Kardia NO 2012 - Pop, New-Wave, Indie

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Se le “cinquanta sfumature di grigio” le volete dentro un cd, i Kardia faranno al caso vostro. Ma dalle loro parti grigio significa New Wave!

Grazie ai Kardia anche l’indie-rock italiano potrà vestirsi di quelle intriganti sfumature di grigio che adesso vanno tanto per la maggiore sugli scaffali delle librerie. “Grigio”, però, da queste parti significa new wave, qui celebrata, coccolata, denudata e, soprattutto, imbalsamata in tutte le sue più riconoscibili sfumature, appunto, sia orchestrali che testuali. Non vi stupisca pertanto, durante l’ascolto delle undici tracce di “NO”, di scorgere tutto il benemerito armamentario concettuale che ha fatto la fortuna del genere, dalle consuete scenografie crepuscolari a tutti gli archetipi lirici del caso, passando naturalmente dall’immancabile Berlino, gelida casa madre per tutte le immaginifiche fantasie dei wavers metropolitani.

Non vi sorprenda neanche d’intravedere, dentro la nebbiosa coltre di decibel che nobilita questo disco, le tormentate anime degli Editors imprigionate dentro ”La Tempesta”, i White Lies che abbigliano “Rondini” di nerissimi merletti dancefloor, gli U2 di “October” che duellano nel finale di “Shooting Stars” con i synth di scuola Visage, l’epica radiofonica dei Simple Minds nascosta tra i chiaroscuri di “Vincoli”, l’incedere marziale dei CSI mimetizzato tra le metriche di “Suore” o, non ultime, le fluorescenze notturne dei Chameleons finemente incastonate ne “L’inganno”.

La sottomissione completa si consuma infine nella strofa conclusiva di “Vertigine” (”Incolla gli occhi al muro ed allontanati, senza voltarti mai, non ti voltare mai!”) dove la citazione della litfibiana “Corri” disseppellisce devotamente una sontuosa bellezza consumata dal tempo.

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La recensione NO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-30 00:00:00

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