettricità per produrre pensieri in eterno equilibrio tra la tristezza e la voglia di superarla e, al tempo, di celebrarla come merita.

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La recensione (re)offender di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-27 00:00:00

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