Le 50 canzoni più belle del 2023

Pezzi che ci hanno fatto ballare e battere il cuore. Pezzi che ci hanno fatto levare le dita al cielo e commuovere. Ecco le 50 canzoni più preziose dell'anno che sta andando a concludersi

Grafiche di Luca Dal Ben e Stefano Fiz Bottura
Grafiche di Luca Dal Ben e Stefano Fiz Bottura

Se fare la classifica dei migliori dischi usciti nel corso di un anno è impresa difficilissima, fare la classifica delle migliori canzoni uscite nel corso di un anno è un vero rompicapo cinese (no, non lui). Questo per vari motivi. Il più banale: se i dischi sono tanti, i singoli che escono nel corso di 12 mesi sono un'infinità. Tutti i giorni, tutte le settimane. Belli, brutti, di ogni genere e generazione. E noi proviamo ad ascoltarli tutti.

Giudicare una canzone è ancora più complicato che un insieme di canzoni. Se di un disco si può fare un ragionamento più complessivo, analizzarne il suono, l'universo che quel disco si carica sulle spalle, la canzone è "one shot". Fa scattare un clic nel cuore e nell'anima, oppure non lo fa. Se già per un disco l'unico giudizio che ha senso è quello che non pretende di essere oggettivo, per le canzoni la soggettività è padrona assoluta. L'ascolto incrocia le nostre passioni, tutti i nostri ascolti, il nostro vissuto. Una somma di fattori che fanno sì che alla fine quella musica ci piaccia o meno. 

E allora seguendo la nostra soggettività – quella di un gruppo di persone che ama la musica italiana e a fine anno tira qualche somma – vi abbiamo messo in filla 50 bei pezzi. Se vi va, nei commenti fate la vostra lista: la leggiamo molto volentieri. 

50. Mac DeMarco e Ryan Paris - Simply paradise

Cosa succede se si mettono in combutta uno dei re dell’Italo Disco (quella vera) e il ragazzo più chill del pop d’oltreoceano? Ne esce un gioiello sornione, la Girl Is Mine de noaltri, dove Mac DeMarco è Michael, mentre Ryan Paris è Paul, in un dialogo straniante e romantico che serpeggia tra chitarrine calanti e ritmiche lo-fi. Se non è dolce vita questa…

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49. Arianna Pasini - Burrone

Quello di Arianna è un debutto importante, di quelli da segnalare con la matita rossa, una canzone a cui tornare nei momenti più difficili. Lei la conosciamo più che bene, l’abbiamo vista al fianco di Generic Animal, di Andrea Poggio, dei Soviet Soviet, ma ora è il suo personalissimo mondo di cantautrice che si apre. Burrone è un lento sprigionarsi di piccole emozioni, una carezza chitarra e voce.

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48. Naska - Non me ne frega un cazzo

"Io non c'ho un piano B/ Ma almeno ho un letto adesso", canta Naska all'inizio di Non me ne frega un cazzo, e non sappiamo se prenderlo a schiaffi o abbracciarlo fortissimo. Bruciati anche i record del suo esordio il cantante marchigiano ha dimostrato di star maturando - dal vivo è cresciuto un sacco - ma si essere rimasto il romantico nichilista delle prime uscite. A far sfondo al suo mondo contorto, un sempiterno pop-punk, mai così vitale negli ultimi 15 anni.

47. Kid Yugi - Massafghanistan

“Non venite a ballare in Puglia”. Potrebbe suonare come una minaccia, un consiglio. Kid Yugi, qui accompagnato dalla grande produzione di Night Skinny, delinea una mappa della sua Massafra (in provincia di Taranto, ndr), per una nuova versione horror del tormentone di Caparezza. Ad aprirsi come un calderone non è solo il lato criminaloide scherzoso della regione, perché le barre del rapper classe 2001 sono dei coltelli, sono severe e tremende, realiste e distorte. Pasolini incontra ???

