ILLUSIONI FITTIZIE DEL GIOVEDI' SERA

ILLUSIONI FITTIZIE DEL GIOVEDI' SERA

I PLEBEI

2007 - Cantautoriale, Folk, Alternativo

Descrizione

L’EP “Illusioni fittizie del giovedì sera” è il
primo album in studio autoprodotto de I PLEBEI.
Raccoglie quattro canzoni, scelte per la loro particolare
rappresentatività della musica “plebea”.
Registrato nel giugno 2007 negli studi della
LoL Production di Nogaredo,
masterizzato e prodotto dalla CDatasistem
di Rovereto, l’album , inizialmente, non è
destinato alla vendita retail, ma alla
promozione presso gli addetti ai lavori.
Tuttavia, vista la grande importanza del
riscontro del pubblico, il CD è ora in vendita
sia nei negozi di dischi e in alcune librerie
della regione, sia su iTunes, il popolare
negozio on-line. Acquistando il cd tramite
iTunes, sarà possibile scaricare una bonus
track, cioè “Africa”.
Perchè non c’è salita senza discesa, non bosco
senza radura, non moltitudine senza solitudine, non
cielo senza terra, non peccato senza
assoluzione, non c’è regola senza eccezione,
non c’è realtà senza illusione
Le illusioni fittizie circondano il tutt’altro che
invalicabile confine tra la volontà e la
necessità, e sono sorvegliate a vista da
apparenza e potenzialità. Come guardie in una
ronda imprevista, però, le eventualità ci
sorprendono di continuo e ci costringono ad
una continua variazione del tema. Del
quale, per di più, possediamo solo una vaga
illusione.
Così sono le canzoni plebee: frammenti di
illusioni fittizie, che a volte sembrano reali, altre
volte no. Sono il bagliore del cerino che non si
accende verso lo schermo consueto, per
truffare il buio irrevocabile e ostacolarne,
invano, l’accampamento. Sono mosse e, allo
stesso tempo, contromosse. Sono l’eccezione, e
l’eccezione all’eccezione.
Sono realtà, e sono illusione.
(da Illusioni fittizie del giovedì sera)

Il titolo ha due origini, una “prosaica” ed una più “poetica”. La prima si riferisce al periodo in cui il
repertorio del “secondo vento” dei Plebei veniva creandosi: la sala prove diventò disponibile
solo per un giorno a settimana, anzichè due. Ciononostante il secondo giorno di prove
rimase, anche senza le prove. E divenne un momento di divagazioni illusorie di vario tipo.
Ovviamente quel giorno era il giovedì.
In realtà, al di là dell’aneddoto, il titolo cerca di rendere in maniera efficace (e un po’
paradossale: le “illusioni fittizie” sono realtà?) il filo rosso che lega le canzoni plebee, ovvero la
stupita meraviglia celata nella normalità, o in quello che riteniamo normale, abituale, ordinario.
Recuperando un po’ di quella meraviglia non è detto che non si possa riuscire a guardare il
mondo con un po’ più di poesia e di ammirazione. Riuscire a trasmettere il senso della
meraviglia sarebbe già un grande risultato. Forse anche un po’ troppo per un album di canzoni.

itunes.apple.com/it/album/i…

Credits

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