Un buon lavoro di solido cantautorato narrativo, mai prevedibile, con alcuni guizzi post punk che non lasciano indifferenti
Cantautorato duro e puro, di matrice anni '80, che non lascia spazio a respiri di ogni sorta, ma che si riempie di tantissime parole, e quando trova il coraggio giusto, osa arrangiamenti post-punk che appagano le orecchie, e non solo il cervello. In questa zona grigia, estremamente fertile, si muove la musica di Igor Leonarduzzi, musicista friulano, che porta sulle spalle la responsabilità di una certa somiglianza vocale con Federico Fiumani, accompagnata tuttavia da una prolissità verbale che è sia croce che delizia delle sue canzoni.
Partendo dalla forma, il suo secondo ep ha una durata - 27 minuti - che nel music business odierno basterebbe e avanzerebbe per poterlo definire album, e già in questo si vede una impronta culturale differente da quello che il mercato impone. I sei brani che compongono I complessi del figlio di Omero Vol.1 sono un'altalena che oscilla tra alcune pigrizie melodiche, momenti di vocalità calante abbastanza al limite, e soluzioni stilistiche esaltanti.
La struttura dei pezzi è abbastanza solida per reggere il peso della narrazione, che Igor Leonarduzzi svolge con incastri di parole spesso convincenti, soprattutto nei momenti di quotidianità. Quando il racconto abbandona le velleità liriche più ridondanti ecco che la vera natura della penna di Igor esce allo scoperto, regalando perle di semplice poesia.
I complessi del figlio di Omero Vol.1 è un buon lavoro, che avrebbe bisogno di un maggior lavoro nello smussare alcuni angoli che facciano rientrare la musica di Igor Leonarduzzi nel novero dei cantautori più puri, e forse meno duri.
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La recensione I complessi del figlio di Omero Vol 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-07-28 12:09:00
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