Are You Real? Songs From My Imaginary Youth 2017 - Psichedelia, Alternativo, Acustico

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Una stagione della vita sonorizzata: la colonna sonora della giovinezza di Are Your Real?

Nel 1998 Leiji Matsumoto realizza una serie di 6 OAV con il titolo di "Harlock Saga - L'anello dei Nibelunghi". Dalle nostre parti la mini-serie arriva solo nel 2001 e viene trasmessa dall'appena nata La7. In quest'anime, impreziosito tra l'altro dalle musiche, ispirate all'omonima serie di opere di Richard Wagner, ripensate e risonorizzate da Kaoru Wada ed eseguite dalla Moscow Philharmonic Orchestra, si affrontano ripetuti viaggi indietro e avanti nel tempo, con particolare attenzione per il racconto del Capitan Harlock da giovane. Così come l'omonimo protagonista di tanti manga ed anime, anche Are You Real?, il progetto sonico dietro cui si cela Andrea Liuzza, esplora tutte le mille e mille sfaccettature di quella stagione della vita chiamata giovinezza.

L'album in questione, "Songs From My Imaginary Youth" (un titolo bello e ingenuo che perfettamente si confà al tema trattato), uscito per  Dischi Soviet Studio / Sisma / Audioglobe, è, bisogna dirlo subito, un disco realizzato con perfezione, pieno zeppo di canzoni da ricordare e animato da una vena artistica molto forte. D'altro canto Liuzza, musicista e videomaker veneziano, già nel precedente lp, "Songs Of Innocence" , uscito nel 2012, aveva fatto parlare grandemente di sé. E questo nome (costruito negli anni anche grazie ai plurimi lavori video) e queste aspettative sono state tutte confermate dal nuovo disco che parte subito forte: "Song for a Stranger" è, per stessa ammissione di Are You Real?, "come guardare il male negli occhi e sfidarlo". E quest'ansia, questo continuo riflettersi e combattersi è presente anche in episodi un momento più rilassati ed acustici, come la bellissima quarta canzone, "Behind Your Eyelids", una specie di radiografia a cuore aperto di un episodio intimo e, più o meno, segreto estratto dalla vita vissuta dell'autore veneziano.

La qualità rimane altissima anche nella traccia successiva, "Shaman Punk", con chitarre più affilate e un orizzonte più oscuro, dando corpo al proprio immaginario, oltre all'anima abbondatemente trattata nelle canzoni precedente. Abbandonato il proprio nome durante il Cammino di Santiago, oggi Are You Real? è un artista di tutto rispetto, con un passato importante alle spalle (sin dai tempi di "Countless Ways For Pressing Flowers", il suo esordio, tutto realizzato in cameretta) ed un futuro molto ma molto interessante. 

Forse, queste due facce della stessa medaglia, trovano la più perfetta e conchiusa delle sintesi nella penultima canzone, "I Kissed Alice". Un pezzo nudo (realizzato tra l'altro anni e poi tenuto nel cassetto), quasi scarnificato di tutto, completamente sincero di fronte alle orecchie dell'ascolatore: solo un artista che ha camminato e visto molte cose può avere il sommo coraggio di presentarsi in tale veste o, per meglio dire, non-veste davanti al proprio pubblico. Non sappiamo se Liuzza sia un appassionato o meno di Capitan Harlock  ma noi non ci stupiremmo troppo di vederlo veleggiare a bordo di una possente Arcadia tra i flutti dell'alt-rock cantautorale nostrano, con ora lampi elettrici ora bagliori psichedelici a segnare la via.

La giovinezza è morta, viva la giovinezza! 

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La recensione Songs From My Imaginary Youth di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-12-31 00:00:00

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