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46. Alberto Moscone - PDM

"Se dio esiste è un pezzo di merda/ Come te". Per far ruotare uno dei primi brani della tua carriera intorno a questo verso devi avere coraggio, una dose di ingenuità, e come diceva il maestro di Max Collini, la faccia come il culo. Non sappiamo se queste tre cose si addicano alla persona che risponde al nome di Alberto Moscone, fatto sta che il cantante romano - uscito direttamente dalla comunità di Rockit PRO - con PDM mette la faccia nel mondo della musica che conta con un brano interessantissimo, trainato da un bel basso panciuto, e con un'outro in cassa dritta che non può fa altro che gasare.

45. Bianco - Certo che sto bene

Il sesto disco di Bianco si apre con gioiello pop che suona come una rassicurazione: Certo che sto bene. Autobiografica, grezza, magica e per niente prevedibile, questa canzone è l'ennesima dimostrazione del talento delicato del cantautore torinese, alle prese con i problemi della maturità. Un pizzico di Laszlo, germi di una psichedelia beatlesiana, il genio di Taketo Gohara in regia, e il gioco è fatto.

44. L’officina della camomilla - Dandy candy

A sette anni da Palazzina Liberty, e con lo stupore di tutti, riecco la banda di De Leo & co, seppur con qualche cambio in formazione. Prima di vederli al MI AMI hanno regalato al pubblico questa Dandy Candy, un compendio di "officinismo", un pezzo sexy pieno di fiori da fumare, cinema d'autore sullo sfondo, ma soprattutto una nuova generazione di adolescenti da far innamorare.

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43. Umarell - Botte da orbi

Non sappiamo come sia nato questo progetto, forse osservando con fastidio i cantieri di Bologna, forse solo cazzeggiando in una casa in affitto troppo costosa. I quattro minuti di Botte da orbi sono preziosissimi, cazzoni nel ritornello e in quella iterazione meccanica delle vocali, poetici a sprazzi, digitali ed evanescenti come un messaggio vocale che non informa di nulla, ma dice tutto di noi. Tenete d'occhio gli Umarell, come loro fanno coi lavori.

42. Rareş - Peggiore mossa

Sempre più a fondo nei meandri del suono, sempre più ricercato e lontano dai riflettori delle grande classifiche. Rareş continua a crescere, non ha intenzione di crearsi da solo inutili limiti e con Peggiore mossa firma un brano che nel suo essere ermetico arriva dritto al cuore, tra falsetti sporcati di autotune, versi indecifrabili, e una struttura stilistica di chi la musica la conosce alla grande. 

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41. Giorgio Canali & Rossofuoco - Pericolo giallo

Vista l'epoca buia in cui l'Italia rantola, in cui i no-vax sono considerati peggio dei mafiosi e il quotidiano liberale più venduto fa liste di proscrizione di filo-russi, il rock scarno di Giorgio Canali è ancora dinamite pura che se ne frega di tutto e tutti, non tanto per cambiare le nostre vite, ma per ricordarci che spesso "l'obbedienza" è il sinonimo di "demenza". Fa paura, qualcuno griderà al complottismo, ma Pericolo giallo è l'ennesima canzone necessaria dell'ex CSI.

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(Continua nella pagina successiva)

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L'articolo Le 50 canzoni più belle del 2023 di G. Vollaro, D. Falcini, V. Comand è apparso su Rockit.it il 2023-12-22 12:00:00

COMMENTI (1)

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  • MarioMiano 4 mesi fa Rispondi

    I CANI / BAUSTELLE * Nabunorosor
    RHOVE * Pele
    CALCUTTA * Tutti
    MADAME * Donna vedi
    IBISCO * Albanera
    ANNALISA * Stelle
    COLAPESCE / DI MARTINO * La luce che sfiora di taglio...
    MANDORLA * Lista della spesa
    NON VOGLIO CHE CLARA * Pilates
    ETHAN * Bebè
    AIELLO * Mi ami o no
    MOTTA * Scusa
    DANIELE * Ultimo ballo
    CHAIARA CIVELLO * Sempre così
    APPINO * Carnevale
    ELE A * Jeans
    DANIELA PES * Laira
    MICHAEL SORRISO * Paradosso
    ARIANNA PASINI * Burrone

    E' stato un anno di musica fantastica, e ovviamente la mia classifica è la migliore.
    Buon anno Raga!